Gen 11, 2020 13:01 CET
  • Donne benedette nel Corano (2)

Per l'Islam l'uomo e la donna sono uguali davanti al Signore e con lo stesso fine nella Creazione.

Riguardo alle virtù e ai valori umani quali la fede, la conoscenza, la purezza, la pietà, e alle buone azioni, il Santo Corano non fa distinzione tra uomo e donna. 

Nella Sura al-Ahzab il Signore pone l’accento su tale uguaglianza dicendo:

“In verità i musulmani e le musulmane, i credenti e le credenti, i devoti e le devote, i leali e le leali, i perseveranti e le perseveranti, i timorati e le timorate, quelli che fanno l’elemosina e quelle che fanno l’elemosina, i digiunatori e le digiunatrici, i casti e le caste, quelli che spesso ricordano Dio e quelle che spesso ricordano Dio, sono coloro per i quali Dio ha disposto perdono ed enorme ricompensa .”

Secondo l’Islam, uomo e donna hanno ricevuto entrambi l’ordine da Dio di percorrere la Retta Via e di tendere verso la perfezione.

Secondo gli insegnamenti coranici, Satana è il nemico comune dell’uomo e della donna; entrambi sono suscettibili alle sue insidie malefiche, e ad entrambi si chiede di guardarsi dai complotti malvagi del nemico dell’umanità . 

[E disse]: “O Adamo, abita il Paradiso insieme con la tua sposa; mangiate a vostro piacere ma non avvicinatevi a questo albero, ché allora sareste tra gli ingiusti”… “Con l'inganno li fece cadere entrambi. Quando ebbero mangiato [dei frutti] dell'albero, si accorsero della loro nudità e cercarono di coprirsi con le foglie del Giardino. Li richiamò il loro Signore: “Non vi avevo vietato quell'albero, non vi avevo detto che Satana è il vostro dichiarato nemico?”. (Corano, 7:19/22)

Satana al principio della creazione ha ingannato entrambi allo stesso modo, e il Santo Corano non considera la donna responsabile della “caduta dell’uomo”.

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Intanto il Signore utilizza anche esempi femminili per descrivere Credenti e Miscredenti: Maryam (as) e Asiyeh (as), la moglie del Faraone, sono usate per descrivere delle persone pie e religiose, mentre i nomi delle mogli del profeta Noè (as) e di Lot (as) sono utilizzati al fine di rappresentare il prototipo del miscredente. Il Santo Corano, nella Sura at-Tahrim dice:

"Allah ha proposto ai miscredenti l'esempio della moglie di Noè e della moglie di Lot. Entrambe sottostavano a due dei Nostri servi, uomini giusti. Entrambe li tradirono, ed essi non poterono in alcun modo porle al riparo da Allah. Fu detto loro: «Entrate entrambe nel Fuoco, insieme con coloro che vi entrano». Allah ha proposto ai credenti l'esempio della moglie di Faraone, quando invocò: « Signore, costruiscimi vicino a Te una casa nel Giardino. Salvami da Faraone e dalle opere sue. Salvami dagli ingiusti». E Maria, figlia di 'Imrân, che conservò la sua verginità; insufflammo in lei del Nostro Spirito. Attestò la veridicità delle Parole del suo Signore e dei Suoi Libri e fu una delle devote".

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Il Corano valuta anche le buone azioni di uomini e donne allo stesso modo e promette loro le stesse ricompense per il loro agire. Così si legge nella Sura Ali-Imran:

 

“Il loro Signore risponde all'invocazione: "In verità non farò andar perduto nulla di quello che fate, uomini o donne che siate, ché gli uni vengono dagli altri … ”.

Per quanto riguarda la responsabilità in alcuni versetti del Santo Coranon Dio ha imposto agli uomini doveri specifici, distinti da quelli delle donne. Per esempio nella Sura an-Nisa si parla del dovere specifico dell’uomo trattare le donne gentilmente.

Il precetto Islamico di ordinare il bene e proibire il male (Amri bi-l-ma’roof wa Nahyi ani-l-munkar) è tale per uomini e donne. Il Santo Corano, nella Sura at-Tawba  dice:

“I credenti e le credenti sono alleati gli uni degli altri. Ordinano le buone consuetudini e proibiscono ciò che è riprovevole, eseguono l'orazione, pagano la decima e obbediscono ad Allah e al Suo Messaggero. Ecco coloro che godranno della misericordia di Allah. Allah è eccelso, saggio”.