Nahj-ul-Balaghah, le perle di saggezza di Imam Ali (as)- 25
Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui. Perle di saggezza che dopo i versetti del Sacro Corano e gli Ahadith del Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, non hanno eguali tra i testi sacri. Ascoltiamo insieme alcune Hikmat, ovvero le frasi breve del Nahjul Balagha.
Amir al-mu'minin, la pace sia su di lui, disse: “Rendere sollievo alle persone colpite dal dolore e fornire conforto alle persone che si trovano nella difficoltà, sono tra i mezzi di cancellazione per i grandi peccati”.
Non sono rari i casi in cui ciascuno di noi, guardandosi dentro, si sente profondamente pentito e mortificato per i suoi peccati ed errori commessi nel passato, per i quali vorrebbe trovare un rimedio. Nella hikmah che appena abbiamo ascoltato, il principe dei Credenti, l’Imam Alì, Pace su di lui, propone un rimedio pratico a tutti i nostri sbagli e mancanze. Fare bene al prossimo e rendere felice la vita di una persona che si trova in difficoltà, secondo il nobile Imam è il metodo più giusto e sicuro per purificarci l’anima dagli effetti negativi dei peccati. Regalare un sorriso a una persona triste e depressa, dare una mano a chi si trova nella seria difficoltà, offrire il proprio aiuto e contributo, sia materiale che affettivo alle persone bisognose di aiuto sono dei rimedi partici ai nostri peccati che oltre a salvare la nostra anima allo stesso tempo incidono positivamente anche al benessere degli individui e della stessa società.
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Abbiamo detto che in base al consiglio del Nobile Imam Alì. ogni fedele che abbia commesso un errore nella sua vita, per liberarsi l’anima da questo peso e da questa enorme vergogna di fronte ad Allah, l’Onnisciente, dovrebbe rincorrere al rimedio di aiutare il prossimo a vivere bene e cercare di rendersi disponibile per chi ha bisogno de'aiuto.Il versetti 69 e 70 della Sura Furqan nel Sacro Corano facendo riferimento alle persone che nella loro vita hanno commesso dei peccati o abbandonato i loro doveri nei riguardi del Signore o degli altri uomini, così dicono: “E chi compie tali azioni avrà una punizione,avrà castigo raddoppiato nel Giorno della Resurrezione e vi rimarrà in perpetuo coperto di disonore, a meno che non si penta, creda e operi il bene, ché a costoro Allah cambierà le loro cattive azioni in buone. Allah è Perdonatore, misericordioso”… Da questi versetto possiamo dedurre con certezza che il pentimento, la fede nel Signore e la buona condotta, queste sono le vere e indiscutibili condizioni per poter sperare nel perdono di Allah. Ricordiamoci inoltre che la mancanza di uno di questi elementi vanifica il merito degli altri due.