Set 03, 2022 07:45 CET

Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui. Perle di saggezza che dopo i versetti del Sacro Corano e gli Ahadith del Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, non hanno eguali tra i testi sacri. Ascoltiamo insieme alcune Hikmat, ovvero le frasi breve del Nahjul Balagha.

Amir al-mu'minin, la pace sia su di lui, disse: Quando stai scappando dal mondo e la morte si avvicina, non c'è dubbio che molto presto avverrà l'incontro.

Ogni essere umano dal momento stesso della sua nascita, si avvicina contemporaneamente e inevitabilmente alla fine della sua vita. In altre parole ogni volta che respiriamo l’aria la candela della nostra esistenza in questo mondo si consuma lentamente per poi esaurire e spegnersi. Il passare dei giorni e delle notti senza mai fermarsi o cambiare la rotta, ci porta lentamente alla vecchiaia e quindi al decesso. Questo se tutto accadesse nel modo più naturale possibile e senza tener conto delle malattie, degli incidenti stradali o dei catastrofi naturali. Ricordiamoci che l’andamento naturale della nostra esistenza terrestre che ci conduce inevitabilmente alla morte, e la reale possibilità degli incidenti del percorso, come le malattie o le disgrazie inaspettate, in realtà accorciano la durata del nostro viaggio in questo mondo. Dalla Hikma che appena abbiamo ascoltato possiamo dedurre che l ’uomo si avvicina alla morte in modo del tutto naturale, ma se anche la morte si avvicinasse inaspettatamente a lui, allora la vita umana ha una durata molto più breve.

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Ricordare in modo frequente la propria morte, in quanto l’inizio di una nuova forma della vita e non come la fine della nostra esistenza, è una tradizione tramandata da tutte le religioni tra cui anche quella islamica. Studiando attentamente il Nahjul Balagha, che è una raccolta preziosissima delle parole, dei sermoni e delle lettere di Imam Ali, Pace e Benedizione su di lui, possiamo incontrare ripetutamente il ricordo della morte in quanto un evento naturale e una svolta importantissima della nostra esistenza. Il Principe dei Credenti nel sermone 28 della Nahjul Balagha parlando della vita e della morte dice: “Sicuramente questo mondo ha voltato le spalle e ha annunciato la sua partenza mentre l'altro mondo è apparso in avanti e ha proclamato il suo avvicinamento. Oggi è il giorno della preparazione mentre domani è il giorno della gara…. Non c'è nessuno che offra pentimento per le sue colpe prima della sua morte? O non c'è nessuno che compia atti virtuosi prima del giorno del processo? Attenzione, sicuramente siete nei giorni delle speranze dietro le quali si cela la morte. Chiunque agisca nei giorni della sua speranza prima dell'approssimarsi della sua morte, la sua azione gli gioverebbe e la sua morte non gli danneggerebbe. Ma chi non agisce durante il periodo di speranza prima dell'avvicinarsi della morte, la sua azione è una perdita e la sua morte è un danno per lui”.

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