Il Sentiero della Luce 929
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.
Amici, da questa settimana, continuiamo con la lettura del quarantasettesimo brano del Corano, la sura Mohammad, che è il benedetto nome dell’ultimo Messaggero di Allah. Questa sura è stata dedicata per la maggior parte a offrire una visione comparativa tra i due gruppi dei credenti e i miscredenti dal punto di vista storico, comportamentale, spirituale, individuale e sociale. Risulta evidente da questi versetti che il dovere principale di ogni credente degno di questo nobile attributo è quello di indurre se stesso e gli altri uomini a conoscere Iddio Altissimo e i suoi messaggeri, senza però costringere nessuno ad adottare tale scelta, anche se questo venisse fatto con le migliori delle intenzioni.
E’ altrettanto ovvio che i miscredenti essendo sulla linea di ribellione e oscurità facessero di tutto per spegnere questa straordinaria fonte di luce tanto da rincorrere anche ai mezzi di guerra e di oppressione. Ed ecco come si dà l’inizio a una vera e propria guerra tra il bene e il male, tra il giusto e l’ingiusto, concetto ben spiegato in questa nobile Sura che comprende 38 versetti.
Oggi conosceremo meglio dal versetto 7 al versetto 14 di questa Sura coranica.
Ascoltiamo ora i versetti 7, 8 e9 della Sura Mohammad, sia lodato dal Signore:
يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آمَنُوا إِنْ تَنْصُرُوا اللَّهَ يَنْصُرْكُمْ وَيُثَبِّتْ أَقْدَامَكُمْ
“O credenti, se farete trionfare [la causa di] Allah, Egli vi soccorrerà e renderà saldi i vostri passi”, (47:7)
وَالَّذِينَ كَفَرُوا فَتَعْسًا لَهُمْ وَأَضَلَّ أَعْمَالَهُمْ
“mentre coloro che non credono, saranno perduti: Egli vanificherà le loro opere”. (47:8)
ذَٰلِكَ بِأَنَّهُمْ كَرِهُوا مَا أَنْزَلَ اللَّهُ فَأَحْبَطَ أَعْمَالَهُمْ
“Poiché ebbero ripulsa di quello che Allah ha rivelato, Egli vanificherà le loro opere”. (47:9)
Amici, come vi ricordate nella puntata precedente il tema principale era quello di confronto tra i credenti e i miscredenti nel campo della battaglia, il quale viene definito dal Sacro Corano come viene messa a dura prova la pazienza e la fede di coloro che difendono con la propria vita le Parole di Allah e la Sua Retta Via.
In questi versetti che abbiamo appena letto vediamo che Iddio Altissimo incoraggiando i combattenti musulmani assicura ai veri fedeli il Suo Sostegno e la vittoria finale in quanto la sconfitta e l’annientamento è il destino che i miscredenti si troveranno se continuassero a osteggiare la Verità sublime.
In altre parole coloro che sostengono la religione di Allah saranno sostenuti da Lui incontreranno la vittoria mentre i nemici di Dio Onnipotente non potranno avere una fine diversa dall’annientamento e dallo sconfitto totale.
Da questi versetti comprendiamo che:
1. Per essere un vero musulmano non è sufficiente avere solo la fede bensì è indispensabile ercare in tutti i modi di espandere e diffonderee la Verità e quindi le Parole di Allah Altissimo, combattendo i Suoi nemici con tutti i mezzi che si ha a disposizione.
2. In base alle circostanze e alle disponibilità che ciascuno di noi può avere, cambiano anche le modalità di sostenere la religione di Dio. A volte è necessario aiutare la fede con i propri mezzi economici, altre volte invece è indispensabile andare in campo di battaglia e difendere la Parola di Dio con la propria vita.
3. Avere e manifestare una ostilità interiore dinnanzi ai segni Divini, è un preavviso chiarissimo di miscredenza che porta l’uomo allo smarrimento e all’annientamento anche delle sue opere buone.
4. Osteggiare e combattere la Verità non può avere un altro esito che quello di sconfitta e annientamento conducendo l’uomo verso la peggiore dei fini.
Musica
ascoltiamo ora i versetti 10 e 11 della Sura Mohammad, Pace e Benedizione su di lui:
أَفَلَمْ يَسِيرُوا فِي الْأَرْضِ فَيَنْظُرُوا كَيْفَ كَانَ عَاقِبَةُ الَّذِينَ مِنْ قَبْلِهِمْ ۚ دَمَّرَ اللَّهُ عَلَيْهِمْ ۖ وَلِلْكَافِرِينَ أَمْثَالُهَا
“Non hanno viaggiato sulla terra e non hanno visto quale fu la sorte di coloro che li precedettero? Allah li ha annientati. La stessa fine è riservata ai miscredenti”. (47:10)
ذَٰلِكَ بِأَنَّ اللَّهَ مَوْلَى الَّذِينَ آمَنُوا وَأَنَّ الْكَافِرِينَ لَا مَوْلَىٰ لَهُمْ
“Ciò in quanto Allah è il Patrono dei credenti, mentre i miscredenti non hanno patrono alcuno”. (47:11)
Continuando con i temi trattati nei versetti precedenti anche qui vediamo che il Sacro Corano ricorda ai miscredenti e ai nemici di Dio Altissimo quale duro castigo e che fine oscuro gli aspetta, invitando i fedeli a viaggiare sulla terra per conoscere la storia umana e il destino di tutti i popoli che hanno tentato di osteggiare la Via di Allah. Tale invito in realtà è un serio e amorevole consiglio da parte di Dio Altissimo all’uomo di riflettere sulle proprie azione e sulla Tradizione Divina secondo cui il sostegno Divino faraà sempre e comunque vincere la Verità sulla menzonia e la Luce sulla oscurità.
