Il Sentiero della Luce 934
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.
Amici, anche questa settimana continuiamo con la lettura del quarantasettesimo brano del Corano, la sura Mohammad, che è il benedetto nome dell’ultimo Messaggero di Allah. Questa sura è stata dedicata per la maggior parte a offrire una visione comparativa tra i due gruppi dei credenti e i miscredenti dal punto di vista storico, comportamentale, spirituale, individuale e sociale. Risulta evidente da questi versetti che il dovere principale di ogni credente degno di questo nobile attributo è quello di indurre se stesso e gli altri uomini a conoscere Iddio Altissimo e i suoi messaggeri, senza però costringere nessuno ad adottare tale scelta, anche se questo venisse fatto con le migliori delle intenzioni.
E’ altrettanto ovvio che i miscredenti essendo sulla linea di ribellione e oscurità facessero di tutto per spegnere questa straordinaria fonte di luce tanto da rincorrere anche ai mezzi di guerra e di oppressione. Ed ecco come si dà l’inizio a una vera e propria guerra tra il bene e il male, tra il giusto e l’ingiusto, concetto ben spiegato in questa nobile Sura che comprende 38 versetti.
Oggi conosceremo meglio dal versetto 29 al versetto 32 di questa Sura coranica.
Ascoltiamo ora i versetti 29 e 30 della Sura Mohammad sia lodato dal Signore:
أَمْ حَسِبَ الَّذِينَ فِي قُلُوبِهِم مَّرَضٌ أَن لَّن يُخْرِجَ اللَّهُ أَضْغَانَهُمْ
“Oppure coloro che hanno una malattia nel cuore credono che Allah non saprà far trasparire il loro odio”? (47:29)
وَلَوْ نَشَاء لَأَرَيْنَاكَهُمْ فَلَعَرَفْتَهُم بِسِيمَاهُمْ وَلَتَعْرِفَنَّهُمْ فِي لَحْنِ الْقَوْلِ وَاللَّهُ يَعْلَمُ أَعْمَالَكُمْ
“ Se volessimo, te li mostreremmo - ma già tu li riconosci dai loro tratti - e li riconosceresti dal tono nel parlare. Allah conosce le vostre opere”. (47:30)
Amici, come vi ricordate nella puntata precedente descrivendo le caratteristiche degli ipocriti, i Munafeghun, abbiamo detto che loro anziché tenere conto della volontà di Dio Altissimo danno sempre la precedenza a ciò che loro ritengono più importante per i propri interessi, fosse anche contrario alle Parole di Dio. Questi due versetti accenna alla ostilità storica e vecchia degli ipocriti con l’ultimo Messaggero di Dio e con i suoi insegnamenti, ma che nonostante ciò fanno di tutto per farsi conoscere dei musulmani dai veri fedeli e allo stesso tempo collaborano di nascosto con i nemici giurati dell’Islam rafforzando così il fronte dei miscredenti. Un altro argomento importante che è stato riportato in questi versetti è che nonostante Iddio Onnipotente potesse smascherare in mille modi gli ipocriti e i falsi, persino dalla loro faccia ma la Volontà Divina è basata sul rispetto dell’andamento naturale degli eventi e raramente accadono dei miracoli affinché i veri fedeli possano distinguersi dagli associatori e dai falsi musulmani.
Da questi versetti comprendiamo che:
1. Dobbiamo vigilare attentamente sul nostro cuore e sulla nostra anima tenendoli lontani da ogni forma di presunzione e intenzioni impure.
2. Il rancore e l’invidia sono due dei segni importanti nei comportamenti delle persone false e ipocrite. Un vero fedele non porta rancore nel suo cuore e vuole il meglio per i suoi fratelli e sorelle in fede.
3. le intenzioni e gli stati interiori dell’uomo hanno un riflesso inevitabile nel suo volto e per quanto si cercasse di nascondere i propri pensieri cattivi e impuri tale ipocrisia lascia le sue tracce negative anche sul volto delle persone.
A questo punto ascoltiamo il versetto 31 della Sura Mohammad:
وَلَنَبْلُوَنَّكُمْ حَتَّى نَعْلَمَ الْمُجَاهِدِينَ مِنكُمْ وَالصَّابِرِينَ وَنَبْلُوَ أَخْبَارَكُمْ
“Certamente vi metteremo alla prova per riconoscere quelli di voi che combattono e resistono e per verificare quello che si dice sul vostro conto”. (47:31)
Questo versetto spiega una delle tradizioni Divine più importanti ovvero la questione delle prove con le quali tutti gli uomini e anche i fedeli e persino gli ipocriti venogo messi alla dura prova. Nella vita di ciascun uomo vi sono dei passaggi importantissimi a causa dei quali il suo destino può cambia drasticamente. Quando le persone si trovano a dover dover scegliere tra la fede e il benessere e ricchezza, è in quel punto che la l’uomo viene deve provare a se stesso e soprattutto al Signore quanto è sincero e deciso nella sua scelta. Ed è in tali circostanze spessissimo difficili e dure che un vero fedel si contraddistingue dai fasi musulmani e dagli ipocriti.
Da questo versetto imparimano che:
1. Iddio Altissimo mette a dura prova coloro che dichiarano di avere fede in Lui in modo che loro per primi possano verificare il proprio grado di sincerità e devozione.
2. Avere la pazienza e resistere dinnanzi alle difficoltà è uno dei segni principali per riconoscere il vero fedele da una persona che ha una fede debole o finge di essere musulmano.
3. Il metro della fede è conservare la propria devozione al Signore in tutte le circostanze e soprattutto nelle avversità, anche perché nelle condizioni agiate molti si dichiarano musulmano.
E al termine del programma di questa settimana ascoltiamo il versetto 32 della Sura Mohammad, sia lodato dal Signore:
إِنَّ الَّذِينَ كَفَرُوا وَصَدُّوا عَن سَبِيلِ اللَّهِ وَشَاقُّوا الرَّسُولَ مِن بَعْدِ مَا تَبَيَّنَ لَهُمُ الْهُدَى لَن يَضُرُّوا اللَّهَ شَيْئًا وَسَيُحْبِطُ أَعْمَالَهُمْ
“In verità coloro che non credono e distolgono dalla via di Allah e si sono separati dall’Inviato dopo che è stata loro resa evidente la guida, non sapranno nuocere ad Allah in alcunché ed Egli vanificherà il loro agire”. (47:32)
Proseguendo il concetto coranico dei veri fedeli e degli ipocriti arriviamo a un punto dove il Sacro Corano mette il punto finale sul destino ultimo dei miscredenti e degli ipocriti, i quali entrambi a causa della loro ostilità dichiarata o nascosta nei confronti del Signore Altissimo, delle Sue Parole e del suo ultimo Messaggero, vengono considerati i nemici di Allah nel Giorno del Giudizio si troveranno di fronte a un castigo durissimo per la loro cieca inimicizia con la più completa e ultima Rivelazione Divina, l’Islam.
Da questo versetto possiamo comprendere che:
1. Osteggiare la Via di Dio e combattere con la Volontà Divina è una battaglia persa prima ancora di iniziare e coloro che sono ostili a Dio Onnipotente non possono che avere una pessima e terribile fine.
2. Le vie di Conoscenza sono aperte a tutti gli uomini ma bisogna avere il cuore aperto verso la Verità per poter riconoscere il giusto dall’ingiusto, la Verità dalla falsità e mistificazione.
3. Tutti gli sforzi e i progetti degli ipocriti sono destinati a fallire in quanto Iddio Altissimo è il Più grande sostenitore della Verità.