Mar 15, 2021 10:15 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Da alcune puntate abbiamo avviato la lettura del quarantaquattresimo brano del Corano, la sura Ad- Dukhan (“Il Fumo"). Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 59 versetti e inizia come, altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

Ecco ora i versetto numero 37della sura Ad- Dukhan o il Fumo che è uno dei segni che precederanno il Giorno del Giudizio:

هُمْ خَيْرٌ أَمْ قَوْمُ تُبَّعٍ وَالَّذِينَ مِن قَبْلِهِمْ أَهْلَكْنَاهُمْ إِنَّهُمْ كَانُوا مُجْرِمِينَ

“Son essi migliori, o il popolo di Tubba‘ o coloro che li precedettero? Li annientammo perché in verità erano malvagi”. (37:44)

Questo versetto coranico è un monito ai miscredenti della Mecca che negando il Messaggio Divino senza un ragionamento razionale cercavano di coprire la Verità con i loro miseri attaccamenti al potere o alle origini razziali o etniche. Il sacro Corano riportando la storia delle popolazioni precedenti che sono state annientate dal loro orgoglio e ribellione di fronte ad Allah ci fa capire che:

1- La storia è uno degli strumenti migliori per ricordare alla gente le conseguenze positive o negative di certi comportamenti e scelte.

2- Alcune azioni vengono puniti duramente dal Signore in questo mondo. Tra questi possiamo citare la divulgazione dei principi satanici e la corruzione nella società.

Musica

Ascoltiamo ora i versetti 38 e 39 della Sura Ad Dukhan:

وَمَا خَلَقْنَا السَّمَاوَاتِ وَالأَرْضَ وَمَا بَيْنَهُمَا لاعِبِينَ

“Non creammo i cieli e la terra e quel che vi sta frammezzo per gioco”, (38:44)

مَا خَلَقْنَاهُمَا إِلاَّ بِالْحَقِّ وَلَكِنَّ أَكْثَرَهُمْ لا يَعْلَمُونَ

“non li creammo che secondo verità. Ma la maggior parte di loro non lo sa”. (39:44)

In questi versetti possiamo soffermarci e meditare sul vero significato del Giorno del Giudizio. La vita di un essere umano, così pensata nei minimi dettagli e così straordinariamente complessa e perfetta non può essere ne una coincidenza fortunata ne tanto meno una invenzione fine a se stessa. E’ evidente che dietro questa meravigliosa e intelligentissima creazione ci sia uno scopo ben preciso e atrettanto elevato. Dai versetti sopra indicati possiamo dedurre che:

1- Se la fine della vita dell’uomo fosse solo la morte, allora la creazione dell’universo intorno a lui sarebbe del tutto inutile e illogico.

2- Se la Vita sege un obiettivo preciso, non uomini abbiamo il dovere di conoscere questo obiettivo e realizzarlo dentro di noi e nel mondo che ci circonda.

3- una delle cause principali che ha spinto alcuni uomini a negare la risurrezione, è l’ignoranza di chi nega le radici nobili della creazione.

Musica

A questo punto ascoltiamo i versetti 40, 41e 42 della Sura Ad Dukhan:

إِنَّ يَوْمَ الْفَصْلِ مِيقَاتُهُمْ أَجْمَعِينَ

“Invero il Giorno del Verdetto è fissato per tutti quanti”, (40:44)

يَوْمَ لا يُغْنِي مَوْلًى عَن مَّوْلًى شَيْئًا وَلا هُمْ يُنصَرُونَ

 

“il Giorno in cui nessun alleato darà rifugio al suo alleato in alcunché e non saranno soccorsi”, (41:44)

 

إِلاَّ مَن رَّحِمَ اللَّهُ إِنَّهُ هُوَ الْعَزِيزُ الرَّحِيمُ

“eccetto chi avrà la misericordia di Allah”. (42:44)

In questo tratto della Sura, il Signore ricorda all’uomo che nel Giorno del Giudizio non serviranno ne i legami di parentela ne quelli di amicizia. Ciò che può salvare l’uomo è la Misericordia Divina e le buone azioni dell’uomo. Da questi versetti possiamo capire che:

1- Il Giorno del Giudizio divide gli uomini e rende impotente e inutile qualunque tipo di parentela o interesse.

2- La presenza dell’uomo nella risurrezione è fuori di ogni dubbio. Tutti saranno radunati nella Corte Divina e ritroveranno esclusivamente le proprio azioni e intenzioni.

Musica Ascoltiamo ora i versetti 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49 e 50 della sura Ad Dukhan:

 

إِنَّ شَجَرَةَ الزَّقُّومِ

“In verità l’albero di Zaqqùm” (43:44)

طَعَامُ الأَثِيمِ

“è il cibo del peccatore”. (44:44)

كَالْمُهْلِ يَغْلِي فِي الْبُطُونِ

“Ribollirà nel [suo] ventre come metallo liquefatto”, 45:44

كَغَلْيِ الْحَمِيمِ

come bolle l’acqua bollente. (46:44)

خُذُوهُ فَاعْتِلُوهُ إِلَى سَوَاء الْجَحِيمِ

«Afferratelo e trascinatelo nel fondo della Fornace” (47:44)

ثُمَّ صُبُّوا فَوْقَ رَأْسِهِ مِنْ عَذَابِ الْحَمِيمِ

“e gli si versi sul capo il castigo dell’acqua bollente”. (48:44)

ذُقْ إِنَّكَ أَنتَ الْعَزِيزُ الْكَرِيمُ

“Gusta [questo]: sei forse tu l’eccelso, il nobile?» (49:44)

إِنَّ هَذَا مَا كُنتُم بِهِ تَمْتَرُونَ

”Ecco quello di cui dubitavate”! (50:44)

In questi versetti viene descritto l’inferno con tutte i duri castighi previsti per coloro che hanno osato ribellarsi di fronte al Dio Altissimo. Coloro che hanno inflitti duri colpi alle persone deboli e oppressi e si sono dimenticati del fatto che la vita in questo mondo non è eterno e dopo la morte ci sarà la Giustizia Divina.

Dai versetti riportati possiamo dedurre che:

1- La ribellione e il peccato nel Giorno del Giudizio si manifesta nel fuoco creato dalle azioni malvage dell’uomo.

2- Il castigo dell’altro mondo è costituito sia dal dolore fisico che spirituale, che causa l’umiliazione e la vergogna per chi lo subisce.