Lug 17, 2021 09:59 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, da questa settimana, continuiamo con la lettura del quarantasettesimo brano del Corano, la sura Mohammad, che è il benedetto nome dell’ultimo Messaggero di Allah. Questa sura è stata dedicata per la maggior parte a offrire una visione comparativa tra i due gruppi dei credenti e i miscredenti dal punto di vista storico, comportamentale, spirituale, individuale e sociale. Risulta evidente da questi versetti che il dovere principale di ogni credente degno di questo nobile attributo è quello di indurre se stesso e gli altri uomini a conoscere Iddio Altissimo e i suoi messaggeri, senza però costringere nessuno ad adottare tale scelta, anche se questo venisse fatto con le migliori delle intenzioni.

E’ altrettanto ovvio che i miscredenti essendo sulla linea di ribellione e oscurità facessero di tutto per spegnere questa straordinaria fonte di luce tanto da rincorrere anche ai mezzi di guerra e di oppressione. Ed ecco come si dà l’inizio a una vera e propria guerra tra il bene e il male, tra il giusto e l’ingiusto, concetto ben spiegato in questa nobile Sura che comprende 38 versetti.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 15 al versetto 17 di questa Sura coranica.

 

Ascoltiamo ora il versetto 15 della Sura Mohammad sia lodato dal Signore:

 

مَثَلُ الْجَنَّةِ الَّتِي وُعِدَ الْمُتَّقُونَ ۖ فِيهَا أَنْهَارٌ مِنْ مَاءٍ غَيْرِ آسِنٍ وَأَنْهَارٌ مِنْ لَبَنٍ لَمْ يَتَغَيَّرْ طَعْمُهُ وَأَنْهَارٌ مِنْ خَمْرٍ لَذَّةٍ لِلشَّارِبِينَ وَأَنْهَارٌ مِنْ عَسَلٍ مُصَفًّى ۖ وَلَهُمْ فِيهَا مِنْ كُلِّ الثَّمَرَاتِ وَمَغْفِرَةٌ مِنْ رَبِّهِمْ ۖ كَمَنْ هُوَ خَالِدٌ فِي النَّارِ وَسُقُوا مَاءً حَمِيمًا فَقَطَّعَ أَمْعَاءَهُمْ

“ [Ecco] la descrizione del Giardino che è stato promesso ai timorati [di Allah]: ci saranno ruscelli di un’acqua che mai sarà malsana e ruscelli di latte dal gusto inalterabile e ruscelli di un vino delizioso a bersi, e ruscelli di miele purificato. E ci saranno, per loro, ogni sorta di frutta e il perdono del loro Signore. Essi sono forse simili a coloro che rimangono in perpetuo nel Fuoco e che verranno abbeverati di un’acqua bollente che devasterà le loro viscere”? (47:15)

 

Come abbiamo notato nei versetti precedenti Iddio Altissimo nelle varie circostanze offre una visione comparativa dei credenti e miscredenti, di come ciascuno di loro conducono la loro vita in questo mondo e di come si comportano di fronte agli eventi in cui gli uomini si vedono costretti a scegliere tra il bene e il male, tra la Luce e le tenebre. In questo versetto vediamo una descrizione dettagliata delle condizioni di vita dei due gruppi nell’al di là, dove i veri fedeli si trovano nella pià perfetta beatitudine nei paradiso eterno mentre i miscredenti ribelli al Signore sono costretti a vivere le pene più dure il castigo.

Anzitutto nelle descrizione coranica del mondo dopo la morte vediamo le stesse esigenze materiali ma sotto un’altra forma. Ad esempio il Sacro Corano in diverse occasioni descrivendo i paradisi e l’inferno porta l’esempio dei bere e mangiare. Cooro che sono beati vengono dissetati con l’acqua purissima, con delle bevande deliziose che gli disseta non solo il corpo ma anche l’anima, mentre i castigati si trovano costretti a dissetarsi bevendo sostanze amare e bollenti.

Da questo versetti comprendiamo che:

1. Se i piaceri illeciti di questo mondo attirano l’uomo verso commettere i peccati dall’altra parte l’uomo sa che trattenendosi dagli errori e ingiustizie nell’altro mondo lo aspetta il paradiso eterno con i piaceri che non conoscono alcuna fine.

