Dic 25, 2016 10:19 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Andiamo avanti con la lettura della sura Al-Ankabut (Il Ragno), la 29esima del sacro Corano, meccana per la maggiorparte e composta da 69 versetti. Il nome della sura proviene dal 41esimo versetto, quando coloro che si rifugiano in altri all’infuori di Dio vengono paragonati al ragno che ha fatto per se una casa e la crede resistente. Ma ora ecco i versetti numero 41 e 42 dalla sura del Ragno: مَثَلُ الَّذِینَ اتَّخَذُوا مِن دُونِ اللَّـهِ أَوْلِیَاءَ کَمَثَلِ الْعَنکَبُوتِ اتَّخَذَتْ بَیْتًا وَإِنَّ أَوْهَنَ الْبُیُوتِ لَبَیْتُ الْعَنکَبُوتِ لَوْ کَانُوا یَعْلَمُونَ Coloro che si sono presi patroni all'infuori di Allah assomigliano al ragno che si è dato una casa. Ma la casa del ragno è la più fragile delle case. Se lo sapessero!(29:41) إِنَّ اللَّـهَ یَعْلَمُ مَا یَدْعُونَ مِن دُونِهِ مِن شَیْءٍ وَهُوَ الْعَزِیزُ الْحَکِیمُ In verità Allah ben conosce tutto ciò che invocano all'infuori di Lui. Egli è l'Eccelso, il Saggio.(29:42) Nella sura Al Ankabut o del Ragno abbiamo letto le vicende inerenti alla vita di diversi profeti. Abbiamo appena letto il versetto 41 che dà nome all’intera sura ed usa una delle metafore più belle del Corano paragonando coloro che si affidano ad altri anzichè a Dio al ragno che costruisce la più insicura e vulnerabile delle case. Quindi, anche gli uomini più potenti, come ad esempio il Faraone del periodo di Mosè, erano di fatto deboli e vulnerabili come un ragno nella propria tela perchè si erano appoggiati non a Dio ma ad altre cose. Se i miscredenti sapessero che ciò a cui si affidano all’infuori di Dio e’ insulso come una ragnatela, non lo farebbero mai; il Corano, ricorda, che queste persone devono ricordarsi che il loro Creatore, Dio, sà bene che si fidano di altri all’infuori di Lui e questa e’ forse una ragione maggiore per porre fine a tale pratica. Da questi versetti apprendiamo che: Primo – Uno dei metodi del Corano, e’ l’uso dei paragoni e delle metafore per rivelare le verità e i migliori esempi sono quelli che possano essere compresi dalla gente in qualsiasi luogo ed in qualsiasi era. Secondo – La vita fondata sulla fede e’ salda e solida mentre e’ molto vulnerabile la vita costruita sulla miscredenza. Terzo – Invece di affidarsi ad altri all’infuori di Dio, cosa che equivale alla costruzione di una casa indifesa come quella di un ragno, e’ bene affidarsi al Signore, il Saggio, l’Invincibile. Ed ora leggiamo i versetti 43 e 44 della sura del Ragno: وَتِلْکَ الْأَمْثَالُ نَضْرِبُهَا لِلنَّاسِ وَمَا یَعْقِلُهَا إِلَّا الْعَالِمُونَ Queste metafore Noi le proponiamo agli uomini, ma non le capiscono se non i sapienti.(29:43) خَلَقَ اللَّـهُ السَّمَوَاتِ وَالْأَرْضَ بِالْحَقِّ إِنَّ فِی ذَلِکَ لَآیَةً لِّلْمُؤْمِنِینَ Allah ha creato i cieli e la terra secondo verità. Questo è un segno per i credenti.(29:44) Le metafore citate dal Corano non sono prese a caso e non sono inutili; e’ la parola di Dio che con questi esempi vuole rendere chiaro il Suo messaggio e mostrare la verità sulla fede e la miscredenza; forse la gente normale crede molto normali e semplici questi esempi, ma le persone dotate di intelletto riescono a comprenderne il significato profondo. In altre parole, con una riflessione attenta, la ragione può scoprire il significato particolare delle metafore e dei paragoni coranici. Tra l’altro, questo testo, come tutto il resto del Creato, proviene da Egli, ed Egli non fà mai nulla senza un obbiettivo e senza una motivazione. Da questi versetti apprendiamo che: Primo – Gli esempi del Corano sono profondi e precisi e solo i sapienti ne comprendono a fondo il senso. Secondo – Il mondo e’ stato creato in base ad un programma e con un obbiettivo ben preciso e non e’ nato casualmente. Terzo – I miscredenti ed i rinnegatori del Signore si fermano alla conoscenza dei fenomeni mondani ma i fedeli riescono a capire che questi fenomeni sono una creazione divina e dalla loro conoscenza passano alla conoscenza del Signore. Ora leggiamo il versetto numero 45 della sura del Ragno: اتْلُ مَا أُوحِیَ إِلَیْکَ مِنَ الْکِتَابِ وَأَقِمِ الصَّلَاةَ إِنَّ الصَّلَاةَ تَنْهَى عَنِ الْفَحْشَاءِ وَالْمُنکَرِ وَلَذِکْرُ اللَّـهِ أَکْبَرُ وَاللَّـهُ یَعْلَمُ مَا تَصْنَعُونَRecita quello che ti è stato rivelato del Libro ed esegui l'orazione. In verità l'orazione preserva dalla turpitudine e da ciò che è riprovevole. Il ricordo di Allah è certo quanto ci sia di più grande. Allah conosce perfettamente quello che operate.(29:45) Questo versetto si rivolge al profeta ma e’ chiaro che non e’ solo Mohammad (s) a dover obbedire ma in generale tutti i credenti; ogni ordine viene impartito prima al profeta in modo che tutti sappiano ciò che devono fare, seguendo il modello del messaggero di Dio. In questo versetto si raccomanda la lettura del Corano e poi l’assolvimento alla preghiera canonica; attenzione perchè impegnarsi in questi doveri, a lungo andare, ha un effetto decisivo sulla vita delle persone; al contrario chi ignora questi doveri avrà una fede sempre meno solida. La preghiera islamica deve essere effettuata, come ben noto, cinque volte al giorno, ed e’ stata paragonata ad una sorgente che ripulisce l’anima umana dai peccati e fa sì che l’uomo non li commetta. Stesso effetto ha la lettura del Corano che deve essere accompagnata da attenzione e riflessione. Tornando alla preghiera, comunque, dobbiamo ricordare che il fatto che allontani dai peccati e’ il suo effetto meno importante; e’ chiaro che il ricordo di Dio e la gratitudine nei suoi confronti per tutti i doni che ci ha elargito e’ l’aspetto più importante della preghiera. Da questi versetti apprendiamo che: Primo – La lettura del Corano e la preghiera sono in testa al programma educativo islamico e sono stati raccomandati seriamente anche dalle figure luminose dell’Islam Secondo – Il Corano narra la filosofia che sta alla base di alcuni dei comandamenti religiosi come la filosofia che sta alla base della preghiera ossia quella di allontanare l’uomo dai peccati. Terzo – Svolgere azioni buone e belle come la preghiera e la lettura del Corano allontanano automaticamente l’uomo dalle cattive azioni. Quarto – La preghiera ha un ruolo importante nella salute della società.   Davood Abbasi

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