Nahj-ul-Balaghah, le perle di saggezza di Imam Ali (as)- 66
Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui.
Perle di saggezza che dopo i versetti del Sacro Corano e gli Ahadith del Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, non hanno eguali tra i testi sacri. Ascoltiamo insieme alcune Hikmat, ovvero le frasi breve del Nahjul Balagha.
Amir al-mu'minin, la pace sia con lui, disse: “Il più meritevole di essere di perdonato è colui che è il più potente per punire [vendicare]. Come sappiamo, lo spirito di vendetta è uno degli elementi che crea continui litigi e conflitti tra due persone, e persino tra i figli della stessa famiglia anche per un lungo periodo di tempo, e purtroppo, più si va avanti nel coltivare il sentimento di vendetta, più questo diventa intenso e turbolento come un diluvio. Tuttavia, se una delle due parti mostra rispetto e perdono nelle fasi iniziali, il conflitto finirà una volta per sempre. Pertanto, negli insegnamenti dell'Islam, c'è molta enfasi sul perdono. Da un lato, il perdono rafforza i legami sociali e le amicizie e, dall'altro, costringe il trasgressore a riconsiderare e rivalutare il suo errore cercando di rimediare, il che provoca la crescita della persona nelle dimensioni spirituali e mentali. Il nobile Principe dei credenti, in questa preziosa hadith, da un parte incoraggia implicitamente il perdono e invitando i fedeli a perdonare le colpe degli altri e ignora i loro errori, e dall'altra sottolinea che le persone più degne nel perdonare i peccati degli altri, sono i più potenti di loro, in quanto si trovano nella posizione di forza per attuare la punizione e la vendetta. Perché più è grande il potere sulla punizione, più è prezioso e stimabile, l'importanza del perdono, e
Si narra che il nobile Profeta Musa (la pace sia su di lui) chiese ad Allah Onnipotente: Quale servitore Ti è più amato? Venne una rivelazione: Colui che ha subito un torto e ha il potere di vendicarsi, ma riesce a perdonare. Lo stesso concetto viene menzionato nellaaaa Sura Al 'Araf versetto 199:“Prendi quello che ti concedono di buon grado, sii indulgente, pratica il perdono e allontanati dagli ignoranti”. Il perdono dei profeti e dei santi Imam, siano lodati dal Signore, sono chiari esempi di questo tipo di condotta e attitudine. Secondo la narrazione storica, "Hisham bin Ismail", il sovrano di Medina, si scatenò opprimendo e insultando la gente di Medina. Ha molestato la famiglia del Profeta (pace e benedizioni di Allah siano su di lui) e in particolare l'Imam Sajjad (as) più di altri rivolgendosi con loro con delle parole offensive. Dopo qualche tempo, "Walid bin Abdul Malik", l'allora califfo, si arrabbiò con Hisham e lo rimosse dalla sua posizione con molti insulti e umiliazioni. Il nuovo sovrano di Medina ha ordinato di punir Hisham bin Ismail appena licenziato, ordinando di portarlo in piazza per dare alla gente la possibilità di insultarlo esattamente come aveva fatto lui con gli altri durante il suo governato. La gente veniva a frotte, imprecando contro Hisham. Nel frattempo, Hisham era molto preoccupato per come avrebbe potuto reagire l'Imam Sajjad. Lui era convinto che la vendetta dell'Imam, di fronte a tutte le oppressioni, gli insulti e le offese verso i suoi nobili padri, sarebbe stata più dura di altre persone. Quando l'Imam venne di fronte a Hisham lo trovò con il viso estremamente pallido. Hisham si aspetta di essere punito nei peggiori dei modi da un momento all'altro. Ma contrariamente alle sue aspettative, il nobile Imam ha detto ad alta voce: "La pace sia con te" e gli ha stretto la mano dicendogli: "Se posso aiutarti, dimmi, sono pronto". Quando Hisham vide questo trattamento di onore da parte dell'Imam, disse: “Allah sa meglio in quale famiglia collocare la sua missione”!