Iraniani Famosi (193): Bayazid Bastamì
Cari amici, eccoci con voi con un altro dei grandi mistici sufi persiani ovvero Bayazid Bastamì.
Il persiano famoso di cui vi parliamo oggi è Tayfur Abu Yazid al-Bistami, conosciuto anche come Bayazid Bastamì, nato nell’804 e spentosi nell’874; è stato un mistico sufi di grande spessore. Al-Basṭāmi ebbe grande influenza sul misticismo sufi ed è considerato uno dei primi importanti maestri sufi dell'Islam. Il precursore di al-Basṭāmi, Dhu l-Nun al-Misri (morto nell'859) formulò la dottrina della maʿrifa (gnosi), formulando un sistema che aiutava la comunicazione tra Shaykh (la guida) e murīd (il discepolo, l'iniziato). Al-Basṭāmi fece un passo ulteriore ed enfatizzò l'importanza dell'estasi, che lui chiamò l'ubriacatura (sukr o wajd), un mezzo di annullamento del sé alla presenza di Dio. Prima di lui, il sufismo era basato principalmente sulla pietà e l'obbedienza, al-Basṭāmi giocò un ruolo fondamentale nel porre il concetto di amore divino al centro del sufismo.
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Al-Basṭāmi fu il primo a parlare apertamente di «annullamento del sé in Dio» (fanāʾ fī Allāh) e di «sopravvivenza attraverso Dio» (baqāʾ bi-Llāh). Le sue massime paradossali furono ampiamente diffuse ed esercitarono una attrattiva importante per gli studenti che desideravano comprendere il significato dell'Unicità dell'essere (waḥdat al-wujūd). Morì a più di settanta anni. Prima della morte, qualcuno gli chiese quanti anni avesse. Egli rispose: «Ho quattro anni. Per settanta ero offuscato. Mi sono accorto della foschia solo quattro anni fa.” Morto nell'874 è sepolto a Basṭām, nella regione del Semnān, in Iran.
Per quanto riguarda le sue opere, tradotte anche in italiano, ricordiamo "Colloquio intimo con Dio", a cura di Nahid Norozi, in Quaderni di Studi Indo-Mediterranei, del 2010 e poi “Il libro della Luce. Fatti e detti di Abu Yazid al-Bistami”, ancora a cura di Nahid Norozi, Ester Edizioni, Bussoleno (TO), 2018.