Ott 03, 2020 09:26 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Da qualche settimana abbiamo iniziato la lettura del quarantunesimo brano del Corano, la sura Fussilat ("Chiaramente Esposti"), titolo che fa riferimento ai versetti del Corano, e che è preso dal terzo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e comprende 54 versetti. Inizia come altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

 

 

Ecco quindi i versetti numero 37 e 38 della sura dei Chiaramente Esposti:    

«وَمِنْ آیَاتِهِ اللَّیْلُ وَالنَّهَارُ وَالشَّمْسُ وَالْقَمَرُ  لَا تَسْجُدُوا لِلشَّمْسِ وَلَا لِلْقَمَرِ وَاسْجُدُوا لِلَّـهِ الَّذِی خَلَقَهُنَّ إِن کُنتُمْ إِیَّاهُ تَعْبُدُونَ،»

La notte e il giorno, il sole e la luna sono fra i Suoi segni: non prosternatevi davanti al sole o davanti alla luna, ma prosternatevi davanti ad Allah che li ha creati, se è Lui che adorate. (41:37)

 

«فَإِنِ اسْتَکْبَرُوا فَالَّذِینَ عِندَ رَبِّکَ یُسَبِّحُونَ لَهُ بِاللَّیْلِ وَالنَّهَارِ وَهُمْ لَا یَسْأَمُونَ »

Se si mostrano protervi, [sappiano che] quelli che sono presso il Tuo Signore Lo glorificano notte e giorno, senza mai stancarsi. (41:38)

 

In questo versetto si fa riferimento ad uno dei casi storici più frequenti di miscredenza; nel corso della storia molti popoli hanno adorato il sole, la luna e gli astri, senza riflettere sul fatto che è degno di adorazione Colui che ha creato tutto ciò ed ha fatto sì che ci siano la notte ed il giorno. L’alternarsi del giorno e della notte è un grande dono; il fatto che ci sia tempo per lavorare e vivere e poi il tempo per riposarsi; un ciclo ordinato che regola la vita degli esseri umani.

Il sole è la fonte di tutti i beni materiali nel sistema solare e la vita sul nostro pianeta esiste grazie a questa stella. La luce, il calore, i venti, la pioggia, la crescita delle piante, lo sbocciare dei fiori ed il maturare dei frutti...Insomma, senza il Sole non ci sarebbe stata vita; anche la luna ha i suoi effetti benefici; nei tempi antichi illuminava le contrade ed ha un effetto su diversi fenomeni sul nostro pianeta.

Il Sole e la Luna sono però corpi celesti creati da Dio, e nel corso della storia sono stati tanti coloro che per errore hanno adorato essi, che sono solo segni della Potenza infinita del Signore.

Adorare il Sole e la Luna, è come ringraziare un dipinto anzichè ringraziare chi lo ha realizzato. Quando il profeta dell’Islam invitava i suoi contemporanei a riflettere, in parte accettavano capendo il suo ragionamento illuminante, altri insistevano nel loro errore, solo perchè era una consuetudine che avevano ereditato dal passato.

Il Corano consola il profeta e i fedeli ricordando di non farsi scoraggiare dai capricci dei miscredenti, dato che gli angeli che si trovano presso il Signore, lo lodano notte e giorno e non si stancano mai di farlo.

Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – L’alternarsi del giorno e della notte e l’utilità di questo continuo avvicendamento è uno dei segni della potenza e della saggezza di Dio.

Secondo – La conoscenza della natura e dei fenomeni naturali è uno dei metodi migliori per poter scoprire la potenza e la saggezza di Dio.

Terzo – L’adorazione di Dio è un qualcosa di insito nel nostro essere. L’uomo sente il bisogno di adorare qualcosa, ma nel corso della storia ha sbagliato; i profeti sono giunti sulla Terra per guidare e dirigere gli uomini nella giusta direzione.

Quarto – La superbia, è uno degli ostacoli che impedisce alle persone di scoprire e accettare la verità.

