Iraniani Famosi (180): Mulla Sadra
Cari amici oggi iniziamo la presentazione di uno dei famosi filosofi del periodo Safavide, ossia Mulla Sadra, vissuto a cavallo tra il 16esimo e 17esimo secolo.
Il persiano famoso di oggi è Ṣadr ad-Dīn Muḥammad Shīrāzī, passato alla storia come Mulla Sadra, uno dei massimi filosofi della storia dell’Islam. Questo filosofo e teologo iraniano, o come si diceva al tempo “Ālim” (sapiente), ha guidato la rinascita culturale iraniana nel XVII secolo. Secondo Oliver Leaman, Mulla Sadra è probabilmente il filosofo più importante e influente del mondo musulmano negli ultimi quattrocento anni. Oggi iniziamo a parlarvi della sua vita.
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Nasce a Shiraz, città dell’attuale Iran meridionale, in una famiglia importante di funzionari di corte nel 1571 o nel 1572, quando al potere in Iran c’è la dinastia safavide. Il padre di Mulla Sadra, Khajah Ibrahim Qavami, era un politico esperto ed estremamente fedele alla corte. Chiamò Muhammad il figlio che però venne chiamato comunemente Sadra. Arrivò negli anni successivi il soprannome Mulla, che significa, sapiente, scienziato.
Era l'unico figlio del ministro del capo della vasta regione della provincia del Fars. A quel tempo era normale che i bambini aristocratici fossero educati da insegnanti privati nel proprio palazzo. Sadra era un ragazzo molto intelligente, rigoroso, energico, studioso e curioso e interessato a tutte le lezioni relative alla letteratura persiana e araba, così come l'arte della calligrafia. Seguendo le antiche tradizioni del suo tempo, apprese la corsa col cavallo, le tecniche di caccia e di combattimento, la matematica, l'astronomia, la medicina, la giurisprudenza e la legge islamica. Il giovane Sadra, prima ancora di raggiungere l'età della pubertà, aveva acquisito conoscenze in tutti i campi del sapere del suo tempo, ma come diremo più avanti, la storia lo ricorderà soprattutto per il contributo dato nel settore della filosofia e in particolare della gnosi.
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Mulla Sadra si trasferì prima a Qazvin nel 1591 e poi a Isfahan nel 1597 per perseguire una formazione tradizionale e istituzionale in filosofia, teologia, Hadith ed ermeneutica. Ogni città aveva seminari di ispirazione religiosa sciita duodecimana. I suoi insegnanti furono Mir Damad e Baha 'ad-Din al-`Amilì.
Mulla Sadra era un maestro in tutte le scienze del suo tempo, ma secondo la sua visione del mondo, la più importante di queste era la filosofia. A Qazvin, Sadrà studiò con due insegnanti famosi, ovvero Baha 'ad-Din al-`Amili e Mir Damad. Successivamente li accompagnò quando la capitale venne trasferita da Qazvin a Isfahan nel 1596.
Dopo aver terminato gli studi Sadra iniziò ad esplorare le dottrine non sciite e di conseguenza venne scomunicato da alcuni religiosi sciiti. Per questo si ritirò per un lungo periodo di tempo in un villaggio chiamato Kahak, nei pressi di Qom, dove si impegnò in esercizi contemplativi. A Kahak scrisse un certo numero di opere minori, tra cui il Risala fi 'l-Hashr e il Risala fī ḥudūth al-'Alam.