Gen 28, 2019 13:53 CET
  • Iraniani Famosi (189): Shaykh al Tusi

Cari amici, eccoci con voi con un altro dei grandi della nostra storia ossia il grande giurista e teologo persiano Shaykh al Tusi.

Il persiano famoso di cui vi parliamo oggi è Shaykh al Tusi, un giurista e teologo persiano sciita duodecimano, fondatore della Ḥawza di Najaf, vissuto tra il 996 ed il 1067 d.C. Noto come Shaykh Ṭūsī, Abū Jaʿfar Muḥammad ibn Ḥasan Ṭūsī, era soprannominato Shaykh al-Ṭāʾifa, che significa "Shaykh della branca" e fu un importante studioso musulmano imamita. Fu autore di due dei quattro più rilevanti saggi dello sciismo per quanto riguarda la "scienza dei ḥadīth": il Tahdhīb al-aḥkām e l'al-Istibsār.

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Lo Shaykh al-Ṭūsī crebbe a Ṭūs, dove compì i suoi studi. Nel 1018 lasciò la sua città natale per perfezionarsi a Baghdad. Qui studiò sotto la guida di Shaykh al-Mufīd, che morì nel 1022 d.C. Lo studioso di maggior peso scientifico divenne allora lo Sharīf al-Murtaḍā, che conservò il suo posto di eccellenza fino alla morte nel 1045 d.C.. Lungo tutto questo periodo lo Shaykh al-Ṭūsī rimase molto vicino a Sharīf al-Murtaḍā. La sua profonda dottrina lo rese il naturale successore del suo Maestro, e portavoce dei musulmani sciiti imamiti. Era tanto profonda la sua dottrina che il califfo abbaside al-Qādir frequentava le sue lezioni, tenendolo in grande considerazione.

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Negli anni finali della sua vita, la situazione politica a Baghdad e nei domini califfali era scossa da forti fermenti. I Selgiuchidi, fortemente anti-sciiti, acquistavano sempre più peso nel mondo islamico califfale ai confini dei possedimenti Buwayhidi duodecimani, mentre a Baghdad si verificavano numerosi cruenti tumulti nella capitale tra sunniti e sciiti. Nel 1055 d.C. - dopo l'episodio del filo-fatimide al-Basāsīrī - il Sultano selgiuchide Ṭoghril Beg entrò con le sue truppe a Baghdad, mettendo fine della "tutela" buwayhide e riaffermando il sunnismo. Profittando del cambiato quadro politico, una coalizione anti-sciita guidata dai tradizionalisti hanbaliti saccheggiò i quartieri del Karkh e di Bāb al-Ṭāq. La casa di al-Ṭūsī e la sua biblioteca furono messe a fuoco.

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Lo Shaykh al-Ṭūsī, capendo i pericoli di rimanere a Baghdad, lasciò la città e si diresse ad al-Najaf.