Giu 10, 2023 08:33 CET

Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui.

Perle di saggezza che dopo i versetti del Sacro Corano e gli Ahadith del Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, non hanno eguali tra i testi sacri. Ascoltiamo insieme alcune Hikmat, ovvero le frasi breve del Nahjul Balagha.

Amir al-mu'minin, la pace sia su di lui, disse: “Beata colui che ha tenuto presente nella mente la prossima vita, ha agito in modo da riuscire a rendere conto (delle sue azioni), ha saputo accontentarsi di ciò che gli bastava ed è rimasto soddisfatto di Allah (Gloria a Lui l’Altissimo)”.

Non è raro incontrarsi spesso con il tema di tenere costantemente presente il ricordo della morte nelle parole, nei sermoni e nelle lettere del nobile Imam Alì, sia lodato dal Signore. Come abbiamo appena ascoltato, il Principe dei credenti torna per ennesima volta a ricordare ai fedeli l’importanza di tenere presente in mente che la morte ci può cogliere da un omento all’altro e di conseguenza un vero servo di Allah non si fa cogliere impreparato nella sua ultima ora di vita in questo mondo.

La morte è una realtà in cui tutti gli esseri umani credono. Ma è anche una realtà a cui la maggior parte di noi preferisce evitare di pensare.

Secondo l’Islam, la morte non è la fine della nostra esistenza; è un passaggio, che ci porta da questo mondo all’Aldilà , l’obiettivo finale della nostra creazione e il risultato del nostro comportamento in questa vita.

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Abbiamo detto che uno degli argomenti ripetutamente trattati nelle parole dell’Imam Alì è quello di prepararsi alla morte prima ancora che essa ci bussi alla porta. Se abbiamo paura della morte vorrebbe significare che esiste una forte senso di ignoranza in noi su ciò che è la stessa vita e il suo ciclo naturale. Accettare senza sofferenza di pensare alla morte e preparaci a questo inevitabile evento dipende da quanto siamo preparati per un evento ancora più grande, il Giorno del Giudizio.

Prepararsi alla morte è un percorso che dura tutta la vita. Comincia nel giorno in cui si raggiunge l’età adulta dove si è considerati responsabili delle proprie azioni agli occhi di Iddio l’Onnipotente e anche dal punto di vista delle leggi umane. L’Imam ‘Ali bin Abu Talib, sia lodato dal Signore, ha chiaramente descritto la preparazione alla morte nel modo seguente: “Assolvere agli obblighi, astenersi da ciò che è proibito, e acquisire un nobile carattere.”

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un altro tema molto importante che è stato trattato nella Hikmah di oggi è quello di sapersi accontentare di ciò che si ha e riuscire a godere delle piccole ma grandi gioie e soddisfazioni che ci ha regato la vita. Una persona che non riesce ad apprezzare i doni che gli si è stato dato dal Signore in realtà non sarà felice di quello che ha ma non riuscirà a godere neanche di ciò che gli è stato riservato nel futuro, in quanto vive perennemente nell’ansia di ottenere sempre di più dalla vita.

Avere la fiducia nel Signore significa mettere sul primo piano d’importanza, la Volontà Divina e la beatitudine in questo e nell’altro mondo.

 

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