Nov 25, 2020 10:29 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Da alcune puntate abbiamo avviato la lettura del quarantatreesimo brano del Corano, la sura Az-Zukhruf ("Gli Ornamenti d’Oro"). Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 89 versetti e inizia come, altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

Ecco ora i versetti numero 36 e 37 della sura Az-Zukhruf o degli Ornamenti d’Oro:

 

«وَمَن یَعْشُ عَن ذِکْرِ الرَّحْمَـنِ نُقَیِّضْ لَهُ شَیْطَانًا فَهُوَ لَهُ قَرِینٌ»،

 

Assegneremo la compagnia inseparabile di un diavolo a chi si distoglie dal Monito del Compassionevole. (43:36)

 

«وَإِنَّهُمْ لَیَصُدُّونَهُمْ عَنِ السَّبِیلِ وَیَحْسَبُونَ أَنَّهُم مُّهْتَدُونَ»

In verità [i diavoli] frappongono ostacoli sulla via di Allah e [gli uomini] credono di essere sulla buona strada. (43:37)

 

Una delle conseguenze dannose dell’immersione completa nel mondo materiale e dell’attacamento eccessivo alla vita mondana, è l’allontanamento da Dio; i versetti letti spiegano che in tale condizione, un demone inizia a dominare l’essere umano e lo conduce nella direzione che vuole.

Questa è la conseguenza che penalizza chi dimentica Dio, anche perchè il cuore umano, o è la culla del ricordo del Signore, o diventa territorio dei demoni.

Le persone che ignorano Dio, vengono controllare dai demoni che le conducono verso i peccati e abbelliscono alla loro vista le cattive azioni. In questa condizione, non c’è speranza per il pentimento ed il ritorno della persona sulla via giusta, dato che egli crede di fare la cosa giusta.

Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – Chiunque volge le spalle al ricordo del Signore, e quindi anche un musulmano che non prega e non legge il Corano, getta le basi per la supremazia del diavolo nel suo cuore.

Secondo – Il cuore umano non è un contenitore vuoto e per questo o è il luogo dove dimora il ricordo di Dio, o il luogo dove si scatenano i demoni.

Terzo – Peggio ancora del peccato, è il fatto che l’uomo ignori il proprio errore e pensi di essere sulla giusta strada.

Ed ora leggiamo i versetti 38 e 39 della sura Az-Zukhruf:

 

«حَتَّى إِذَا جَاءَنَا قَالَ یَا لَیْتَ بَیْنِی وَبَیْنَکَ بُعْدَ الْمَشْرِقَیْنِ فَبِئْسَ الْقَرِینُ»،

Quando poi [un tal uomo] verrà a Noi, dirà [al demone a lui assegnato]: «Ahimè, quanto vorrei che tra te e me ci fosse la distanza che separa i due Orienti!». Che detestabile compagno! (43:38)

 

«وَلَن یَنفَعَکُمُ الْیَوْمَ إِذ ظَّلَمْتُمْ أَنَّکُمْ فِی الْعَذَابِ مُشْتَرِکُونَ»

Ma non vi servirà a nulla  in quel Giorno, poiché siete stati ingiusti e pertanto sarete insieme nel castigo. (43:39)

Questi versetti raccontano il destino di coloro che dimenticano Dio e vengono accompagnati da un demone che abbellisce ai loro occhi le loro cattive azioni. Nel Giorno del Giudizio, quando le persone vedono senza filtri la verità, si accorgono di aver sbagliato e di aver avuto vicino un demone; a quel punto esprimono il desiderio che tra loro e quel maligno compagno ci fosse tantissima distanza, ma il loro desiderio non può essere avverato e tali persone, entrano nel fuoco insieme a quel loro compagno.

Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – Dobbiamo stare attenti alle nostra amicizie in questa vita, per non rimanere pentiti nell’altra.

Secondo – L’inferno sarà sia per gli uomini che per i demoni.

Terzo – Una persona non può fare del male solo agli altri, ma può pure fare del male a se stessa. Dimenticare Dio è il più grande male che una persona può fare a se, dato che trascina la persona verso la disgrazia e l’inferno.

Ed ora leggiamo i versetti numero 40, 41 e 42 della sura Az-Zukhruf:

 

«أَفَأَنتَ تُسْمِعُ الصُّمَّ أَوْ تَهْدِی الْعُمْیَ وَمَن کَانَ فِی ضَلَالٍ مُّبِینٍ»،

Puoi forse far sentire il sordo o dirigere il cieco e colui che persiste nell’errore palese? (43:40)

 

«فَإِمَّا نَذْهَبَنَّ بِکَ فَإِنَّا مِنْهُم مُّنتَقِمُونَ»،

Ci vendicheremo di loro, se ti faremo morire, (43:41)

«أَوْ نُرِیَنَّکَ الَّذِی وَعَدْنَاهُمْ فَإِنَّا عَلَیْهِم مُّقْتَدِرُونَ»

oppure ti faremo vedere in vita quel che gli promettemmo, poiché Noi prevarremo su di loro. (43:42)

 

Questi versetti ricordano al profeta che ci sono persone che sentono e vedono benissimo, ma che hanno il cuore chiuso alla verità e che quindi non potranno mai essere guidate da lui sul retto sentiero.

Nella religione islamica si dice che è possibile svegliare chi dorme, ma non chi fa finta di dormire.

Alcune persone sono talmente immerse nel peccato da irritarsi anche solo quando viene pronunciato il nome di Dio e del suo profeta. Loro si sentono male dinanzi ai concetti religiosi. È chiaro che per queste persone non rimane via di salvezza, persino se a chiamarle e a parlare con loro sia il profeta in persona.

L’ostinazione a non credere e non voler obbedire alle leggi divine, si conclude però con il castigo divino, che in questa vita può arrivare  può anche non arrivare, ma che nell’aldilà sarà sicuro.

Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – Senza la base necessaria per accettare la verità, persino la parola delle persone più pure, ossia i profeti, non viene ascoltata.

Secondo – Se Satana riesce a dominare una persona, impedisce al suo cuore di percepire la verità e di distinguere il bene dal male.

Terzo - La punizione divina contro i peccatori non riguarda solo il periodo di vita del profeta, e può arrivare anche dopo di lui.

 

Davood Abbasi