Da questi versetti impariamo che:
1. studiare la storia e conoscere la via e il destino delle popolazioni passate è uno dei metodi consigliati dal Sacro Corano per conoscere la Tradizione di Dio Altissimo sul destino dei popoli.
2. I castelli e le ricchezze dei imperi passati non devono costituire un elemento di inganno per i fedeli in quanto non sono stati utili per salvare gli uomini potenti e ricchissimi dal Castigo Divino.
3. La fede in Dio Altissimo è l’elemento principale di beatitudine in questo e nell’altro mondo mentre la miscredenza è il motivo per cui l’uomo può perdere ogni cosa e finire nell’oscurità totale.
A questo punto ascoltiamo il versetto 12, 13 e 14 della Sura Mohammad:
إِنَّ اللَّهَ يُدْخِلُ الَّذِينَ آمَنُوا وَعَمِلُوا الصَّالِحَاتِ جَنَّاتٍ تَجْرِي مِنْ تَحْتِهَا الْأَنْهَارُ ۖ وَالَّذِينَ كَفَرُوا يَتَمَتَّعُونَ وَيَأْكُلُونَ كَمَا تَأْكُلُ الْأَنْعَامُ وَالنَّارُ مَثْوًى لَهُمْ
“Quanto a coloro che credono e fanno il bene, Allah li farà entrare nei Giardini dove scorrono i ruscelli. Coloro che non credono, godono e mangiano come il bestiame: il Fuoco sarà il loro asilo”. (47:12)
وَكَأَيِّنْ مِنْ قَرْيَةٍ هِيَ أَشَدُّ قُوَّةً مِنْ قَرْيَتِكَ الَّتِي أَخْرَجَتْكَ أَهْلَكْنَاهُمْ فَلَا نَاصِرَ لَهُمْ
“E quante città distruggemmo, che pure erano più potenti della tua città che ti ha bandito. Non ebbero nessun soccorritore”. (47:13)
أَفَمَنْ كَانَ عَلَىٰ بَيِّنَةٍ مِنْ رَبِّهِ كَمَنْ زُيِّنَ لَهُ سُوءُ عَمَلِهِ وَاتَّبَعُوا أَهْوَاءَهُمْ
“Colui che si basa su una prova del suo Signore è forse eguale a colui cui è stata abbellita la sua azione peggiore e che si abbandona alle sue passioni”? (47:14)
Come vediamo anche in questi versetti ci sono diversi motivi di comparazione tra la vita e la fine dei fedeli e i miscredenti che ciascuno di loro con la propria attitudine e con le sue azioni sceglie non solo come vivere e morire in questo mondo ma assicura per se la beatitudine eterna o il durissimo castigo Divino.
Come vediamo i versetti 13 e 14 di questa nobile Sura spiegano dettagliatamente le orribili caratteristiche dei miscredenti ostili a Dio Altissimo i quali sono pieni di prepotenza e arroganza credendo che i loro soldi e il potere di cui dispongono possa salvarli anche dopo la morte. Un’altra caratteristiche cattiva di questi tipi di uomini è la loro incapacità intellettuale di vedere i propri difetti e quindi a correggerli mentre sono propensi a gonfiare se stessi dei soldi e delle loro ricchezze.
Da questi versetti comprendiamo che:
1. Le azioni valgono soltanto se sono iscritte in un quadro il cui riferimento sia quello di compiacere Allah Altissimo, padrone e Signore di tutto il creato. La fede, infatti, non ha solo l’obiettivo di farci stare meglio in questo mondo ma soprattutto per ottenere nell’altra vita il premio per il bene compiuto in questa esistenza terrena, la consolazione per la sofferenza subita, il riconoscimento del sacrificio.
2. I nemici di Dio da sempre adottano ogni mezzo e usano tutti gli strumenti a loro disposizione per ostacolare la fede e la religione di Di Altissimo ma tutto ciò non ha mai impedito e non impedirà ai veri fedeli di sostenere la Fede in Dio Onnipotente.
3. Alla base di fede si trova sempre la Conoscenza mentre la miscredenza è basata soprattutto sull’ignoranza e sui desideri più bassi dell’essere umano.
4. L’uomo per la sua pura e divina natura è dotato di voglia e l’esigenza di conoscere il suo Signore Onnisciente e coloro che ignorano o combattono questa Verità in realtà stanno combattendo la Luce che hanno dentro di se.