Set 03, 2022 07:12 CET

Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui. Perle di saggezza che dopo i versetti del Sacro Corano e gli Ahadith del Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, non hanno eguali tra i testi sacri. Ascoltiamo insieme alcune Hikmat, ovvero le frasi breve del Nahjul Balagha.

Amir al-mu'minin, la pace sia su di lui, disse: “Convivi con la tua malattia e continua a tollerarla, il più a lungo possibile”.

La Hikma che abbiamo appena ascoltato riporta un concetto molto importante che incide fortemente nella vita quotidiana di ogni persona. Il saggio consiglio del nobile Imam Alì conduce gli uomini verso una forma cosciente e consapevole di tolleranza e consapevolezza durante le malattie più o meno gravi. Il senso reale che si percepisce dalle parole del Principe dei Credenti, Pace su di lui, quando invita le persone colpite da un malore a conviverci e a tollerare la malattia il più lungo possibile sta nel fatto che finché la malattia non diventa grave non dobbiamo darne un’eccessiva importanza, perché dando troppa importanza ad ogni proprio malessere, coinvolge oltre misura il nostro inconscio e i sentimenti ne risentono facendo crescere ulteriormente il malessere e il malore sia al livello mentale- psicologico sia sul piano fisico e corporeo, e in poche parole non facciamo altro che rendere più forte la malattia con la nostra debolezza interiore.

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Tutti noi abbiamo più o meno paura delle malattie. Ma la paura di una morte improvvisa o di una prolungata agonia hanno l’effetto di manipolare la realtà, causando l’incapacità a riuscire e gestire la vita in modo equilibrato anche quando la persona non è affetta da nessuna malattia ma convive con il terrore di ammalarsi. In epoca moderna moltissime patologie si sono fortemente evolute: proprio perché abbiamo a disposizione molte più conoscenze e strumenti diagnostici sempre più precisi, la credenza illusoria di controllare qualunque malattia si è così amplificata che fobia della malattia, che viene chiamato anche la patofobia, rappresenta uno dei disturbi di maggiore crescita negli ultimi decenni tanto da trasformarsi in una sorta di epidemia. Una sana attenzione alla nostra salute ci permette di prenderci cura di noi stessi, vivere sani, felici e a lungo. Quando però la paura si trasforma in terrore entriamo nel campo della sofferenza e del disagio psicologico. E un dato è certo: la paura delle malattie crea grande sofferenza, fa vivere male, limita intensamente la sfera personale, familiare, lavorativa e psicologica. Pertanto, continuare con la propria normale l'attività, rafforza il nostro potere di resistenza diminuendo il rischio di indebolirsi, e mantiene la nostra lucidità psicologica, la quale frena da sola i piccoli disturbi. Tornando alla frase del nobile Imam Ali, Ssia lodato dal Signore, chi ha paura delle malattie è già malato senza rendersene conto.