Set 15, 2023 08:56 CET

Secondo l’agenzia Fars News che cita i risultati di un sondaggio pubblicato dalla Gallup, solo il 40% degli americani approva l'operato della Corte Suprema del proprio Paese, e questa è la percentuale più bassa finora in termini della fiducia dell’opinione pubblica americana in base a razza, etnia ed età nei confronti della magistratura del loro paese. Questo è il tema di questo programma.

I legislatori democratici statunitensi hanno invitato il giudice Clarence  Thomas a dimettersi dal suo incarico di giudice della Corte Suprema. Un nuovo rapporto della ProPublica, agenzia nata per creare inchieste scomode, ha rivelato che Thomas aveva ricevuto dozzine di vacanze di lusso, voli su jet privati e altri doni da ricchi amici.

Il giudice sta affrontando crescenti critiche e richieste di dimissioni. Le critiche sono giunte dopo che è venuto alla luce che sua moglie, Ginni Thomas, ha cercato di aiutare Trump a ribaltare l’esito delle elezioni del 2020. Un’inchiesta del Washington Post ha rivelato che Ginni Thomas nelle settimane successive alle elezioni presidenziali del 2020 ha scambiato dozzine di messaggi di testo con l’allora capo di Gabinetto della Casa Bianca Mark Meadows. La corrispondenza tra Thomas e Meadows è contenuta nelle 9mila pagine di documenti che Meadows ha consegnato alla Commissione della Camera. Tale corrispondenza mostra la strategia che gli alleati di Trump volevano applicare per aggirare la volontà degli elettori per mantenere Trump allo Studio Ovale. 

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Numerosi messaggi scambiati tra Ginni Thomas e Meadows sono la prova del suo coinvolgimento nella strategia per cercare di ribaltare il risultato delle elezioni. In un messaggio di testo, datato 10 novembre, Ginni Thomas scrive: “Aiuta questo grande presidente a restare nella sua posizione, Mark!!! La maggioranza conosce Biden e la sinistra sta tentando il più grande colpo della nostra storia”.

Il coinvolgimento della moglie del giudice con l’ex presidente Trump sono un’evidente prova di conflitto di interesse. Durante il periodo post-elettorale, lo stesso periodo in cui Ginni Thomas ha partecipato alla manifestazione pro-Trump “Stop the Steal”, il giudice Thomas ha rifiutato di ricusare se stesso da numerose controversie legali pro-Trump che hanno contestato i risultati del 2020. E lo scorso gennaio, è stato anche l’unico giudice della Corte Suprema che ha votato contro il rilascio dei documenti della Casa Bianca relativi all’attacco del 6 gennaio per fornirli alla Commissione d’inchiesta della Camera. Ora sono in molti ad affermare che le rivelazioni significano che il giudice Thomas deve recedere da qualsiasi caso o petizione della Corte Suprema relativa al Comitato del 6 gennaio o dagli sforzi per ribaltare le elezioni.

 

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