Gen 15, 2024 11:36 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, oggi cominciamo con la lettura e un semplice commento del sessantaduesimo brano del Corano, la Sura Al Jum'a, Venerdì, di cui il nome deriva appunto dal contenuto del nono versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano l'etica sociale, la comunità Islamica e tutto ciò che riguarda questi due importantissimi pilastri della vita sociale dell'uomo.

Questa nobile Sura comprende 11 versetti di cui la maggior parte dedicata appunto agli argomenti particolarmente importanti tra cui il significato spirituale e religioso del giorno santo di Venerdì e molti altri principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, e dai profeti che lo hanno proceduto, siano lodati dal Signore.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 1 al versetto 5 di questa nobile Sura coranica.

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Ascoltiamo ora il primo versetto della Sura Al Jum'a:

بِسْمِ اللَّـهِ الرَّحْمَـنِ الرَّحِیمِ

“In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso”.

 

یُسَبِّحُ لِلَّهِ مَا فِی السَّمَاوَاتِ وَمَا فِی الْأَرْضِ الْمَلِکِ الْقُدُّوسِ الْعَزِیزِ الْحَکِیمِ

“Glorifica Allah ciò che è nei cieli e sulla terra, il Re, il Santo, l’Eccelso, il Saggio”. (62:1)

Come la sura precedente, anche questa sura inizia con la glorificazione di Dio e annuncia la contemplazione di tutti gli esseri esistenti nel mondo. Nella cultura coranica, tutti gli esseri hanno una sorta di intelligenza e non solo conoscono il loro creatore, ma persino lo glorificano. Naturalmente noi esseri umani non siamo in grado di capire questo evento con i nostri 5 sensi. Pertanto, il Sacro Corano nel versetto 44 della Sura Isra ribadisce: “I sette cieli e la terra e tutto ciò che in essi si trova Lo glorificano, non c’è nulla che non Lo glorifichi lodandoLo, ma voi non percepite la loro lode. Egli è indulgente, perdonatore”. .Il primo versetto della Sura Al Jum'a sottolinea che Allah, Gloria a Lui l'Altissimo non è solo il Creatore dell'universo, ma anche il Sovrano di tutta l'esistenza, coLui che governa il mondo, ma non come i governanti umani, il cui potere è generalmente associato all'oppressione e all'ingiustizia.

Iddio Altissimo è un governante la cui Sovranità è esente da ogni difetto e da ogni ingiustizia verso i suoi servi, in quanto Egli è saggio e agisce in base alla Conoscenza e alla Sua Onniscienza.Da questo versetto impariamo che::1. Tutti gli esseri dell'universo, sulla terra e nel cielo, visibili o nascosti, inanimati, vegetali e animali, glorificano e adorano Iddio Unico.2. L'amministrazione dell'esistenza si basa sull'Infinita Conoscenza e Saggezza di Dio, e nessuno può opporsi alla Sua Volontà.

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Ed ora ascoltiamo i versetti 2, 3 e 4 della Sura il Venerdì:

 

هُوَ الَّذِی بَعَثَ فِی الْأُمِّیِّینَ رَسُولًا مِنْهُمْ یَتْلُو عَلَیْهِمْ آیَاتِهِ وَیُزَکِّیهِمْ وَیُعَلِّمُهُمُ الْکِتَابَ وَالْحِکْمَةَ وَإِنْ کَانُوا مِنْ قَبْلُ لَفِی ضَلَالٍ مُبِینٍ

“Egli è Colui Che ha inviato tra gli illetterati un Messaggero della loro gente, che recita i Suoi versetti, li purifica e insegna loro il Libro e la Saggezza, anche se in precedenza erano in errore evidente”, (62:2)

 

وَآخَرِینَ مِنْهُمْ لَمَّا یَلْحَقُوا بِهِمْ وَهُوَ الْعَزِیزُ الْحَکِیمُ

“e ad altri che ancora non li hanno raggiunti [nella fede].Egli è l’Eccelso, il Saggio”. (62:3)

