Gen 18, 2022 07:38 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, da questa settimana cominciamo la lettura del cinquantesimo brano del Corano, la Sura Qaf di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 45 versetti e inizia come, altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 1 al 8 di questa Sura coranica.

Ascoltiamo ora i versetti 1 e 2 della Sura Qaf:

بسم الله الرحمن الرحيم

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

ق وَالْقُرْآنِ الْمَجِيدِ

“Qâf Per il glorioso Corano”! (50:1)

بَلْ عَجِبُوا أَن جَاءَهُمْ مُنذِرٌ مِّنْهُمْ فَقَالَ الْكَافِرُونَ هَذَا شَيْءٌ عَجِيبٌ

“E invece si stupiscono che sia giunto loro un ammonitore della loro gente”. (50:2)

 

Questa nobile Sura inizia riportando e criticando le infondati ragionamenti dei miscredenti che negavano la veridicità e l’esistenza del Giorno del Giudizio, i quali si dichiaravano increduli sul fatto che il Profeta Mohammad, Pace su di lui, che gli parlava della resurrezione e della vita dopo la morte, sia stato una essere umano come loro. Questa critica e incredulità dei miscredenti era del tutto infondato in quanto nella tradizione Divina la scelta dei profeta era avvenuta da sempre il questo modo. Iddio Altissimo anche nei casi dei profeti precedenti dell’Ultimo Suo Messaggerotra, aveva assegnato la Profezia agli essere umani normali, tranne che a loro veniva svelata la Rivelazione.

Da questi versetti impariamo che:

1. Il Sacro Corano racchiude le Parole di Dio Altissimo e tutti coloro che cercano la Verità più elevata sanno che devono leggere, comprendere e meditare sui suoi versetti.

2. I Profeti sono stati scelti tra la gente normale per renderli più accessibili a tutti gli essere umani.

3. I miscredenti non avendo motivazioni valide per negare la veridicità delle parole di Dio, si dimostravano increduli e perplessi mentre in realtà erano consapevoli che tali scuse non reggevano in alcun modo.

 

 

A questo punto ascoltiamo i versetti 3, 4 e 5 della Sura Qaf:

أَئِذَا مِتْنَا وَكُنَّا تُرَابًا ذَلِكَ رَجْعٌ بَعِيدٌ

“Ma come, quando saremo morti e ridotti in polvere,Sarebbe tornare da lontano!”. ” (50:3)

 

قَدْ عَلِمْنَا مَا تَنقُصُ الأَرْضُ مِنْهُمْ وَعِندَنَا كِتَابٌ حَفِيظٌ

Ben sappiamo quel che la terra divorerà, presso di Noi c’è un Libro che conserva [ogni cosa]”. (50:4)

 

بَلْ كَذَّبُوا بِالْحَقِّ لَمَّا جَاءَهُمْ فَهُمْ فِي أَمْرٍ مَّرِيجٍ

“E invece tacciano di menzogna la verità che è giunta loro, ed ecco che sono in grande confusione”. (50:5)

 

Come è stato detto anche nei versetti precedenti di questa Sura, coloro che negano la vita eterna successiva alla morte, in realtà non avendo alcun argomento valido sollevano dei dubbi e delle domande assurde sull’impossibilità della ricomposizione del corpo umano dopo che è stato diventato polvere dicendo quando saremo morti come faremo a ritornare vivi. E’ evidente che l’interrogativo che rimane sospeso è quello già esplicitato in altri brani: «saremo riportati alla vita?». La conclusione ha una sfumatura dell’amara ironia tipica di chi non crede in altro che nella materia e nelle sue forme nello spazio e nel tempo.

In risposta alle negazioni e alle insistenze dei miscredenti sull’impossibilità di tornare a vivere subito dopo la morte, il Sacro Corano ricorda a tutti gli uomini coLui che ha creato l’uomo e il mondo senza che prima abbiano mai esistiti, sarà altrettanto Potente a far rinascere gli uomini nell’altro mondo.

Da questi versetti comprendiamo che:

1. La dialettica coranica è talmente ricca e elevato che molto spesso per rispondere ai dubbi e alle perplessità delle persone riporta le critiche e i ragionamenti di coloro che negano la Parola di Dio Onnisciente, per poi dimostrare che sono del tutto infondate.

2. La creazione dell’Universo è basata sull’ordine e sulla giustizia e nulla può essere definita casuale.

3. Leggere le Prole di Dio e meditare sui loro significati più profondi dona all’uomo la sernità e la pace al cuore.

 

E infine ascoltiamo i versetti 6,7 e 8 della nobile Sura Qaf:

أَفَلَمْ يَنظُرُوا إِلَى السَّمَاء فَوْقَهُمْ كَيْفَ بَنَيْنَاهَا وَزَيَّنَّاهَا وَمَا لَهَا مِن فُرُوجٍ

“Non osservano il cielo sopra di loro, come lo abbiamo edificato e abbellito e senza fenditura alcuna? (50:6)

 

وَالأَرْضَ مَدَدْنَاهَا وَأَلْقَيْنَا فِيهَا رَوَاسِيَ وَأَنبَتْنَا فِيهَا مِن كُلِّ زَوْجٍ بَهِيجٍ

“E la terra l’abbiamo distesa, vi infiggemmo le montagne e vi facemmo crescere ogni specie di meravigliosa vegetazione”. (50:7)

 

تَبْصِرَةً وَذِكْرَى لِكُلِّ عَبْدٍ مُّنِيبٍ

“ invito [questo] alla riflessione e monito per ogni servo penitente”. (50:8)

 

Leggendo questi tre versetti possiamo vedere in modo inequivocabile che negare la resurrezione è il sintomo e la conseguenza diretta dell’ignoranza. Se l’uomo riflettesse sulla perfezione della creazione del mondo, del cielo e della terra capirebbe che coLui che ha creato l’universo perfetto non gli sarà assolutamente difficile far tornare a vivere i morti. Tale lucidità richiederebbe all’uomo di dotarsi della riflessione e meditazione. Un uomo che non passa indifferente di fronte alle meraviglie del mondo non potrà ignorare la Mano Potente e Perfetta che l’ha creato.

Da questi versetti impariamo che:

1. Tutto l’universo ci parla dell’Onniscienza di coLui che ha creato e gestisce i mondi,

2. La legge Divina e l’assoluto ordine che vige sulla Creazione Divina è un’altra ragione per coloro che sono dotati dell’intelletto.

3. La vita eterna e la Resurrezione sono dei principi fondamentali di tutte le religioni abramitiche e fanno parte dei pilastri della fede nel Signore dei mondi.

 

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