Quinto – Dio non ha bisogno dell’adorazione degli uomini; anche se tutti gli uomini lo dimenticassero, ci sarebbero gli angeli ad adorarlo giorno e notte.

Ed ora leggiamo il versetto 39 della sura Fussilat o dei Chiaramente Esposti:

 

 

«وَمِنْ آیَاتِهِ أَنَّکَ تَرَى الْأَرْضَ خَاشِعَةً فَإِذَا أَنزَلْنَا عَلَیْهَا الْمَاءَ اهْتَزَّتْ وَرَبَتْ  إِنَّ الَّذِی أَحْیَاهَا لَمُحْیِی الْمَوْتَى إِنَّهُ عَلَى کُلِّ شَیْءٍ قَدِیرٌ»

 

Fa parte dei Suoi segni la terra che vedi come affranta. Poi, quando facciamo scendere l'acqua, palpita e rigonfia. In verità Colui Che le ridà la vita è Colui Che ridarà la vita ai morti. In verità Egli è l'Onnipotente. (41:39)

Dopo il Sole e la Luna, questa parte della sura dei Chiaramente Esposti parla delle terre e di come esse vengono ravvivate dalla pioggia che scende dal cielo.

La terra, dalla quale gli uomini riescono ad estrarre solo mattoni, ceramiche e terracotta, grazie all’acqua della pioggia, dà vita a piante, alberi e fiori. Quale potere è in grado di far rivivere la terra morta? Un potere simile, non sarà in grado di far rivivere i morti nel Giorno del Giudizio? Dalla riflessione su questo versetto apprendiamo che:

Primo – I fenomeni della natura, come il vento, la pioggia, la terra e le piante, sono segni della potenza infinita di Dio. Basta guardarsi intorno per non avere dubbi sulla forza del Signore.

Secondo – Sono dubbi infondati quelli nutriti da alcune persone su Dio, e non sono basati su ragionamenti attendibili.

Ed ora leggiamo il versetto 40 della sura Fussilat:

 

«إِنَّ الَّذِینَ یُلْحِدُونَ فِی آیَاتِنَا لَا یَخْفَوْنَ عَلَیْنَا  أَفَمَن یُلْقَى فِی النَّارِ خَیْرٌ أَم مَّن یَأْتِی آمِنًا یَوْمَ الْقِیَامَةِ  اعْمَلُوا مَا شِئْتُمْ  إِنَّهُ بِمَا تَعْمَلُونَ بَصِیرٌ»

Non sono ignoti a Noi coloro che travisano i Nostri segni! Colui che sarà precipitato nel Fuoco, avrà forse sorte migliore di chi giungerà con sicurezza al Giorno della Resurrezione? Fate pure quel che volete, Egli ben osserva quello che fate. (41:40)

Dinanzi al profeta ed ai fedeli che invitano alle buone consuetudini, ci sono persone che invitano la gente alla perdizione; quest’ultimi vorrebbero che tutti fossero senza Dio, proprio come loro stessi.

Queste persone cercano di interpretare la religione e i testi sacri in modo da farli sembrare in contrasto con la ragione ed il buon senso, e allontanare cosi le persone dalla fede. Simili persone sono vissute in passato, e ci sono anche oggi, e si presentano con le loro dottrine e i loro “ismi”, e sono alla ricerca della perdizione dei popoli, per poterli sfruttare.

Il castigo di questi individui, nell’altro mondo, non sarà altro che il fuoco, mentre coloro che sono stati fedeli, verranno protetti e premiati dal Signore.

Dalla riflessione su questo versetto apprendiamo che:

Primo – Dio concede tempo ai peccatori ed agli smarriti, non per mancanza di sapienza, ma per Sua volontà e per dare loro la possibilità di pentirsi e di chiedere perdono e quindi salvarsi.

Secondo – Nel Giorno del Giudizio, il dono più importante per l’uomo, sarà la sicurezza e la serenità.

Terzo – Avere libertà non significa fare ogni cosa; è chiaro che la libertà ha senso se regolata dai criteri della ragione e della religione.

Davood Abbasi