Ayatollah Khamenei, Sicurezza e stabilità nella Regione (6)
Da oltre 12 anni , la guida suprema della rivoluzione islamica dell’Iran, l’Ayatollah Seyyed Ali’ Khamenei, con l’inizio dell’anno nuovo, sceglie un titolo per nominarlo con l’obiettivo di unire tutti gli sforzi nazionali per realizzare un preciso obiettivo che a sua volta diventa la priorita’ e la principale meta di tutto l’anno in corso. Nel corso delle varie puntate di questo programma cercheremo di approfondire questo importantissimo tema.
Il nostro Paese, Iran è considerato uno dei paesi più grande del mondo con le quattro stagioni all’interno dei suoi confini. Questa caratteristica oltre a contradistingerlo dagli altri paesi grandi e popolati del mondo, se venisse sfruttato al massimo e con la giusta e adeguata attenzione, offre un’ottima opportunita agli agricultori per la coltivazione e la produzione massiccia di numerosissimi prodotti alimentari e di prima materia.
Va ricordato che attualmente le pruduzioni agrarie dell’Iran oltre a offrire l’occupazione ai 23 per cento dei lavoratori in tutto il Paese, costituiscono una delle parti più importanti nel settore dell’economia e del walfare.
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Dottore Ali Kiani Rad, il direttore dell’istituto iraniano della ricerca di progettazione per la politica economica e dello sviluppo di agricultura, a questo riguardo dice: “ Il ministero dell’agricutura iraniano ha adottato due strategie basilari atti a ridurre l’importazione dei prodotti alimentari e di prima necessità da una parte, e l’aumento della pruduzione nazionale e l’esportazione dei prodotti iraniani ai paesi confinanti e in un secondo luogo a tutti I potenziali acquirenti nel mondo”. Considerando che una grande fetta dei prodotti importati dall’estero nel nostro paese è costituita dai semi grassi come mais e arachidi, il vacino e I farmaci per gli animani di allevamento e anche lo zucchero, e tenendo conto che questi prodotti fanno tutti parte della categoria dei prodotti di prima necessità, il ministero dell’agricultura iraniani è fortemente motivato per incentivare la realizzazione tutti progetti che potrebbero rientrare nella politica dell’economia di resistenza, proposta e voluta più volte dalla guida supre iraniano, Ayatollah Khamenei.
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Il famoso progetto chiamato dal sommo leader con il titolo di “salto nella produzione “, come abbiamo è stato preso in seria considerazione sia da parte delle autorità iraniane del monistero dell’agricutura iraniano sia da parte dei produttori e lavoratori nello stesso settore. Tale progetto è stato già applicato in diversi settori come la produzione di cotone, nel settore del concime chimico e animale, il vaccino per gli animali in allevamento e soprattutto la produzione nazionale dei macchinari pesanti di rimozione di terra e gli strumenti necessari per la meccanizzazione dell’agricutura, indispensabili per il controllo dei fattori dannosi alla coltivazione agraria e di allevamento come gli insetticidi e I concimi. E’ degno di noto che la Repubblica Islamica dell’Iran in seguito all’applicazione delle nuove politiche nel settore della produzione nazionale è riuscita ad ottenere una ottima posizione mondiale tra I principali paesi produttori di materiale chimica e industriale per lo sviluppo dell’industria di agricultura.
Inoltre il portavoce dell’ufficio delle comunicazioni ufficiali del presidente della Repubblica, Hassan Rouhani all’inizio di quest’anno ha dichiarato che il reparto delle ricerche scientifiche e tecnologiche dell’ufficio presidenziale ha adottato un nuovo protocollo per incentivare I produttori e I giovani studiosi e scienziati iraniani a realizzare I loro progetti e le loro innovazioni nel settore della meccanizzazione agraria e della difesa della produzione interna.
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