Mar 29, 2022 06:50 CET

Da oltre 12 anni , la guida suprema della rivoluzione islamica dell’Iran, l’Ayatollah Seyyed Ali’ Khamenei, con l’inizio dell’anno nuovo, sceglie un titolo per nominarlo con l’obiettivo di unire tutti gli sforzi nazionali per realizzare un preciso obiettivo che a sua volta diventa la priorita’ e la principale meta di tutto l’anno in corso. Nel corso delle varie puntate di questo programma cercheremo di approfondire questo importantissimo tema. vi invitiamo a seguirci!

Amici, questa settimana vogliamo esaminare l’aspetto egemonico dell’amerialismo statiunitense che è alla radice di molte guerre e conflitti nel mondo e soprattutto nella nostra regione. Il termine l’egemonia, come sappiamo comprende due aspetti fondamentali di un oppressore che vuole imporre la propria volontà sulle altre nazioni e stati.

La prima definizione dell’egemonia è quella della prepotenza ed arroganza dei poteri forti che attraverso il loro potere militare ed economico cercano di sottomettere altri stati e popoli.L’altra percezione del termine egemonia consiste nell’annientamento culturale e dell’identità nazionale ed idelogica delle nazioni per farle credere di essere incapaci a gestire il loro paese. Entrambi I due aspetti sono stati per lunghissimi anni adottati e applicati dall’amperialismo americano per sfruttare tutte le risorse umane e naturali di altri popoli.

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L’egemonia americana, nonostante tutta le sue vittori raggiunte dopo la seconda guerramondiale nel 1945, attualmente sta vivendo uno dei suoi momenti peggiori in assoluto. L’andamento decrescente della presenza degli Stati Uniti in tutto il mondo e in particolr modo nell’Asia occidentale, è il sintomo di una seria difficoltà nella politica interna ed internazionale di Washington negli ultimi decenni. Tale realtà, anche se amara e difficile da digerire per gli americani sta portando il mondo interno verso un inevitabile multipolarismo. La nascita e la crescent forza dei paesi emergent come la Cina nel settore dell’industria ed economica e la Repubblica Islamica dell’Iran nell’ambito della politica internazionale e della tecnologia della difesa sono I più evidenti segni di questo crollo americano. Non dimentichiamoci della recente sconfitta dell’presidente Donald Trump che per la prima volta nella storia americana ha dovuto abbandonare la Casa Bianca a un nuovo inquilino. Questa sconfittasenza precedenti è stata decifrata dalle più noti analisti della geopolitica come un evidente e serio sintomo di malessere nei partiti e in generale nel sistema della politica interna americana. E perconcludere ricordiamoci del ritiro anticipato delle forze militari americane dai due paesi mediorientali dell’Iraq e dell’Afghanistan, I quali erano stati occuapti dai precedent amministrazioni Usa con la scusa della lotta al terrorismo.  

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