Dic 18, 2023 07:20 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, oggi cominceremo con la lettura e un semplice commento della cinquantanovesimo brano del Corano, la Sura Al Hashr, l'Esodo, il nome deriva appunto dal contenuto del primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano l'etica sociale, la comunità Islamica e tutto ciò che riguarda questi due importantissimi pilastri della vita sociale dell'uomo.

Questa nobile Sura comprende 24 versetti di cui maggior parte dedicata appunto agli insegnamenti dell'Islam e ai principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, sia lodato dal Signore

Oggi conosceremo meglio dal versetto 8 al 13 di questa nobile Sura coranica.

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Ora ascoltiamo i versetti 8, 9 e 10 della Sura Al Hashr, l'Esodo:

لِلْفُقَرَاءِ الْمُهَاجِرِینَ الَّذِینَ أُخْرِجُوا مِنْ دِیَارِهِمْ وَأَمْوَالِهِمْ یَبْتَغُونَ فَضْلًا مِنَ اللَّهِ وَرِضْوَانًا وَیَنْصُرُونَ اللَّهَ وَرَسُولَهُ أُولَئِکَ هُمُ الصَّادِقُونَ

“[Appartiene] inoltre agli emigrati bisognosi che sono stati scacciati dalle loro case e dai loro beni poiché bramavano la grazia e il compiaci­mento di Allah, ausiliari di Allah e del Suo Inviato: essi sono i sinceri”; (59:8)

 

وَالَّذِینَ تَبَوَّءُوا الدَّارَ وَالْإِیمَانَ مِنْ قَبْلِهِمْ یُحِبُّونَ مَنْ هَاجَرَ إِلَیْهِمْ وَلَا یَجِدُونَ فِی صُدُورِهِمْ حَاجَةً مِمَّا أُوتُوا وَیُؤْثِرُونَ عَلَى أَنْفُسِهِمْ وَلَوْ کَانَ بِهِمْ خَصَاصَةٌ وَمَنْ یُوقَ شُحَّ نَفْسِهِ فَأُولَئِکَ هُمُ الْمُفْلِحُونَ

“e [appartiene] a quanti prima di loro abitavano il paese e [viveva­no] nella fede, che amano quelli che emigrarono presso di loro e non provano in cuore invidia alcuna per ciò che hanno ricevuto e che [li] preferiscono a loro stessi nonostante siano nel bisogno. Coloro che si preservano dalla loro stessa avidità, questi avranno suc­cesso”. (59:9)

 

وَالَّذِینَ جَاءُوا مِنْ بَعْدِهِمْ یَقُولُونَ رَبَّنَا اغْفِرْ لَنَا وَلِإِخْوَانِنَا الَّذِینَ سَبَقُونَا بِالْإِیمَانِ وَلَا تَجْعَلْ فِی قُلُوبِنَا غِلًّا لِلَّذِینَ آمَنُوا رَبَّنَا إِنَّکَ رَءُوفٌ رَحِیمٌ

“Coloro che verranno dopo di loro diranno: «Signore, perdona noi e i nostri fratelli che ci hanno preceduto nella fede, e non porre nei nostri cuori alcun rancore verso i credenti. Signor nostro, Tu sei dolce e misericordioso». (59:10)

 

Nel programma precedente si parlava di bottino caduto nelle mani dei musulmani senza guerra né spargimento di sangue e con la resa del nemico. Questi versetti facendo ancora riferimento alla stessa disputa sottolinea che il bottino non appartiene ai guerrieri, perché non hanno subito alcun danno, ma è l'autorità del Messaggero di Dio, Pace su di lui, ad avere l'incarico di distribuirlo tra i bisognosi a seconda la priorità.La prima priorità consisteva nell'aiutare gli emigranti che vivevano alla Mecca, i quali persero le loro proprietà e case a causa della migrazione a Medina e divennero indigenti. La seconda priorità sono state le persone bisognose di Medina che, nonostante la loro povertà, hanno messo al primo posto gli immigrati; accogliendoli nella loro casa e offrendogli il cibo e i viveri di prima necessità.La priorità successiva erano coloro che non facevano parte né di Muhajerun (emigranti) e ne di Ansar, ma semplicemente dei fedeli che provenivano dalle diverse circostanze ma avevano scelto di entrare nell'Islam ed erano chiamati sudditi.

