Giu 01, 2022 11:16 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche oggi continueremo la lettura e un semplice commento del cinquantunesimo brano del Corano, la Sura Adh Dhariyat (Az Zaryat) di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 60 versetti e inizia come alcune Sura del Corano con i giuramenti Divini..

Oggi conosceremo meglio dal versetto 24 al 37 di questa Sura coranica.

 

Ascoltiamo ora i versetti 24, 25, 26, 27, 28, 29 e 30 della Sura Adh Dhariyat:

هَلْ أَتاکَ حَدِیثُ ضَیْفِ إِبْراهِیمَ الْمُکْرَمِینَ

“Ti è giunta la storia degli ospiti onorati di Abramo” ? (51:24)

 

إِذْ دَخَلُوا عَلَیْهِ فَقالُوا سَلاماً قالَ سَلامٌ قَوْمٌ مُنْکَرُونَ

“Quando entrarono da lui dicendo: «Pace», egli rispose: «Pace, o sconosciuti». (51:25)

 

فَراغَ إِلى‏ أَهْلِهِ فَجاءَ بِعِجْلٍ سَمِینٍ

“Poi andò discretamente dai suoi e tornò con un vitello grasso”, (51:26)

 

فَقَرَّبَهُ إِلَیْهِمْ قالَ أَلا تَأْکُلُونَ

“e l’offrì loro… [Disse]: «Non mangiate nulla?». (51:27)

 

فَأَوْجَسَ مِنْهُمْ خِیفَةً قالُوا لا تَخَفْ وَ بَشَّرُوهُ بِغُلامٍ عَلِیمٍ

“Ebbe allora paura di loro. Dissero: «Non aver paura». Gli diedero la lieta novella di un figlio sapiente”. (51:28)

 

«فَأَقْبَلَتِ امْرَأَتُهُ فِی صَرَّةٍ فَصَکَّتْ وَجْهَها وَ قالَتْ عَجُوزٌ عَقِیمٌ

“Venne dunque sua moglie gridando, colpendosi il volto e dicendo: «Sono una vecchia sterile!». (51:29)

 

قالُوا کَذلِکِ قالَ رَبُّکِ إِنَّهُ هُوَ الْحَکِیمُ الْعَلِیمُ

“Dissero: «Così ha comandato il tuo Signore. In verità Egli è il Saggio, il Sapiente»”. (51:30)

 

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I versetti che abbiamo appena ascoltato raccontano la storia di una visita inaspettata da parte dei diversi angeli al nobile Profeta Ibrahim, Pace su di lui, per annunciargli due notizie molto importanti; l’arrivo di una nuova nascitura a casa sua nonostante il Profeta Ibrahim avesse un’età avanzata e la seconda notizia riguardava il duro castigo che a breve avrebbe annientato i miscredenti ostili ad Allah, Gloria a Lui l’Altissimo e al suo Profeta. Nonostante si trattasse di una visita inaspettata dove gli angeli avevano le sembianze umane, il nobile Profeta Ibrahim, sia lodato dal Signore, gli accolse con il viso aperto offrendogli il meglio che poteva, un arrosto di agnello e tanta buona frutta.

II fatto che gli ospiti sconosciuti ma ricevuti con tutti gli onori, sazi della loro natura angelica, non toccassero cibo spaventò l’Abramo, che ignaro della loro vera natura all’inizio ha interpretato il fatto come un segno di grande ostilità nei suoi confronti. Ma nonostante ciò, come raccontano questi versetti il Messaggero di Dio gli ha ricevuti e trattati con tutti gli onori, il quale alla notizia dell’arrivo di un figlio si irritò pensando che gli ospiti lo stessero deridendo.

Da questi versetti comprendiamo che:

1. Ricevere e rispettare gli ospiti, anche quelli meno stimati e persino sconosciuti è una virtù dei profeti.

2. Salutare con viso aperto e a voce alta è il modo migliore per incontrare gli altri oltre ad essere una attitudine angelica.

3. Il Sacro Corano ci insegna di ricevere gli ospiti nel miglior modo possibile e con grande rispetto.

4. Anche i profeti, essendo degli esseri umani, hanno dei sentimenti e comportamenti del tutto umani, come la paura e la preoccupazione.

5. Il potere del Signore non conosce limiti e la Sua Volontà Sublime è sufficiente per far accadere anche l’impossibile e l’inimmaginabile.

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Ed ora ascoltiamo i versetti 31, 32, 33, 34, 35, 36 e 37 della Sura Adh Dhariyat:

قالَ فَما خَطْبُکُمْ أَیُّهَا الْمُرْسَلُونَ

“Disse [Abramo] : «O inviati, qual è la vostra missione?». (51:31)

 

قالُوا إِنَّا أُرْسِلْنا إِلى‏ قَوْمٍ مُجْرِمِینَ

Risposero: «Siamo stati inviati a un popolo di criminali”, (51:32)

 

لِنُرْسِلَ عَلَیْهِمْ حِجارَةً مِنْ طِینٍ

“per lanciare su di loro pietre d’argilla”, (51:33)

 

مُسَوَّمَةً عِنْدَ رَبِّکَ لِلْمُسْرِفِینَ

“contrassegnate presso il tuo Signore, per coloro che eccedono». (51:34)

 

فَأَخْرَجْنا مَنْ کانَ فِیها مِنَ الْمُؤْمِنِینَ

“Ne facemmo uscire i credenti”, (51:35)

 

فَما وَجَدْنا فِیها غَیْرَ بَیْتٍ مِنَ الْمُسْلِمِینَ

“e non vi trovammo che una casa di sottomessi”, (51:36)

 

وَ تَرَکْنا فِیها آیَةً لِلَّذِینَ یَخافُونَ الْعَذابَ الْأَلِیمَ

“Colà lasciammo un segno per coloro che temono il castigo doloroso”; (51:37)

 

Abbiamo detto che la missione degli angeli travestiti dai normali uomini oltre ad essere quella di dare la straordinaria notizia della nascita di un figlio ad Ibrahim, Pace su di lui, era anche anticipare la notizia del durissimo catastrofe naturale e del Castigo Divino che da lì a breve avrebbe annientato il popolo di Lut per il loro stile di vita deviato e immorale. Inoltre come abbiamo appena ascoltato la famiglia del nobile Profeta Lut viene descritto dal Sacro Corano una casa di sottomessi, la casa della famiglia di Lut, gente sottomessa ad Allah ad eccezione della moglie di Lut, che trasgredì gli ordini dell’Altissimo e perì con gli altri peccatori.

Da questi versetti impariamo che:

1. Il castigo dei peccatori e dei miscredenti a volte avviene anche in questo mondo, oltre che nel Giorno del Giudizio Divino.

2. La cultura collettiva incide sulla attitudine morale ed etica delle persone, ma non per questo gli uomini possono giustificare i propri errori e peccati.

3. Ogni uomo ha il dovere di vigilare sul suo comportamento al di là dei ciò che gli accade intorno.

 

 

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