Dic 18, 2023 07:05 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, oggi cominceremo con la lettura e un semplice commento della cinquantanovesimo brano del Corano, la Sura Al Hashr, l'Esodo, il nome deriva appunto dal contenuto del primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano l'etica sociale, la comunità Islamica e tutto ciò che riguarda questi due importantissimi pilastri della vita sociale dell'uomo.

Questa nobile Sura comprende 24 versetti di cui maggior parte dedicata appunto agli insegnamenti dell'Islam e ai principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, sia lodato dal Signore

Oggi conosceremo meglio dal versetto 1 al 7 di questa nobile Sura coranica.

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Ora ascoltiamo i versetti 1 e 2 della Sura Al Hashr, l'Esodo:

بِسْمِ اللَّـهِ الرَّحْمَـنِ الرَّحِیمِ

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

 

سَبَّحَ لِلَّهِ مَا فِی السَّمَاوَاتِ وَمَا فِی الْأَرْضِ وَهُوَ الْعَزِیزُ الْحَکِیمُ

“Glorifica Allah ciò che è nei cieli e ciò che è sulla terra. Egli è Eccelso, Saggio”. (59:1)

 

هُوَ الَّذِی أَخْرَجَ الَّذِینَ کَفَرُوا مِنْ أَهْلِ الْکِتَابِ مِنْ دِیَارِهِمْ لِأَوَّلِ الْحَشْرِ مَا ظَنَنْتُمْ أَنْ یَخْرُجُوا وَظَنُّوا أَنَّهُمْ مَانِعَتُهُمْ حُصُونُهُمْ مِنَ اللَّهِ فَأَتَاهُمُ اللَّهُ مِنْ حَیْثُ لَمْ یَحْتَسِبُوا وَقَذَفَ فِی قُلُوبِهِمُ الرُّعْبَ یُخْرِبُونَ بُیُوتَهُمْ بِأَیْدِیهِمْ وَأَیْدِی الْمُؤْمِنِینَ فَاعْتَبِرُوا یَا أُولِی الْأَبْصَارِ

“Egli è Colui Che ha fatto uscire dalle loro dimore, in occasione del primo esodo, quelli fra la gente della Scrittura che erano miscredenti. Voi non pensavate che sarebbero usciti, e loro credevano che le loro fortezze li avrebbero difesi contro Allah. Ma Allah li raggiunse da dove non se Lo aspettavano e gettò il terrore nei loro cuori: demolirono le loro case con le loro mani e con il concorso delle mani dei credenti. Traetene dunque una lezione, o voi che avete occhi per vedere”. (59:2)

 

La gran parte di questa Sura si riferisce all’episodio della espulsione da Medina del clan degli ebrei Banì Nadzir, avvenuto nel quarto anno dall’Egira.

Stando alle fonti islamiche l’Inviato di Allah, Pace e Benedizioni su di lui, si era recato presso i notabili del clan ebraico Banì Nadzir , i cui capi avevano la segreta intenzione di non rispettare il loro patto con i musulmani stabilendo accordi con i Quraysh della Mecca per aiutarli contro l’In­viato di Allah e contro i musulmani, La decisione del Profeta fu rapida: i Banì Nadir dovevano abbandonare la città entro dieci giorni. Nella vicenda interven­ne il capo degli ipocriti di Medina, che invitò gli ebrei a respingere l’ultimatum e promise loro il suo aiuto e quello di alcuni clan arabi nemici dei musulmani. Ritrovata un po’ di tregua i Banì Nadzir interruppero i preparativi della partenza e consolidarono le difese delle loro fortezze in previsione dell’assedio dei musulmani.

Appena informato dei fatti, l’Inviato di Allah, Pace e Benedizioni su di lui, ordinò ai credenti di armarsi, quindi li radunò e li condusse fin sotto le fortezze dei Banì Nadzir . Dopo quindici giorni di assedio, traditi dai loro alleati, minati dalle discordie interne e indeboliti dal terrore che avevano dai musulmani, gli ebrei si arresero senza condizioni e furono esiliati.

Da questi versetti impariamo che:

1.Il mondo, che è stato creato sulla base della Potenza e della Sapienza di Dio l'Onnisciente, considera sempre il suo Eccelso Creatore esente da ogni debolezza, incapacità e difetto.2.Se fossimo dei veri servi di Dio, l'aiuto Divino ci salverà in tempo e le trame dei nemici saranno sventate.3.I nemici che infrangono i loro patti, dovrebbero essere affrontati con fermezza e decisione in modo che non violassero nuovamente l'accordo pattuito e non possano colpire i musulmani alle spalle.Musica

Ed ora ascoltiamo i versetti 3, 4 e 5 della Sura Al Hashr:

 

وَلَوْلَا أَنْ کَتَبَ اللَّهُ عَلَیْهِمُ الْجَلَاءَ لَعَذَّبَهُمْ فِی الدُّنْیَا وَلَهُمْ فِی الْآخِرَةِ

عَذَابُ النَّارِ

“E se Allah non avesse decretato il loro bando, li avrebbe certamen­te castigati in questa vita: nell’altra vita avranno il castigo del Fuoco”, (59:3)