Secondo questi versetti, il Messaggero di Dio doveva agire per ridurre nella comunità islamica e compiere gli sforzi necessari in questo senso. Anche i credenti dovevano essere pronti da parte loro a condividere le loro ricchezze con i poveri senza cercare il bottino.Da questi versetti impariamo che::1. Vivere nella propria patria è un diritto naturale di tutti, ed essere espulsi dalla propria patria è una negazione dei diritti naturali degli esseri umani.2. I poveri che hanno fede nel Signore dovrebbero guardare alla grazia di Dio e non rivolgersi agli altri, ma è dovere dei credenti prendersi cura della loro situazione e farne beneficiare.3. Coloro che sono sinceri nella loro pretesa di fede, non smettono di sostenere e aiutare la religione di Dio anche nel pieno delle difficoltà e delle pressioni.4. Amare le persone di fede e sacrificarsi per loro è una delle caratteristiche dei veri credenti.5. Stare lontano dall'avidità, dall'invidia e dall'avarizia è uno dei fattori più importanti per la realizzazione della perfezione dell'uomo che gli garantiscono la beatitudine e la salvezza.6. Nella fratellanza religiosa, i confini, la terra, il tempo, il luogo e la razza non sono rilevanti.

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ed ora ascoltiamo i versetti 11, 12 e 13 della Sura Al Hashr:

 

أَلَمْ تَرَ إِلَى الَّذِینَ نَافَقُوا یَقُولُونَ لِإِخْوَانِهِمُ الَّذِینَ کَفَرُوا مِنْ أَهْلِ الْکِتَابِ لَئِنْ أُخْرِجْتُمْ لَنَخْرُجَنَّ مَعَکُمْ وَلَا نُطِیعُ فِیکُمْ أَحَدًا أَبَدًا وَإِنْ قُوتِلْتُمْ لَنَنْصُرَنَّکُمْ وَاللَّهُ یَشْهَدُ إِنَّهُمْ لَکَاذِبُونَ

“Non hai visto gli ipocriti, mentre dicevano ai loro alleati mi­scredenti fra la gente della Scrittura: «Se sarete scacciati, verremo con voi e rifiuteremo di obbedire a chiunque contro di voi. Se sarete attaccati vi porteremo soccorso»? Allah è testimone che in verità sono bugiardi”. (59:11)

 

لَئِنْ أُخْرِجُوا لَا یَخْرُجُونَ مَعَهُمْ وَلَئِنْ قُوتِلُوا لَا یَنْصُرُونَهُمْ وَلَئِنْ نَصَرُوهُمْ لَیُوَلُّنَّ الْأَدْبَارَ ثُمَّ لَا یُنْصَرُونَ

“Se verranno scacciati, essi non partiranno con loro, mentre se saranno attaccati non li soccorreranno, e quand’anche portassero loro soccorso, certamente volgerebbero le spalle e quindi non li aiuterebbero affatto”. (59:12)

 

لَأَنْتُمْ أَشَدُّ رَهْبَةً فِی صُدُورِهِمْ مِنَ اللَّهِ ذَلِکَ بِأَنَّهُمْ قَوْمٌ لَا یَفْقَهُونَ

“Voi mettete nei loro cuori più terrore che Allah Stesso, poiché invero è gente che non capisce”. (59:13)

Nei versetti precedenti sono state descritte le caratteristiche di tre gruppi di credenti, cioè i Muhajirin, gli Ansar e i Tabi'in, e sono state enfatizzate la loro fede, sincerità, onestà e abnegazione. I versetti che appena abbiamo ascoltato invece si riferiscono a un gruppo di persone di fronte a loro che viveva tra i musulmani di Medina e si fingeva credente. Questo gruppo, che era ipocrita, aveva una relazione segreta con i nemici dei musulmani di Medina e cospirava contro il Profeta e i musulmani.Dopo che questi nemici ruppero l'accordo raggiunto con il Profeta , Pace su di lui, agendo contro la sicurezza dei musulmani, il Messaggero di Dio sia lodato dal Signore, ordinò la loro espulsione da Medina, ma il capo degli ipocriti disse agli anziani dei gruppi ostili ai musulmani: Non lasciate la città e rimanete, perché noi vi sosterremo e se scoppiasse una guerra noi vi difenderemo.Ma in pratica, quando i musulmani assediarono gli ebrei che avevano rotto l'accordo, gli ipocriti erano così terrorizzati che non intrapresero alcuna azione per sostenere gli ebrei, quindi furono costretti ad arrendersi e lasciare Medina.Da questi versetti comprendiamo che:1. Nella visione islamica, i credenti sono fratelli tra loro, ma gli ipocriti hanno amicizia e fratellanza con infedeli e nemici, e questo è uno dei modi per distinguere i credenti dagli ipocriti.2. Bugie, inganno, paura e panico sono le caratteristiche degli ipocriti. Fuggono dal campo nel momento di pericolo in ogni modo possibile.3. Non si deve avere paura delle parole ingannevoli, deludenti e spaventose degli ipocriti, anzi bisognerebbe spaventarli in modo tale che lascino il campo ed evitino di agire contro i musulmani.4. Il timore delle persone invece del timore di Dio è un segno di debolezza della fede e di radicata ipocrisia nel cuore e nell'anima umana.

 

 

 

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