 

ذَلِکَ فَضْلُ اللَّهِ یُؤْتِیهِ مَنْ یَشَاءُ وَاللَّهُ ذُو الْفَضْلِ الْعَظِیمِ

“Questa è la Grazia di Allah, Egli la concede a chi vuole. Allah è il Detentore della Grazia immensa”. (62:4)

 

I versetti che appena abbiamo ascoltato descrivono lo scopo della missione del Profeta dell'Islam sottolineando che la sua più importante funzione era quella di guidare il popolo che per la maggior parte era analfabeto e ignorante

agli insegnamenti del libro di Dio e le sagge parole.

Naturalmente, tale missione non era limitata al popolo della Mecca e della penisola arabica, ma riguardava tutti coloro che in seguito hanno creduto in lui e hanno risposto al suo invito per la fede in Dio, i quali hanno beneficiato dei suoi insegnamenti e dei suoi metodi educativi, e questo processo continuerà fino al Giorno del Giudizio.

La missione di tutti i profeti nel corso della storia, in particolare dell'ultimo Messaggero di Dio, il profeta Maometto, che Allah lo benedica e gli conceda la pace, in realtà altro non è che la più grande Grazia di Dio all'umanità, per salvarla da vari costumi e credenze piene di errori ed eccessi.Da questi versetti impariamo che:1. L'invio dei profeti è la causa di crescita, di movimento e di eccellenza della società umana.2. Inviare una uomo a guidare la società umana, tra le persone che sono al culmine dell'ignoranza, della deviazione e del disorientamento, è uno dei miracoli divini più grandi.3. La missione del Profeta dell'Islam non è limitata alla razza araba o al popolo contemporaneo a lui, ma include tutte le persone di ogni nazione, razza e clima, aiutando tutti gli uomini che cercano la Verità, alla felicità e alla salvezza.

 

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E in fine ascoltiamo il versetto 5 della Sura Al Jum'a, il Venerdì:

 

مَثَلُ الَّذِینَ حُمِّلُوا التَّوْرَاةَ ثُمَّ لَمْ یَحْمِلُوهَا کَمَثَلِ الْحِمَارِ یَحْمِلُ أَسْفَارًا بِئْسَ مَثَلُ الْقَوْمِ الَّذِینَ کَذَّبُوا بِآیَاتِ اللَّهِ وَاللَّهُ لَا یَهْدِی الْقَوْمَ الظَّالِمِینَ

“Coloro cui fu affidata la Torâh e che non la osservarono, assomigliano all’asino che porta i libri. Quanto è detestabile la similitudine di coloro che tacciano di menzogna i segni di Allah: Allah non guida gli ingiusti”. (62:5)

Nei versetti precedenti si è parlato dell'invio del Messaggero di Dio tra il popolo della Mecca; Questi versetti invece avvertono i musulmani di stare attenti a non essere come i popoli precedenti a loro a cui fu data il Libro Sacro Torah e furono obbligati a metterne in pratica gli insegnamenti, ma un gruppo di essi non adempi al proprio dovere e mantenne solo l'apparenza. A quel punto un altro gruppo ha agito contro di esso e negando in pratica i versetti del Testo Sacro definendoli errati.In seguito il Sacro Corano fa l'esempio dell'animale che trasporta il libro in quanto ne sopporta solo il peso, ma non beneficia del suo contenuto. Lo stesso avviene per un musulmano che tiene in mano il Corano in diverse cerimonie, lo bacia e lo rispetta, ma non lo mette in pratica, in realtà ne sopporta solo il peso. Una persona del genere non trae beneficio dagli insegnamenti del Corano e dalla guida divina nella sua vita.Da questo versetto impariamo che:1. Il Corano ha paragonato le persone ignoranti e gli studiosi oziosi agli animali, perché non usano la luce della ragione e si privano dell'immenso beneficio della Rivelazione nel suo significato più profondo..

 

 

 

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