Lug 30, 2023 08:33 CET

Alla strategia della Nato di espandere la sua sfera di influenza – approfittando la crisi dell’Ucraina -, non solo nell'Asia orientale che in est Europa si sono opposti la Cina e la Francia, che è un paese membro del Patto Atlantico stesso.

Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, si è detto contrario all’apertura di un ufficio di collegamento della Nato a Tokyo, in Giappone. Lo scrive il quotidiano “Financial Times”, che cita fonti anonime del governo francese e a conoscenza del dibattito all’interno dell’alleanza. Secondo il quotidiano, il governo francese teme che l’apertura del primo ufficio asiatico della Nato comporterebbe un pericoloso aumento delle tensioni con la Cina, e una riduzione agli occhi di Pechino della “credibilità” dell’Europa, anche nell’ambito dei tentativi di mediare una cessazione delle ostilità in Ucraina. Parigi ritiene inoltre che il trattato costitutivo dell’alleanza ne limiti l’ambito geografico all’Atlantico settentrionale. Macron aveva espresso la propria opposizione alla prospettiva di una ulteriore estensione geografica della Nato durante una conferenza la scorsa settimana, definendo tale prospettiva “un grosso errore”. Secondo il “Financial Times”, proprio le resistenze di Parigi avrebbero trascinato per mesi i colloqui tra la Nato e il Giappone per l’apertura dell’ufficio, in programma il prossimo anno. Il piano richiede infatti il consenso unanime dei Paesi membri del Consiglio atlantico, il massimo organo decisionale politico dell’alleanza.

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La Nato ha raddoppiato la sua presenza militare Per quanto riguarda l’allargamento della Nato ha parlato citando la portavoce della stessa Alleanza, Oana Lungescu. "Penso che la Russia e la Cina stiano semplicemente cercando di mantenere l'attenzione su quel particolare argomento, anche se questa bozza di risoluzione ha zero possibilità di successo", ha concluso Sleboda. "La NATO ha parzialmente rafforzato il suo fianco orientale creando gruppi tattici in altri quattro paesi: Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia... Circa 10.000 soldati sono ora distribuiti in otto gruppi tattici, rispetto ai 5.000 in quattro gruppi nel 2021", ha affermato Lungescu. La portavoce della Nato, rileva che i Paesi hanno inviato anche decine di navi e centinaia di aerei nella parte orientale dell'alleanza. "Gli alleati hanno inoltre dispiegato un numero senza precedenti di difese aeree a terra, come missili Patriot e navi di difesa aerea in mare", ha detto Lungescu. In precedenza, il quotidiano Pais, citando fonti, aveva riferito che il Patto Atlantico stava valutando la possibilità di fornire a Kiev garanzie di sicurezza, compresi gli obblighi di fornire supporto, nonché il consolidamento e il rafforzamento dell'assistenza militare per formare un guscio di "contenimento" attorno all'Ucraina.

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La maggior parte dei paesi asiatici ha una posizione molto chiara sul desiderio di espansione della NATO ad est e non approva che l'alleanza "allunghi i suoi tentacoli" alla regione, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin in un briefing."Abbiamo preso atto delle relative segnalazioni. La NATO ha ripetutamente affermato pubblicamente che la posizione dell'organizzazione come alleanza regionale non è cambiata e che la NATO non cerca l'espansione geografica. L'Asia non è inclusa nei confini geografici del Nord Atlantico, e non c'è bisogno di creare una cosiddetta versione Asia-Pacifico della NATO. Tuttavia, la NATO è ossessionata dallo spostamento a est nell’Asia Pacifica per interferire negli affari regionali e provocare uno scontro sul campo", ha detto Wang.Il diplomatico ha osservato che tali azioni della NATO hanno causato una maggiore allerta della comunità internazionale, in particolare dei paesi asiatici"La maggior parte dei paesi della regione ha una posizione molto chiara su questo tema: si oppongono alla formazione di vari blocchi militari nella regione, non approvano l'allungamento dei tentacoli della NATO all'Asia, non accettano di copiare il confronto di blocco in Asia e non permetteranno una ripetizione di guerre fredde o calde in Asia", ha sottolineato.

 

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