Pars Today

Le donne costituiscono la metà della popolazione mondiale e sono  la protagonista della costruzione di cultura ed umanità.

Nelle puntate precedenti abbiamo parlato dell’immagine della donna nei pensieri dei filosofi più noti e conosciuti dell’Occidente, tra cui  Aristotele, Jean-Jacques Rousseau, Kant, Hegel e Shopenhauer. Abbiamo visto che molti filosofi e pensatori dell’Ottocento e del Novecento guardavano la donna con sospetto e a volte anche con misoginia o attribuivano luoghi comuni insultanti e volgari alle donne.

Come abbiamo già detto John Stuart Mill, filosofo ed economista britannico, fu uno dei primi filosofi occidentali a trattare la parità del diritto tra la donna e l’uomo. Lui era contrario alla teoria aristotelica  ed a quella di Rousseau sulla donna.

Il pensiero di Mill è stato poi criticato dai noti personaggi del movimento femminista tra cui Susan Moller Okin, una delle principali protagoniste del pensiero femminista americano.

Okin scrive:”Mill difendeva la famiglia come una istituzione tradizionale della società , Lui  riteneva comunque che la donna stessa sceglierà di restare a casa ed educare i figli, senza essere pagata, piuttosto che lavorare.”

I pensieri di Okin sulla famiglia riflette bene l’idelogia dei femministi del XX secolo nei confronti della Famiglia.

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In quegli anni, il matrimonio veniva criticato duramente dai femministi e a loro parere la donna sposandosi si privava dei suoi principali diritti umani. Ecercavano di far capire alla donna che il loro dovere era vivere per loro stesse. Se donna si dichiarava favorevole al matrimonio, era più facile che fosse considerata una larva senza ambizioni, col cervello lavato che voleva passare la vita a occuparvi degli altri quando riusciva a malapena a occuparsi di se stessa.

Per loro il matrimonio non era più una necessità. Le ragioni per cui sempre meno donne tendevano a sposarsi al giorno d'oggi sono diverse.

La giornalista americana, Kate Bolick, nel suo pezzo titolato All The Single Ladies - tutte donne single scrive: "Semplicemente gli uomini sono cambiati, insieme a noi certo. Non esistono più molti uomini da matrimonio". In generale, l'uomo medio di oggi ha come priorità la carriera e la realizzazione personale, qualcosa che da sempre è nelle sue corde genetiche ma che ora è diventato quasi totalizzante. Le donne, sempre più indipendenti, forse lo spaventano. E lui, in sintesi, preferisce non sposarsi. "Una volta il tenore di vita di un uomo veniva stabilito in base alla famiglia, al numero di figli, o anche al tipo di casa in cui viveva con la moglie. Oggi la famiglia è roba antiquata, al giorno d'oggi conta di più il lavoro" - spiega la Bolick.

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Un altro motivo per cui le donne rifiutano di sposarsi è il fatto che il popolo femminile sta prendendo posizione sempre di più nel mondo lavorativo.

Ancora i femministi ritengono che per migliaia di anni, il matrimonio sia esistito solo per ragioni economiche e politiche ed era un'istituzione spesso creata dalle famiglie stesse, che cercavano sostegno congiungendosi all'altare con un partner benestante. Non era affatto l'amore a spingerle verso due fedi nuziali. Piuttosto, a loro avviso, si trattava di necessità. Anche quella di mantenere e salvaguardare i figli. Il movimento femminista crede che il matrimonio sia un'istituzione obsoleta. Anche le giovani donne del nuovo millennio condividono che questo modo di vivere sia obsoleto.

Dopo aver ottenuto il diritto di voto, le donne si sono dimenticate del matrimonio. Ma il succo del discorso è quello: "il popolo femminile si dedica sempre di più al successo lavorativo e meno all'idea di creare una famiglia" - racconta la Bolick online - "Se sei più istruita, hai un bel lavoro e la piscina, perché preoccuparsi del matrimonio? Hai già tutto".

Intanto sposarsi per loro non è più  sinonimo di diventare mamma e la maternità non è più un privilegio per donne sposate. Esse sostengono che la tecnologia e l'evoluzione gli hanno permesso di avere anche  le fecondazioni in capsula.