Iraniani Famosi (201): Zamakhsharī (p.2)
Cari amici, in questa puntata proseguiamo con la presentazione di Zamakhsharī, famosissimo teologo e filosofo persiano.
Nella puntata precedente abbiamo narrato le principali fasi della vita di Abū l-Qāsim Mahmūd ibn ʿUmar al-Zamakhsharī, vissuto tra il 1074 ed il 1144. Abbiamo appreso che lo studioso era nativo del villaggio di Zamakshar, e che per anni lavorò nel Khwārezm, o nella Corasmia. La Corasmia è una regione asiatica di cultura persiana corrispondente all'attuale regione uzbeka del Khwārizm. In passato essa corrispose al khanato di Khīwa. È situata lungo il corso inferiore dell'Āmū Daryā, ovvero Oxus, gravitante intorno al Lago d'Aral. Le città più importanti furono Gurgānj (oggi Urgench) e Kāth. Nel 1920 l'ultimo Khān, Sayyid ʿAbd Allāh, abdicò, spianando la via a una "Repubblica sovietica del popolo corasmio", nominalmente indipendente ma di fatto assoggettata a Mosca. Fu sede del potente Impero corasmio del Khwārezmshāh, abbattuto nel XIII secolo dai Mongoli di Gengis Khan (Invasione mongola della Corasmia). In questa regione lavorò Zamakhsharī ed ora vediamo quali furono le sue opere principali.
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L’opera più famosa è sicuramente il suo commentario o tafsir del Corano, intitolato al-Kashshāf. Poi vi è il saggio Rabīʿ al-abrār wa-fuṣūṣ al-aḫbār (La primavera dei pii e l’origine delle notizie). Altre sue opere sono: Asās al-balāgha (in arabo: اساس البلاغه), Faṣl al-akhbār, Muʿajjam al-Ḥudūd, Dīwān al-Tamsīl, Sawāʾir al-Islām. Vi è poi il dizionario arabo-persiano Muqaddimat al-adab. Scrisse anche un’opera di geografia: Kitāb al-amkina wa l-jibāl wa l-miyāh (in arabo: کتاب الامکنه والجبال والمیاه, "Libro dei posti, dei monti e delle acque". È sua opera pure il saggio di grammatical araba Mufaṣṣal al-anmūdhaj.