May 19, 2023 07:02 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, oggi continueremo con la lettura e un semplice commento del cinquantacinquesimo brano del Corano, la Sura Ar-Rahman

Il Compassionevole, di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Non vi è la certezza se questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca o Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti di base della fede come la Resurrezione e le ostilità dei miscredenti e la orribile sorte che gli aspetterà nel Giorno del Giudizio. Comprende 78 versetti al termine dei quali più volte viene posta questa domanda ai miscredenti “Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”?

Oggi conosceremo meglio dal versetto 62 alla fine della Sura il versetto 78.

 

Ascoltiamo ora i versetti 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68 e 69 della Sura Ar Rahman:

وَمِنْ دُونِهِمَا جَنَّتَانِ

“E [ci saranno] altri due giardini oltre a quelli”. (55:62)

فَبِأَیِّ آلَاءِ رَبِّکُمَا تُکَذِّبَانِ

“Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”? (55:63)

مُدْهَامَّتَانِ

“Entrambi di un verde scurissimo”. (55:64)

فَبِأَیِّ آلَاءِ رَبِّکُمَا تُکَذِّبَانِ

“Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”? (55:65)

فِیهِمَا عَیْنَانِ نَضَّاخَتَانِ

“In entrambi due sorgenti sgorganti”. (55:66)

فَبِأَیِّ آلَاءِ رَبِّکُمَا تُکَذِّبَانِ

“Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”? (55:67)

فِیهِمَا فَاکِهَةٌ وَنَخْلٌ وَرُمَّانٌ

“In entrambi frutti, palme e melograni”. (55:68)

فَبِأَیِّ آلَاءِ رَبِّکُمَا تُکَذِّبَانِ

“Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”? (55:69)

 

Amici, proseguendo sul tema dei Paradisi eterni, anche questi versetti che appena abbiamo ascoltato descrivono da diversi punti di vista le meraviglie dei giardini paradisiaci di cui gli alberi e l’erba sono sempre verdi e non conoscono alcun appassimento. Nei giardini eterni vi sono dei fiumi e dei sorgenti di acqua purissima da cui si dissetano gli abitanti dei paradisi i quali si nutrono dei diversi tipi di frutta dolcissima come i datteri e i melograni. Ricordiamo che i vari tipi di frutta anche nel mondo terrestre sono noti per le loro proprietà nutritive e curative e in particolare parlando dei datteri e melograni possiamo dire che entrambi oltre ad essere deliziosi sono anche fonte di vitamine e altri elementi indispensabili per la salute umana. L’altro punto da sottolineare è che l’albero dei datteri crescono solo nelle zone calde e aride mentre il melograno è noto come la frutta del giardino. Da questo piccolo dettaglio possiamo dedurre che i paradisi contengono tutte le stagioni e condizioni climatiche.

Da questi versetti possiamo comprendere che:

1. Saper riconoscere i dono del Signore è il primo e indispensabile passo per avere fede nel Suo Immenso potere.

Negare l’Onnipotenza del Grande Creatore dei mondi significa privarsi dai doni del Signore nell’altra vita, quella eterna nei paradisi.

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Ed ora ascoltiamo i versetti 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77 e 78 della nobile Sura Ar Rahman, il Compassionevole:

فِیهِنَّ خَیْرَاتٌ حِسَانٌ

“E [fanciulle] pie e belle”. (55:70)

فَبِأَیِّ آلَاءِ رَبِّکُمَا تُکَذِّبَانِ

“Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”? (55:71)

حُورٌ مَقْصُورَاتٌ فِی الْخِیَامِ

“E fanciulle dai grandi occhi neri, ritirate nelle loro tende”. (55:72)

فَبِأَیِّ آلَاءِ رَبِّکُمَا تُکَذِّبَانِ

“Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”? (55:73)

لَمْ یَطْمِثْهُنَّ إِنْسٌ قَبْلَهُمْ وَلَا جَانٌّ

“Che nessun uomo o demone mai han toccato”. (55:74)

فَبِأَیِّ آلَاءِ رَبِّکُمَا تُکَذِّبَانِ

“Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”? (55:75)

مُتَّکِئِینَ عَلَى رَفْرَفٍ خُضْرٍ وَعَبْقَرِیٍّ حِسَانٍ

“Staranno appoggiati su verdi cuscini e meravigliosi tappeti”. (55:76)

فَبِأَیِّ آلَاءِ رَبِّکُمَا ُتکَذِّبَانِ

“Quale dunque dei benefici del vostro Signore negherete”? (55:77)

تَبَارَکَ اسْمُ رَبِّکَ ذِی الْجَلَالِ وَالْإِکْرَامِ

“Sia benedetto il Nome del tuo Signore, colmo di Maestà e di Magnificenza”. (55:78)

 

Abbiamo detto che in molti versetti nel Sacro Corano, come quelli che appena abbiamo ascoltato. è detto che il Paradiso, la Jannah ha fiumi che scorrono al disotto dei suoi alberi e edifici. Essi provengono dalla parte più alta del Paradiso, Al-Firdaws, dove regna solo la Misericordia di Allah, Gloria a Lui l’Altissimo.

Il Qur’ân riporta anche il nome di alcune sorgenti appartenenti al primo giardino come Kowsar, Tasnim e Salsabil. Stando ai versetti Coranici i giardini del Paradiso Eterno hanno anche alberi. La descrizione generale che il Sacro Corano offre a proposito di essi differisce tra i due giardini. I giardini più elevati hanno alberi di fronde fresche e bellissimi rami giovani che s’intrecciano ai rami degli atri alberi; da essi pende ogni tipo di frutto maturo. Mentre i giardini più bassi hanno degli alberi che non hanno la stessa brillantezza e prosperità.

Da questi versetti impariamo che:

1. I dono che Allah, Gloria a Lui l’Altissimo ha riservato ai veri credenti sono soprattutto di natura spirituale ed elevatissimo, ma vi sono anche degli aspetti apparentemente materiali che fanno riferimento ai bisogni e piaceri materiali dell’essere umano.

2. Il Signore dei Mondi, è coLui che posside tutti gli aspetti della Magnificenza e allo stesso tempo è il Misericordioso e Clemente per eccellenza. Nessuno al di fuori di Lui ama così pienamente i Suoi servi.

 

 

 

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