Mar 12, 2022 06:00 CET

Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui. Perle di saggezza che dopo i versetti del Sacro Corano e gli Ahadith del Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, non hanno eguali tra i testi sacri. Ascoltiamo insieme alcune Hikmat, ovvero le frasi breve del Nahjul Balagha.

Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui. Perle di saggezza che dopo i versetti del Sacro Corano e gli Ahadith del Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, non hanno eguali tra i testi sacri. Ascoltiamo insieme alcune Hikmat, ovvero le frasi breve del Nahjul Balagha.

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Amir al-mu'minin, la pace sia su di lui, ha detto: Quando acquisisci il potere sul tuo avversario, perdonalo come ringraziamento per essere stato in grado di sopraffarlo. Per comprendere il significato più profondo di questa frase del nobile Imam Alì è indispensabile capire che non tutti I doni e benedizioni del Signore sono visibili ad occhio. Vi sono diversi benefici che ci viene donato dal Cielo che non si possono essere sentiti dai cinque sensi ma svolgono un ruolo chiave nella nostra beatitudine, come ad esempio l’amore materno verso I figli o la pace spirituale e del cuore che sono I due regali più preziosi che Iddio Altissimo dona ai suoi servi sinceri e devoti. Detto ciò torniamo alla celebre frase del Principe dei Credenti, Pace su di lui che invita I fedeli a perdonare quando si è nella posizione di fotrza, posizione in cui molto spesso il sentimento di vendetta e di odio prevalgono sul senso di clemenza e del perdono.

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Abbiamo detto che molto spesso Allah Gloria a Lui l’Altissimo, ci aiuta con le Sue Benedizioni spirituali che sono assai più preziosi di quelle materiali. Avere un cuore generoso e aperto al perdono è la fonte di beatitudine e di pace sia per chi lo possiede sia per coloro che ne traggono dei benefici. Perdonare chi ci danneggia è sempre un atto di forza d’animo che ci è stato chiesto dal Signore, ma perdonare quando si è all’apice del potere è uno sforzo ancora più arduo, in quanto bisognerebbe vincere anche lo stimolo naturale di vendetta e a volte persino anche di volere la giustizia. Ed ecco perchè l’Imam Alì, sia lodato dal Signore ci consiglia di adottare il comportamento più vicino a quello del Profeta Mohammad e di tutti gli altri profeti, siano lodati dal Sinore, I quali nei confronti di tutti, persino dei loro nemici erano il Massimo della clemenza e misericordia. Perdonare è una tradizione profetica tramandataci da loro per offrire Maggiore serenità e pace alla società. La storia dell’Islam riporta numerosi episodi in cui il nobile Profeta Mohammad, Pace su di lui, al suo ritorno glorioso alla Mecca, dove aveva subito ogni offesa e ingiuria, non solo non si è vendicato dai miscredenti bensì ha raccomandato ai fedeli di trattare con rispetto e clemenza tutti coloro che pochi anni prima, gli avevano afflitto ogni tipo di sofferenza e danno. Perdonare il nemico nel momento della vittoria è il miglior modo di ringraziare del Signore per averci assistito nella battaglia dandoci la possibilità di vincere il nemico.