May 08, 2022 10:45 CET

Da oltre 12 anni , la guida suprema della rivoluzione islamica dell’Iran, l’Ayatollah Seyyed Ali’ Khamenei, con l’inizio dell’anno nuovo, sceglie un titolo per nominarlo con l’obiettivo di unire tutti gli sforzi nazionali per realizzare un preciso obiettivo che a sua volta diventa la priorita’ e la principale meta di tutto l’anno in corso. Nel corso delle varie puntate di questo programma cercheremo di approfondire questo importantissimo tema. vi invitiamo a seguirci!

Amici , vi proponiamo un’altra puntata di questo programma che come il tema centrale cercherà di esaminare i diversi elementi indicati dalla Guida suprema della Rivoluzione islamica, l’Ayatollah Khamenei sull’importantissimo tema della sicurezza e stabilità nella Regione dell’Asia occidentale. Amici, come sapete nel corso di questo nostro programma stiamo esaminando un po' alla vota la prospettiva ideologica e geopolitica della guida suprema della rivoluzione islamica, l’Ayatollah seyyed Alì Khamenie, sul importantissimo tema della sicurezza stabile nella regione con uno sguardo attento ai fatti del passato e agli avvenimenti del presente. Uno dei punti più importanti e sottolineati dal sommo leader è che per raggiungere una reale stabilità e sicurezza è indispensabile che il nostro paese e tutti gli altri paesi dell’Asia occidentale dovranno acquisire l’indipendenza politica, militare ed economica, altrimenti lo scenario politico e militare delle popolazioni regionali sarà scritto dai loro nemici storici a cui gli Stati Uniti e l’Inghilterra fanno capo. La guida suprema, l’Ayatollah Khamenie parlando con un gruppo degli studenti dell’Accademia militare Imam Hossein, ha ribadito: “la presenza e i continui interventi dei paesi stranieri è la vera causa della discordia e dei conflitti nella nostra regione. Se qualcuno pensa di raggiungere la sicurezza chiedendo l’aiuto dagli stranieri è un illuso, e tutti coloro che agiscono in questa maniera presto si troveranno in seria difficoltà in quanto l’intervento diretto o indiretto delle forze stranieri nella questione della sicurezza, nella pace o nella guerra di un paese, porterà inevitabilmente a una vera e propria tragedia”.

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Abbiamo detto che la esperienza degli anni passati conferma che quando le forze egemoniche hanno cominciato a decidere per la sorte dei paesi della nostra regione, la prima tattica che da sempre hanno usato è stata quella di creare guerre e conflitti interni tra i le popolazioni e governi del Golfo persico, e per attuare tale strategia diabolica hanno fomentato le divergenze etniche, religiose e culturali, mentre tali diversità per millenni sono stati l’elemento di ricchezza e coesistenza pacifica tra le varie comunità regionali. Tornando al nostro paese, vediamo come negli ultimi 42 anni le varie amministrazioni americane hanno usato qualunque tipo di pretesto per destabilizzare la giovane Repubblica Islamica, provocando i gruppi separatisti nelle regioni di confine a con altri Paesi e le cosiddette rivoluzioni colorate, per non parlare delle sanzioni economiche imposte a tutto campo. Non dimentichiamo poi della guerra imposta che un anno dopo la vittoria della rivoluzione islamica voleva essere il colpo finale al popolo iraniano. Nel corso di tutti questi anni gli Stati Uniti pur di concludere i loro contratti miliardari di armi, aerei da guerra e sistemi missilistici, hanno cercato di convincere diversi paesi del Golfo Persico a assumere posizioni ostili contro la Repubblica Islamica che è chiaramente anti-americana. A questo proposito la guida suprema, l’Ayatollah Khamenei ha ribadito: “Quando la Rivoluzione Islamica raggiunse la vittoria nell’anno 1979 con la guida dell’Imam Khomeini e con la massiccia presenza della popolazione – che entrò in campo, distrusse la monarchia corrotta e stabilì la Repubblica Islamica – fu fondamentalmente contro gli Stati Uniti. Gli slogan della popolazione e dei gruppi che riempirono le strade e sfidarono il pericolo erano slogan anti-americani. E durante questo lasso di tempo – dal 1979 ad oggi, ovvero quarantuno anni – gli Stati Uniti hanno compiuto tutto ciò che potevano per mostrare la loro ostilità verso la nazione iraniana, hanno messo in atto tutto quello che sapevano fare contro il popolo iraniano”.

 

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