Mar 15, 2022 10:07 CET

Da oltre 12 anni , la guida suprema della rivoluzione islamica dell’Iran, l’Ayatollah Seyyed Ali’ Khamenei, con l’inizio dell’anno nuovo, sceglie un titolo per nominarlo con l’obiettivo di unire tutti gli sforzi nazionali per realizzare un preciso obiettivo che a sua volta diventa la priorita’ e la principale meta di tutto l’anno in corso. Nel corso delle varie puntate di questo programma cercheremo di approfondire questo importantissimo tema. vi invitiamo a seguirci!

Amici ascoltatori, vi proponiamo un’altra puntata di questo programma che come il tema centrale cercherà di esaminare i diversi elementi indicati dalla Guida suprema della Rivoluzione islamica, l’Ayatollah Khamenei sull’importantissimo tema della sicurezza e stabilità nella Regione dell’Asia occidentale.

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È stato l’attacco alle torri gemelli a New York nell’11 settembre 2001, l’inizio di una nuova epoca di prepotenza e di inganno americano contro tutto il mondo indirettamente ma contro l’Asia Occidentale in modo diretto ed esplicito. Da lì è cominciata una serie di operazioni chiamate e propagandate dagli stessi americani come la guerra al terrore, al terrorismo, la quale è una guerra priva di verità e logica, nonchè priva di strategia. Non si può fare una guerra a un metodo bellico come il terrorismo, tra l’altro creato e  utilizzato soprattutto dagli stessi americani, a seconda delle necessità. In realtà la guerra al terrorismo aveva un significato sottointeso: era in gran parte pensata e comunque percepita come guerra all’Islam. Tanto è vero che Bush in uno dei suoi primi discorsi parlò addirittura di “crociata”, per poi mordersi la lingua. Più specificamente, in questi vent’anni gli americani si sono trovati impegnati in campagne prive di senso strategico, prima in Afghanistan poi in Iraq poi, in altri interventi,  per esempio in Libia, caso particolarmente complicato da capire in cui hanno perso moltissimi uomini, e hanno ammazzato moltissimi donne e bambini inermi.

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Abbiamo detto che nelle guerre americane post l’11 settembre gli americani hanno portato tantissima distruzione e morte per la nostra regione. Va  ricordato che prendendo solo il caso afghano, ufficialmente gli americani hanno avuto più di 7mila Soldati americani morti. E qui parliamo dei soldati regolari, perché poi c’erano anche i cosiddetti contractors, le cui cifre non le avremo mai precisamente. Ma il dato sconvolgente è che ci sono stati più di 30.000 miliotari morti per suicidio al rientro: oltre quattro volte di più di coloro che sono morti sul campo. Si tratta di soldati che non riuscivano a trovare un senso per quello che stavano facendo. Gli orrori causati dalla presenza militare degli Stati Uniti in Afghanistan sono stati talmente gravi e brutali che le stesse autorità americane più volte sono state costrette a giustificare non solo la loro evidente sconfitta militare, politica e strategica in Medio Oriente ma anche la brutaliù delle loro cosiddette operazione anti terrore in Afganistan e in Iraq. La Guida Suprema della Rivoluzione islamica, l’Ayatollah Seyyed Alì Khamenei parlando per un  Gruppo di di studenti iraniani ha analizzato la sconfitta americana nell’Asia occidentale e ha detto: “Le stesse mani che hanno costruito e manipolato il terrorismo Daesh in Iraq e in Siria, oggi dopo essere state sconfitte in queste aree stanno cercando di trasferire le loro mostruose creature dell’Isis in Afghanistan. Gli americani sono I primi responsabili di tutti I crimini che oggi accadono in questo Paese”.