Dic 23, 2019 14:47 CET
  • Iraniani Famosi (234): Khajè Abdullah Ansarì

Cari amici, in questa puntata vi parliamo di una delle vette del misticismo e della letteratura della storia della Persia, ossia di Khajè Abdullah Ansarì, noto anche come “Vecchio di Herat”, dell’11esimo secolo d.C.

Khajè Abdullah Ansarì, è davvero uno dei grandi della poesia e del sufismo irano-islamico. Venne detto Pir-e-Herat, il Vecchio di Herat, anche perchè Pir o Vecchio era il soprannome che si dava alle guide degli ordini sufi. Visse a Herat, nell’allora Persia e nell’odierno Afghanistan dal 1006 al 1088 d.C. Khajè Abdullah Ansarì ebbe anche il soprannome di Shaykh al-Mashāyikh (شیخ المشایخ‎), "Maestro dei Maestri (sufi)". Sulla sua vita sappiamo che suo padre era discendente di Abu Ayyub Ansarì, apostolo del profeta Mohammad (la pace sia con lui e con la sua immacolata famiglia). La madre invece era di una famiglia di Balkh, città persiana di allora e città odierna del nord dell’Afghanistan. Sin da bambino lui si distinse per la sua intelligenza e le sue doti comunicative; studiò molto bene la poesia e la letteratura persiana ed araba e successivamente le scienze religiose; viene descritto molto preparato sugli Hadith, i detti del profeta dell’Islam. Nel Fiqh, la giurisprudenza islamica, seguì la corrente hanbalita. Entrò nel mondo del Sufismo diventando discepolo dello Shaykh Abū l-Ḥasan Kharaqānī.

***

Khwāja ʿAbd Allāh Anṣārī di Herāt fu fondatore di una celebre zāwiya a Herāt. La zawiya (angolo oppure cella, altri sinonimi sono ribat in arabo, khanqah in persiano e tekke in turco) è il luogo di residenza o di riunione dei sufi. Spesso le zāwiya non servono solo per riti sufi, ma assolvono anche la funzione di madrase, di ospedali o di luoghi d'accoglienza per i viaggiatori di passaggio. Rappresentano importanti centri della vita sociale e spesso vengono gestite come fondazioni religiose. La zawiya di Khajè Abdullah Ansarì diede inizio a una scuola e a una ricca tradizione mistica che interessa l'Iran Orientale e l'Asia Centrale. Prolifico autore di opere poetiche (quartine) e trattati sulla mistica sufi redatti sia in arabo sia in persiano, appartiene ai classici della letteratura del sufismo. Sepolto a Herāt, il suo mausoleo è tuttora meta di un incessante pellegrinaggio e le sue opere vengono correntemente lette e meditate nell'ambiente delle confraternite sufi. Le sue opere, essendo esempi favolosi di semplicità, raffinatezza e pura preghiera, vengono ancora oggi insegnate nelle scuole in Iran, Afghanistan e Tajikistan.

Tag