Dic 13, 2020 10:41 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Da alcune puntate abbiamo avviato la lettura del quarantatreesimo brano del Corano, la sura Az-Zukhruf ("Gli Ornamenti d’Oro"). Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 89 versetti e inizia come, altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

 

Ecco ora i versetti numero 63 e 64 della sura Az-Zukhruf o degli Ornamenti d’Oro:

  

«وَلَمَّا جَاءَ عِیسَى بِالْبَیِّنَاتِ قَالَ قَدْ جِئْتُکُم بِالْحِکْمَةِ وَلِأُبَیِّنَ لَکُم بَعْضَ الَّذِی تَخْتَلِفُونَ فِیهِ فَاتَّقُوا اللَّـهَ وَأَطِیعُونِ»،

Quando Gesù portò le prove evidenti disse: «Sono venuto a voi con la saggezza e per rendervi esplicita una parte delle cose su cui divergete. Temete Allah e obbeditemi. (43:63)

 

«إِنَّ اللَّـهَ هُوَ رَبِّی وَرَبُّکُمْ فَاعْبُدُوهُ  هَـذَا صِرَاطٌ مُّسْتَقِیمٌ»

In verità Allah è il mio e vostro Signore. AdorateLo allora. Ecco la retta via». (43:64)

 

Dopo aver spiegato che alcuni uomini hanno adorato Gesù come un Dio al contrario del suo stesso volere, questi due versetti riferiscono le parole che il grande messaggero del Signore rivolgeva alla gente. Lui dopo aver fatto dei miracoli per dimostrare la sua sincerità, parlò alla gente basandosi sulla ragione e la logica e cercò di spiegar loro alcune cose che erano rimaste incomprese nelle rivelazioni profetiche passate. Il Corano evidenzia che Gesù (la pace sia con lui), si rivolgeva alla gente dicendo che Dio è il suo Signore e quello della gente e quindi non si era mai presentato come Dio, o suo figlio, come invece hanno sostenuto alcuni dopo di lui. La retta via, quella lontana dagli errori, è quella dell’adorazione dell’Unico Dio. Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – L’invito dei profeti è sempre avvenuto nel corso della storia sulla base di argomentazioni e motivazioni valide, in modo che la gente, utilizzando la ragione e la mente, potesse distinguerne l’esattezza e la correttezza.

Secondo – La via per risolvere le divergenze religiose è quella di rivolgersi agli insegnamenti autentici dei profeti, senza aggiungere ciò che piace a noi o apportare modifiche.

Terzo – Il principale messaggio di Gesù (la pace sia con lui), è stato il Monoteismo. Nessuno è degno dell’adorazione come Dio, anche se è stato un profeta dalla nascita miracolosa.

Ed ora leggiamo i versetti 65, 66 e 67 della sura degli Ornamenti d’Oro:

 

«فَاخْتَلَفَ الْأَحْزَابُ مِن بَیْنِهِمْ فَوَیْلٌ لِّلَّذِینَ ظَلَمُوا مِنْ عَذَابِ یَوْمٍ أَلِیمٍ»،

Ma le loro fazioni furono tra loro discordi. Guai agli ingiusti per via del castigo di un Giorno doloroso. (43:65)

 

«هَلْ یَنظُرُونَ إِلَّا السَّاعَةَ أَن تَأْتِیَهُم بَغْتَةً وَهُمْ لَا یَشْعُرُونَ»،

Aspettano altro che l’Ora? Verrà all’improvviso, senza che se ne avvedano. (43:66)

 

«الْأَخِلَّاءُ یَوْمَئِذٍ بَعْضُهُمْ لِبَعْضٍ عَدُوٌّ إِلَّا الْمُتَّقِینَ»

In quel Giorno gli amici saranno nemici gli uni degli altri, eccetto i timorati. (43:67)

 

Gesù (la pace sia con lui), venne scelto da Dio come suo messaggero tra i figli di Israele, ma una parte di questa gente lo definì un menzognero e non accettò la sua parola. Ma ci fu anche chi eccedette e lo ritenne superiore ad un profeta ed una divinità; queste persone lo credettero un Dio incarnato in uomo ed alcuni uno tra tre divinità. Fu cosi che si venne a creare il dogma della trinità, in cui credono oggi la maggiorparte dei cristiani.

Questi eccessi e difetti sul conto di Gesù (la pace sia con lui) si verificarono mentre lui si presentava chiaramente come servo di Dio ed invitava la gente ad adorare Dio e non se stesso. Per questo tale versetto riguarda che nell’altra vita, coloro che hanno inventato nozioni false sul conto di questo grande profeta verranno puniti. Il Corano spiega anche che l’ora finale giunge all’improvviso, quando meno le persone se lo aspetteranno, e che potrebbe giungere in qualsiasi istante. E l’arrivo di tale momento sarà talmente terrificante che tutti penseranno solo a se stessi ed alla propria salvezza; soprattutto tra i malfattori, coloro che erano amici si malediranno, perchè si addosseranno a vicenda la responsabilità della propria rovina, mentre tra i fedeli, il legame di amicizia rimarrà saldo.

Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – Il Giorno del Giudizio arriverà improvvisamente e nessuno, nemmeno i profeti, sapevano esattamente quando; solo Dio sa quando arriverà l’ora esatta.

Secondo – I legami mondani, quando non sono basati sulla fede e sul bene, non sono duraturi e nell’altra vita si trasformano in ostilità.

Terzo – L’amicizia con i fedeli è eterna e stabile. Al contrario dell’amicizia con gli altri, che non è stabile.

Ed ora i versetti 68 e 69 della sura Az-Zukhruf o degli Ornamenti d’Oro:

 

«یَا عِبَادِ لَا خَوْفٌ عَلَیْکُمُ الْیَوْمَ وَلَا أَنتُمْ تَحْزَنُونَ»،

[Verrà loro detto:] «O Miei servi, oggi non avrete paura e non sarete afflitti, (43:68)

«الَّذِینَ آمَنُوا بِآیَاتِنَا وَکَانُوا مُسْلِمِینَ»

[poiché siete] coloro che credono nei Miei segni e siete sottomessi: (43:69)

In questo mondo, i timorati sono fermi e seri nella fede e nelle azioni obbediscono al Signore; non nutrono dubbi sui versetti divini e non seguono le loro passioni basse.

A questi fedeli, il Corano, promette che nel Giorno del Giudizio avranno serenità e tranquillità, senza provare paura e timore. Questo è un messaggio ed una promessa di Dio, senza intermediari, direttamente ai fedeli.

Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – La via per raggiungere la vera tranquillità e serenità e poter stare sicuri anche nei difficili momenti del Giorno del Giudizio, è affidarsi a Dio e obbedire alla sua volontà.

Secondo – La fede in Dio non è sufficiente, ma deve essere accompagnata dalle buone azioni.

Davood Abbasi