 

ذَلِکَ بِأَنَّهُمْ شَاقُّوا اللَّهَ وَرَسُولَهُ وَمَنْ یُشَاقِّ اللَّهَ فَإِنَّ اللَّهَ شَدِیدُ الْعِقَابِ

“ poiché si opposero ad Allah e al Suo Inviato. E quanto a chi si oppone ad Allah…, invero Allah è severo nel castigo”! (59:4)

 

مَا قَطَعْتُمْ مِنْ لِینَةٍ أَوْ تَرَکْتُمُوهَا قَائِمَةً عَلَى أُصُولِهَا فَبِإِذْنِ اللَّهِ وَلِیُخْزِیَ الْفَاسِقِینَ

“Tutte le palme che abbatteste]e quelle che lasciaste ritte sulle loro radici, fu con il permesso di Allah, affinché Egli copra gli empi di ignominia”. (59:5)

 

Durante l’assedio alle fortezze dei Banì Nadzir, i musulmani abbatterono alcune palme per esigenze strategiche. Questo fatto colpì profondamente gli assediati in ciò che più stava loro a cuore, l’amore per le loro ricchezze. Sperando di salvare gli alberi per poterli recuperare in un futuro che ritenevano prossimo, i Banì Nadzir dovettero arrendersi e abbandonarono Medina.

1.L'esilio e l'espulsione dalla città e dal paese di residenza è la pena minima che la legislazione islamica ha previsto per i nemici e i cospiratori.2.L'espulsione di un gruppo di ebrei da Medina era la pena prevista dalla giurisprudenza islamica per l violazione del trattato e per aver tramato contro i musulmani, non perché erano ebrei.3.autorizzare l'abbattimento degli alberi è possibile solo in situazioni di emergenza e per motivi più importanti e necessari.

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E infine ascoltiamo i versetti 6 e 7 della nobile Sura Al Hashr:

 

وَمَا أَفَاءَ اللَّهُ عَلَى رَسُولِهِ مِنْهُمْ فَمَا أَوْجَفْتُمْ عَلَیْهِ مِنْ خَیْلٍ وَلَا رِکَابٍ وَلَکِنَّ اللَّهَ یُسَلِّطُ رُسُلَهُ عَلَى مَنْ یَشَاءُ وَاللَّهُ عَلَى کُلِّ شَیْءٍ قَدِیرٌ

“Il bottino che Allah concesse [spetta] al Suo Inviato; non faceste correre [per conquistarlo] né cavalli, né cammelli. Allah fa trionfare i Suoi Inviati su chi vuole, e Allah è onnipotente”. (59:6)

مَا أَفَاءَ اللَّهُ عَلَى رَسُولِهِ مِنْ أَهْلِ الْقُرَى فَلِلَّهِ وَلِلرَّسُولِ وَلِذِی الْقُرْبَى وَالْیَتَامَى وَالْمَسَاکِینِ وَابْنِ السَّبِیلِ کَیْ لَا یَکُونَ دُولَةً بَیْنَ الْأَغْنِیَاءِ مِنْکُمْ وَمَا آتَاکُمُ الرَّسُولُ فَخُذُوهُ وَمَا نَهَاکُمْ عَنْهُ فَانْتَهُوا وَاتَّقُوا اللَّهَ إِنَّ اللَّهَ شَدِیدُ الْعِقَابِ

“Il bottino che Allah concesse al Suo Inviato, sugli abitanti delle città, appartiene ad Allah e al Suo Inviato, ai [suoi] familiari, agli orfani, ai poveri e al viandante diseredato, cosicché non sia diviso tra i ricchi fra di voi. Prendete quello che il Messaggero vi dà e astenetevi da quel che vi nega e temete Allah. In verità Allah è severo nel castigo”. (59:7)

In questo versetto che appena abbiamo ascoltato é contenuto il fondamento della norma sciaraitica relativa al principio che viene indicato nel Sacro Corano con il termine «Fay »,il bottino che viene conquistato per la resa o la fuga del nemico, senza che ci sia stato combattimento. Esso apparteneva interamente all’insieme della Comunità e solo il Profeta Mohammad Pace e Benedizione su di lui e sulla sua famiglia ne poteva decidere insindacabilmente la destinazione.

Da questi versetti impariamo che:

1.Confidando in Allah Gloria a Lui l'Altissimo, oltre che nell'aiuto Divino è possibile creare il timore nel cuore del nemico. Ed ecco che seguendo questo principio coranico a volte si ottiene la vittoria senza guerra e spargimento di sangue.2.in seguito a un combattimento quando i nemici abbandonano le loro case e proprietà e lasciano il territorio islamico, le loro proprietà sono a disposizione delle guide religiose della società per darle ai bisognosi.3.Il sistema economico dell'Islam enfatizza l'adeguamento della ricchezza e la sua equa distribuzione in modo che la ricchezza non sia concentrata nelle mani di un certo gruppo di persone mentre la maggior parte della gente soffre la povertà.4.I comandi e le proibizioni del Profeta e la sua tradizione e il suo modo di vivere costituiscono la legge nella stessa misura dei comandi Divini nel Sacro Corano.

 

 

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