Ago 12, 2023 10:35 CET

L'ex segretario di Stato americano John Kerry ha ammesso che l'invasione nell'Iraq di Saddam Hussain era basata su menzogne.

"La guerra intrapresa dagli Stati Uniti contro l’Iraq di Saddam Hussein non era una guerra legittima e che il paese non disponeva di armi di distruzione di massa". "Le accuse mosse dagli Stati Uniti contro l’Iraq di Saddam Hussein che nel 2003 hanno portato all’invasione del paese sono state del tutto false". E così toccato anche a John Kerry confermare quanto da tempo sappiamo, durante un’intervista con il canale televisivo francese LCI il politico statunitense ha affermato che l’invasione dell’Iraq guidata dal suo paese nel 2003 non è stata un crimine di aggressione perché l’ex presidente George W. Bush non è mai stato minacciato direttamente.Il 20 marzo 2003, l'allora presidente degli Stati Uniti George W. Bush ordinò unilateralmente un attacco militare contro l'Iraq senza un mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, con la complicità dell'allora primo ministro britannico Tony Blair. Successivamente, le truppe americane e britanniche hanno  scatenato una guerra su larga scala che ha distrutto l'Iraq e ucciso migliaia di abitanti di questo paese.

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Il giornalista francese Darius Rochebin ha twittato un segmento dell’intervista, in cui ha affrontato Kerry per le accuse di doppio standard dell’Occidente contro la Russia riguardo alla crisi ucraina. Rochebin ha notato che l’invasione dell’Iraq è stata una vera e propria “guerra di aggressione”, basata sulla bugia che Baghdad possedesse segretamente armi di distruzione di massa.“No”, ha risposto Kerry, “perché non c’è mai stato nemmeno un processo di accusa diretta al presidente stesso [George W.] Bush”.Kerry, che attualmente è l’inviato speciale di Washington per il cambiamento climatico, ha aggiunto che ci sono stati “abusi” nel corso di quel conflitto e che, all’epoca, si opponeva alla guerra e pensava che fosse un errore. Tuttavia, ha votato al Senato a favore dell’autorizzazione all’invasione dell’Iraq. L’alto funzionario ha riconosciuto che l’invasione, che ha ucciso migliaia di civili, era basata su una bugia. “A quel tempo non si sapeva che fosse una bugia. Le prove che sono state presentate, la gente non sapeva che era una bugia”, ha detto l’ex diplomatico, prima di dire a Rochebin che non ha intenzione di “continuare a parlare della guerra in Iraq” in questo momento.

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Dopo che Collin Powel aveva riconosciuto che la provetta agitata all’Onu non conteneva antrace ma borotalco anche John Kerry ha ammesso che dietro le accuse mosse contro Saddam Hussein non vi era uno straccio di verità confermando che la guerra del 2003 si basava solamente su una grande quantità di menzogne. Menzogne che però hanno portato alla morte di migliaia di civili, alla distruzione di un paese, alla destabilizzazione di un’intera area del pianeta ma evidentemente alla Casa Bianca questo stavano cercando. E come sempre accade per le guerre iniziate dagli Stati Uniti nessuno paga.Come è noto l’allora amministrazione Bush ha accusato il presidente iracheno Saddam Hussein di possedere armi chimiche e biologiche, così come di essere in qualche modo coinvolto negli attacchi terroristici dell’11-settembrea New York e Washington. Le prove dell’esistenza di armi di distruzione di massa offerte ai media e al Consiglio di Sicurezza dell’ONU si sono rivelate totalmente false, e tali armi non sono mai state trovate. Allo stesso modo, non è mai stata stabilita alcuna connessione tra Baghdad e Al Qaeda.

 

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