May 02, 2021 07:44 CET
  • Islam e le minoranze religiose (3)

vi presentiamo un'altra puntata della serie 'i diritti delle minoranze religiose nell’Islam.

La giustizia sociale e applicare questo fondamentale principio nella gestione di ogni sistema di governo, è uno dei fattori più importanti per la stabilità sociale e politica e per la pace di ogni forma di collettività. Amici, proprio per questo motivo dedicheremo intera puntata di oggi alla coesistenza pacifica dei musulmani con le altre comunità religiose dal punto di vista islamico.

Nella puntata precedente abbiamo detto che rispettare i patti e gli accordi raggiunti garantisce la sicurezza, la giustizia sociale e il rispetto dei diritti per tutti. A questo riguardo nel Sacro, Sura Al Imran, versetto 64 troviamo:

“Di’: «O gente della Scrittura, addivenite ad una dichiarazione comune tra noi e voi: [e cioè] che non adoreremo altri che Allah, senza nulla associarGli, e che non prenderemo alcuni di noi come signori all’infuori di Allah». In questo versetto coranico vediamo che l’Islam in quanto l’ultima e la più completa Rivelazione Divina invita tutta la gente del Libro ovvero tutti i segueci delle religione abramitiche a tenete conto dei loro punti in comune e comunque a rispettarsi reciprocamente continuando a convivere insieme con la pace e benevolenza.

 

Abbiamo detto che dal punto di vista delgli insegnamenti coranici la coesistenza pacifica è il più importante fattore di convivenza tra i musulmani e i segueci delle altre religioni. A questo riguardo il Sacro Corano, nella Sura Ma’eda versetto 69 così dice:

“In verità coloro che credono e i giudei, i sabei e i cristiani, tutti quelli che credono in Allah e compiono il bene, non avranno nulla da temere e non saranno afflitti”.

In base ai principi coranici, la comunità islamica viene definita come la Ummawustà, espressione che traduciamo con «migliore» ma che letteralmente significa media, cioè equilibrata in ogni senso. Ogni forma di fanatismo discende direttamente dallo squilibrio sociale o personale ed è quanto più distante ci possa essere da una giusta fede vissuta pienamente e serenamente. Nell’IsIam sono vietate tutte le forme di esagerazioni e fanatismi in quanto danneggino non solo l’equilibrio individuale della persona ma mirano alla coesistenza pacifica delle persone che vogliono vivere all’interno della stessa comunità rispettando le idee e la fede religiosa degli altri.

Tornando al profondo significato del suddetto versetto possiamo dire che in una paese gestito con le leggi e la sharia islamica come i musulmani hanno diritto a vivere in pace e sicurezza, nella stessa misura, la pace e sicurezza deve essere assicurata anche per le altre comunità religiose. Tale principio indubbiamente è la traduzione pratica ed effettiva della coesistenza pacifica tra i musulmani e i i non musulmani il che non è per nienete facile da raggiungere ma è la chiave indiscussa per raggiungere la comunità equilibrata o la Umma Wustà come riportato dal Sacro Corano.

Rispettando questo principio sia da parte di chi governa sia da parte della popolazione viene azzerata la minaccia di ogni forma subdola di guerra e dei conflitti inteni di natura settaria o etnica. Anche perché i membri delle varie comunità si sentono parte della stessa grande famiglia e quindi della stessa nazione.