Iraniani Famosi (185): Mulla Sadra (p.6)
Cari amici, nel corso della puntata precedente abbiamo iniziato la presentazione di uno dei famosi filosofi del periodo Safavide, ossia Mulla Sadra, vissuto a cavallo tra il 16esimo e 17esimo secolo.
Il persiano famoso di cui vi parliamo in queste settimane è Ṣadr ad-Dīn Muḥammad Shīrāzī, passato alla storia come Mulla Sadra, colui che secondo lo studioso Oliver Leaman, fu probabilmente il filosofo più importante e influente del mondo musulmano negli ultimi quattrocento anni. Abbiamo esaminato, nel corso della puntata precedente, il pensiero del famoso filosofo sul causalismo e la verità. Oggi vi parliamo della sua idea sulla conoscenza esistenziali, presentandovi poi le sue principali opere.
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Secondo Mulla Sadra, la vera conoscenza dell'esistenza non si acquisisce attraverso un ragionamento razionale, ma unicamente attraverso una particolare intuizione. Egli infatti afferma che per conoscere l'esistenza è necessaria l'unificazione del conoscente e del conosciuto. L'uomo, divenendo o essendo parte dell'esistenza stessa, non può conoscerla dall'esterno, proprio come avviene normalmente nel processo della conoscenza. Essendo egli all'interno dell'esistenza, può conoscerla solamente attraverso la realizzazione del sé.
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L’opera più importante del grande filosofo persiano e musulmano è Hikmat Al Muta'alyah fi-l-asfar al-‘aqliyya al-arba‘a [La teosofia trascendente nei quattro viaggi dell'Intelletto], un'enciclopedia filosofica e una collezione di importanti questioni discusse in filosofia islamica, arricchite dalle idee di precedenti filosofi, da Pitagora a coloro che vivevano nello stessa epoca di Mulla Sadra, e contenente le relative risposte sulla base di argomenti nuovi e forti. In quattro grandi volumi; anche pubblicato più volte in nove volumi più piccoli. Ha composto questo libro a poco a poco, a partire dal 1605 circa; per il suo completamento ci sono voluti quasi 25 anni, fino a qualche anno dopo il 1630
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Tra le altre sue opere possiamo citare al-Tafsir (Un commento sul Corano); poi vi è il suo Diwan Shi’r (Raccolta di poesie), una serie di poesie filosofiche e mistiche in persiano. Bisogna poi menzionare l’interessante Si Asl, l'unico libro esistente di Mulla Sadra di filosofia in Persiano. Qui, ricorrendo ai tre principi morali, ha affrontato dei temi morali ed educativi relativi agli scienziati, consigliando i filosofi contemporanei. C’è poi Sharh al-hidayah, commento di un libro intitolato Hidayah, che era stato scritto sulla base della filosofia peripatetica. L’altra sua opera è 'Arshiyyah, detta anche al-Hikmat al-‘arshiyyah, un libro di riferimento sulla filosofia di Mulla Sadra. Come nel al-Mazahir, ha cercato di dimostrare il Principio e la Fine in modo conciso ma puntuale. Questo libro è stato tradotto dal professor James Winston Morris in inglese con un'introduzione informativa.