Giu 28, 2020 07:14 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Dalla puntata precedente abbiamo iniziato la lettura del quarantunesimo brano del Corano, la sura Fussilat ("Chiaramente Esposti"), titolo che fa riferimento ai versetti del Corano, e che è preso dal terzo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e comprende 54 versetti. Inizia come altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

Ecco quindi il versetto numero 8 della sura dei Chiaramente Esposti:

 

«إِنَّ الَّذِینَ آمَنُوا وَعَمِلُوا الصَّالِحَاتِ لَهُمْ أَجْرٌ غَیْرُ مَمْنُونٍ»

In verità coloro che credono e compiono il bene avranno una ricompensa che non sarà mai ridotta. (41:8)

 

Dopo aver spiegato che gli associatori non fanno l’elemosina e le opere di bene e che non credono nell’aldilà, e che quindi non riceveranno un premio nell’altra vita, questo versetto ricorda che coloro che invece hanno fede in Dio e nell’ultimo giorno e fanno del bene al prossimo, nell’altra vita avranno un compenso che non finirà mai. Dalla riflessione su questo versetto, apprendiamo che:

Primo – La fede e le buone azioni non possono essere separati uno dall’altra e nel Giorno del Giudizio, sarà l’insieme di questi due elementi a decretare la salvezza e solo uno di questi due, non sarà sufficiente.

Secondo – Il premio divino nell’aldilà sarà senza fine; al contrario della vita terrena in cui ogni dono, per quanto grandioso, non è senza fine.

Ed ora eccovi i versetti 9 e 10 della sura Fussilat o dei Chiaramente Esposti:

 

 

«قُلْ أَئِنَّکُمْ لَتَکْفُرُونَ بِالَّذِی خَلَقَ الْأَرْضَ فِی یَوْمَیْنِ وَتَجْعَلُونَ لَهُ أَندَادًا ذَلِکَ رَبُّ الْعَالَمِینَ»،

 

Di': “Vorreste forse rinnegare Colui Che in due giorni ha creato la terra [e vorreste] attribuirGli consimili? Egli è il Signore dei mondi. (41:9)

 

«وَجَعَلَ فِیهَا رَوَاسِیَ مِن فَوْقِهَا وَبَارَکَ فِیهَا وَقَدَّرَ فِیهَا أَقْوَاتَهَا فِی أَرْبَعَةِ أَیَّامٍ سَوَاءً لِّلسَّائِلِینَ»

Ha infisso [sulla terra] le montagne, l'ha benedetta e in quattro giorni di uguale durata ha distribuito gli alimenti”; [questa è la risposta] a coloro che interrogano. (41:10)

 

Questi versetti si rivolgono ai rinnegatori ed ai miscredenti, e chiedono loro se, se la sentano di negare l’esistenza o di associare consimili a Colui che ha creato in due giorni o due fasi, tutto ciò che esiste.

La Terra sulla quale viviamo è esito della Sua Creazione, ma il punto è che Egli non ha solo Creato, ma ha anche continuato a gestire, amministrare, allevare, seguire e quindi l’unico essere degno di adorazione, è solo il Dio Unico.

Dopo la Creazione della Terra stessa, Egli ha creato gli esseri e anche ciò che questi avevano bisogno per nutrirsi. Le montagne, i mari, le foreste, le miniere, sono alcuni degli elementi che soddisfano le necessità degli esseri viventi.

Dalla Terra crescono poi le piante che sono alla base della nutrizione. Il Corano parla di due fasi di creazione poi due fasi di preparazione di questo mondo per la vita dell’uomo e quindi di quattro fasi complessive. Riflettendo su questi versetti possiamo dire che:

Primo – Il Creatore del mondo e Colui che amministra il mondo è Uno solo, l’unico Dio. Al contrario del parere degli associatori del tempo del profeta, che credevano che Dio avesse solo creato, abbandonando poi a sè l’Universo.

Secondo – La Creazione è regolata da un ordine e da una successione e da una completazione graduale. La Creazione della Terra, per esempio, è avvenuta in due fasi come spiega il Corano.

Terzo – Tra i segni del dominio divino, vi è quello di aver collocato sulla Terra i doni più variegati per esaudire le necessità dell’uomo. La suddivisione ingiusta della ricchezza che si vede di solito nelle società umane, ha fatto si che alcuni rimangano poveri, altrimenti la Creazione di Dio è tale da poter soddisfare il bisogno di tutti.

Ed ora leggiamo i versetti 11 e 12 della sura Fussilat o Dei Chiaramente Esposti:

 

«ثُمَّ اسْتَوَى إِلَى السَّمَاءِ وَهِیَ دُخَانٌ فَقَالَ لَهَا وَلِلْأَرْضِ ائْتِیَا طَوْعًا أَوْ کَرْهًا قَالَتَا أَتَیْنَا طَائِعِینَ»،

 

 

Poi si rivolse al cielo che era fumo e disse a quello e alla terra: “Venite entrambi, per amore o per forza”. Risposero: “Veniamo obbedienti!”. (41:11)

 

 

«فَقَضَاهُنَّ سَبْعَ سَمَاوَاتٍ فِی یَوْمَیْنِ وَأَوْحَى فِی کُلِّ سَمَاءٍ أَمْرَهَا وَزَیَّنَّا السَّمَاءَ الدُّنْیَا بِمَصَابِیحَ وَحِفْظًا  ذَلِکَ تَقْدِیرُ الْعَزِیزِ الْعَلِیمِ»

Stabilì in due giorni i sette cieli e ad ogni cielo assegnò la sua funzione. E abbellimmo il cielo più vicino di luminarie e di una protezione. Questo è il decreto dell'Eccelso, del Sapiente! (41:12)

 

Dopo la Creazione della Terra e dopo aver collocato in essa ciò che era necessario per gli esseri viventi, il Corano parla della Creazione dei cieli, che inizialmente erano tutti insieme una grande massa, di fumo e ai quali Dio diede forma. Anche il Cielo, come la Terra, venne creato in due fasi.

Finora abbiamo appreso che la Terra venne creata in due fasi e preparata per la vita in altre due, e che pure il cielo venne creato in due fasi.

Nella cultura islamica si crede che il cielo sia di sette strati o che i cieli siano sette e che quello visibile, sia solo il primo. Il Corano ricorda che questo primo cielo venne abbellito dal Signore con gli astri, che nella notte risplendono come delle lampade. Il Corano parla anche di una “protezione” collocata nel cielo, cosa alla quale si potrebbero dare diverse intepretazioni considerando la scienza moderna. Si intende l’atmosfera o qualcos’altro?

In genere, queste sono le conclusioni che possiamo trarre dalla lettura degli ultimi due versetti:

Primo – Il cielo all’inizio era sottoforma di fumo, ed è probabilmente la maniera comprensibile che il Corano utilizza per dire che si trattava di gas.

Secondo – Il Creato è sempre obbediente al Signore e tutti i fenomeni sono sottomessi al Suo volere. Per questo i malfattori perdono l’armonia con l’intero mondo che li circonda.

Terzo – Il Creato e l’Universo sono ben al di là di quanto l’uomo e la sua scienza possano comprendere e scoprire. I cieli che possiamo vedere ed esplorare noi sono solo una prima fase tra sette.

Quarto – L’esistenza stessa, in ogni angolo dell’Universo, è una manifestazione della Scienza e della Potenza divina, che ha creato il mondo in base a regole e principi determinati e che in base ad una serie di regole e principi continua ad amministrarlo e gestirlo.

di Davood Abbasi

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