2. I timorati di Dio, hanno l’evidenza che le promesse di Allah l’Onnipotente sono le più vere e mantenute di tutte le altre e che per ogni astensione dal peccato ci sarà una ricompensa eterna molto di beatitudine e benessere.

3. La misericordia e il perdono di Dio Altissimo è la fonte principale di ogni tipo di benessere nel paradiso.

4. Gli abitanti del paradiso vivono per eterno nelle condizioni perfette dove non vi è la traccia di alcuna mancanza o sofferenza.

 

E ora ascoltiamo il versetto 16 della Sura Mohammad, Pace su di lui:

وَمِنْهُمْ مَنْ يَسْتَمِعُ إِلَيْكَ حَتَّىٰ إِذَا خَرَجُوا مِنْ عِنْدِكَ قَالُوا لِلَّذِينَ أُوتُوا الْعِلْمَ مَاذَا قَالَ آنِفًا ۚ أُولَٰئِكَ الَّذِينَ طَبَعَ اللَّهُ عَلَىٰ قُلُوبِهِمْ وَاتَّبَعُوا أَهْوَاءَهُمْ

“Fra loro ci sono quelli che fanno finta di ascoltarti, ma, quando sono usciti dalla tua casa, dicono a coloro cui è stata data la scienza: «Che cosa ha detto poc’anzi?». Essi sono coloro cui Allah ha suggellato i cuori e che si abbandonano alle loro passioni”. (47:16)

 

Questo versetto coranico parla in modo chiaro e evidente delle persone che hanno una fede debole e nel loro cuore non riescono a credere le parole Divine. Loro sentivano direttamente le parole di Dio dal suo Messaggero ma pur sapendo che lui era sincero e ciò che diceva era la più assoluta verità ma per giustificare la loro incredulità e in molti casi la loro ostilità dicevano: “ noi non riusciamo a comprendere ciò che dice Mohammad. Le sue parole non sono chiare e non ci convincono”. Il Sacro Corano rispondendo alle loro ingiuste considerazioni gli rimprovera di essere impotenti a andare oltre la loro esigenze materiali e la propria ignoranza, i quali gli oscurano l’occhio e soprattutto il cuore.

Da questo versetto possiamo capire che:

1. Seguire ciecamente i desideri illeciti dell’Io, ci toglie la capacità di riconoscere il giusto dall’ingiusto.

2. I fedeli dovrebbero essere vigili di fronte agli ingannatori che pur conoscendo la verità non solo la negano ma invitano anche gli altri a dubitare della veridicità delle parole di Dio e del suo Profeta.

3. Leggere e ascoltare il Corano da solo non può essere sufficiente per essere considerati veri fedeli, serve comprendere il significato profondo di queste straordinarie parole Divine e metterle in atto.

A questo punto e in conclusione del programma ascoltiamo il versetto 17 della nobile Sura Mohammad, Pace e Benedizione su di lui e sulla sua immacolata:

وَالَّذِينَ اهْتَدَوْا زَادَهُمْ هُدًى وَآتَاهُمْ تَقْوَاهُمْ

“Quanto invece a coloro che si sono aperti alla guida, Egli accresce la loro guida e ispira loro il timore [di Allah]”. (47:17)

 

Questo versetto fa riferimento ai dubbi e alle incertezze che a volte disturbano la fede solida dei timorati di Dio assicurando loro che se una persona avesse l’attitudine giusta e la perseveranza nel comprendere la Verità, sarà costantemente assistito dalla provvidenza Divina che gli illuminerà il cuore e gli occhi.

Va sottolineato inoltre che insieme ai fattori importantissimi come le buone azioni e l’astenersi dai peccati vi è un altro elemento fondamentale che è la purezza interiore e la ricerca intellettuale della vera Conoscenza.

E’ evidente che che coloro che percorrono la Via del Signore più si avvicinano alla fonte della Luce Assoluta più avranno il cuore e la mente illuminata. Un vero viandante devoto al signore non conosce l’avidità di accumulare i soldi, di godere dei piaceri materiali a tutti i costi, in quanto Iddio Altissimo gli aperto gli occhi su una bellezza infinita che deriva dalla conoscenza e dalla purezza spirituale. Coloro che hanno accettato la predicazione del Corano e vi si sono conformati, seguono un percorso di realizzazione spirituale e di purificazione benedetto dalla grazia di Divina, gloria a Lui l’Altissimo e dal timor di Lui.

 

 

 

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