Gen 08, 2024 08:57 CET

I musulmani e gli arabi americani, il loro sostegno è stato determinante nella vittoria di Joe Biden alle presidenziali del 2020, adesso questa comunità è furiosa con l’amministrazione democratica: il motivo? La situazione a Gaza. Il genocidio palestinese va avanti e Washington non solo sostegno incondizionaella Striscia assediata, continua a bocciare qualsiasi tentativo per un cessate il fuoco nemmeno una pausa umanitaria.

Il presidente americano sta perdendo consensi tra i cittadini di origine araba dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato il loro totale sostegno alla guerra condotta da Israele nei confronti di Hamas. Una quesitone che preoccupa la Casa Bianca Un sondaggio dell’Arab American Institute rivela che solo il 17% è pronto a rieleggere Biden: è una comunità piccola ma importante in stati in bilico come Michigan e Pennsylvania. Questo mentre nel 2020, il 59% degli arabi-americani stava con l’attuale inquilino della Casa Bianca, una percentuale scesa al 35% già prima dello scoppio della guerra a Gaza, come rilevato da un sondaggio dell'Arab American Institute. Non solo, è la prima volta dal 1997 che la maggioranza degli arabi-americani non si definisce democratica: il 32% si dichiara repubblicano e il 31% indipendente. Il 40% degli intervistati ha dichiarato, inoltre, che voterebbe per l'ex presidente Donald Trump, il 5% in più rispetto al 2020.  Intanto la deputata democratica Rashida Tlaib ha accusato il presidente di "appoggiare il genocidio del popolo palestinese". "Il popolo americano non ci sta. Ce lo ricorderemo nel 2024", ha attaccato in un video su X.

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Il trascorrere del tempo fa emergere le criticità nel tessuto dei rapporti che l’amministrazione Biden aveva intessuto per battere Trump alle scorse elezioni presidenziali. Uno dei problemi emergenti è nel rapporto con il mondo islamico. Il loro sostegno fu determinante, ora accusano il Presidente degli Stati Uniti di appoggiare soltanto la causa di Israele senza mostrare empatia per le vittime palestinesi. Il caso del Michigan mostra in maniera evidente cosa potrà succedere nelle urne. Ha destato molto scalpore l’intervista che Eman Hammoud ha rilasciato ad alcuni media statunitensi. Lui nel 2020 è stato tra le migliaia di musulmani che nel Michigan hanno contribuito alla sconfitta di Trump e meno di un mese fa aveva confermato il suo sostegno forte e determinato all’amministrazione Biden. È stato il sostegno che nelle ultime settimane l’amministrazione Biden ha dato alla causa israeliana a far vacillare la fede politica di Hammoud e di tutti i suoi confratelli in questo particolare momento. Se per esempio si votasse direttamente la prossima settimana, non saprebbero cosa fare e come scegliere. “Ci ha messo in una situazione molto difficile”, ha detto Hammoud ai media. “È diventato quasi impossibile per me, moralmente, votare per qualcuno che ha preso le posizioni assunte nelle ultime settimane”. Nelle elezioni democratiche sono i numeri quelli che contano. Il solo Stato del Michigan ha più di 200.000 elettori musulmani americani – 146.000 dei quali si sono recati a votare nel 2020. Biden ha vinto il Michigan, che nella tornata elettorale precedente era andato a Donald Trump, con 155.000 voti.

 

 

 

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