Feb 12, 2024 08:21 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche oggi continueremo con la lettura e un semplice commento del sessantaquattresimo brano del Corano, la Sura At Taghabon, Il Reciproco Inganno, di cui il nome deriva appunto dal contenuto del nono versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano il Giorno del Giudizio e tutto ciò che riguarda questo importantissimo pilastro della vita sociale ed individuale dell'uomo. Questa nobile Sura comprende 18 versetti di cui la maggior parte dedicata appunto agli argomenti particolarmente importanti tra cui la questione della Resurrezione e molti altri principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, e dai profeti che lo hanno proceduto, siano lodati dal Signore.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 7 al versetto 12 di questa nobile Sura coranica.

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Ascoltiamo ora i versetti 7 e 8 della Sura At Taghabon:

زَعَمَ الَّذِینَ کَفَرُوا أَنْ لَنْ یُبْعَثُوا قُلْ بَلَى وَرَبِّی لَتُبْعَثُنَّ ثُمَّ لَتُنَبَّؤُنَّ بِمَا عَمِلْتُمْ وَذَلِکَ عَلَى اللَّهِ یَسِیرٌ

“Coloro che non credono affermano che non saranno affatto resuscitati. Di’: «Invece sì, per il mio Signore: sarete resuscitati, quindi sarete informati di quel che avrete fatto. Ciò è facile per Allah». (64:7)

فَآمِنُوا بِاللَّهِ وَرَسُولِهِ وَالنُّورِ الَّذِی أَنْزَلْنَا وَاللَّهُ بِمَا تَعْمَلُونَ خَبِیرٌ

“Credete dunque in Allah e nel Suo Messaggero e nella Luce che abbiamo fatta scendere. Allah è ben informato a proposito di quello che fate”. (64:8)

Nel programma precedente si è parlato dell'incredulità dei profeti; Questi versetti invece narrano la negazione del Giorno della Resurrezione da parte dei miscredenti: Loro pensano che non ci sia nessun Giorno della Resurrezione dopo la morte, in base alle loro false idee e conclusioni. Pertanto, non si preparano a comparire nella Corte Divina dove dovranno rispondere di ciò che hanno fatto e detto.Nel percorso della Rivelazione Divina, il Messaggero di Dio ha il compito di ricordare con tutta enfasi a tutti gli uomini che tutti, nessuno escluso, saranno presenti nel Giorno della Resurrezione e che il resoconto delle loro azioni compiute in questo mondo sarà aperto davanti a ciascun uomo nel Giorno del Giudizio, il quale sarà la base della punizioni e ricompense. .La continuazione dei versetti mostra che la via d'uscita da queste idee negazioniste è proprio la fede in Dio, nel Suo Profeta e nel Sacro Corano che è stato rivelato da Dio al Suo Messaggero Mohammad, Pace su di lui. In altre parole i versetti che abbiamo ascoltato dicono: Dio ha creato il mondo in base alla Sua Conoscenza e Onnipotenza. Lui ha il pieno controllo su ciò che fanno le Sue creature. Pertanto, nulla è oltre la Sua Conoscenza ed Egli è consapevole di tutte le nostre azioni e intenzioni.Da questi versetti impariamo che:1. coloro che negano la risurrezione, senza alcuna ragione o prova e basandosi solo su congetture, hanno un'idea falsa e infondata.2. Il mondo è il luogo dell'azione e l'aldilà è il luogo del calcolo. Tutte le azioni dell'uomo in questo mondo sono registrate e nel Giorno della Resurrezione l'uomo sarà ricompensato o punito in base alle sue azioni.3. La risurrezione dei morti nel Giorno della Resurrezione e la consapevolezza delle persone su ciò che hanno fatto durante la loro vita è una cosa molto facile per Dio, che è il Creatore e Signore di questo grande universo.4. L'incredulità e il politeismo basati sulla testardaggine e sull'ostinazione nei confronti della verità, conducono l'uomo nelle tenebre, ma i versetti del Corano portano l'uomo fuori dalle tenebre e lo guidano alla Luce della Verità.

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Ed ora ascoltiamo i versetti 9 e 10 della Sura At Taghabon:

یَوْمَ یَجْمَعُکُمْ لِیَوْمِ الْجَمْعِ ذَلِکَ یَوْمُ التَّغَابُنِ وَمَنْ یُؤْمِنْ بِاللَّهِ وَیَعْمَلْ صَالِحًا یُکَفِّرْ عَنْهُ سَیِّئَاتِهِ وَیُدْخِلْهُ جَنَّاتٍ تَجْرِی مِنْ تَحْتِهَا الْأَنْهَارُ خَالِدِینَ فِیهَا أَبَدًا ذَلِکَ الْفَوْزُ الْعَظِیمُ

“Il Giorno in cui sarete riuniti per il Giorno del Raduno, sarà il Giorno del reciproco inganno. A chi avrà creduto in Allah e avrà compiuto il bene, Egli cancellerà i peccati e lo introdurrà nei Giardini dove scorrono i ruscelli, in cui rimarrà per sempre. Ecco l’immenso successo”. (64:9)

وَالَّذِینَ کَفَرُوا وَکَذَّبُوا بِآیَاتِنَا أُولَئِکَ أَصْحَابُ النَّارِ خَالِدِینَ فِیهَا وَبِئْسَ الْمَصِیرُ

“Coloro invece che non credono e tacciano di menzogna i Nostri segni, saranno i compagni del Fuoco in cui rimarranno in perpetuo. Qual tristo avvenire”! (64:10)

I versetti che appena abbiamo ascoltato si riferiscono a una delle caratteristiche del Giorno del Giudizio, da cui deriva anche il nome di questa Sura, e cioè il sentimento di desiderio, rimpianto e perdita dell'uomo nel Giorno del Giudizio. Le persone buone e virtuose si rammaricano del motivo per cui non hanno compiuto più delle buone azioni, e le persone cattive si rammaricano delle loro cattive azioni, del motivo per cui hanno commesso tali peccati.In questi versetti, il Sacro Corano considera il modo per ricevere la grazia e il perdono di Dio di essere lontani da ogni forma di miscredenza, politeismo e ipocrisia, e dice: Coloro che credono nel Dio Unico e compiono buone azioni, Dio copre e cancella le loro cattive azioni e opere e li perdona facendoli entrare nel paradiso eterno.Ma coloro la cui incredulità si basava sulla negazione della Verità Sublime, cioè conoscevano e comprendevano la Verità, ma non erano pronti ad accettarla, a confessarla e ad agire in base ad essa, saranno incastrati nel fuoco dell'inferno e non c'è modo di liberarli dalla punizione. .Da questi versetti Impariamo che:1. Prima che ogni opportunità venga persa e prima che ci trovassimo di fronte ai rimpianti nel Giorno del Giudizio, dovremmo compiere azioni buone con le giuste motivazioni in modo da poter beneficiare delle loro benedizioni nel Giorno del Giudizio.2. Agli occhi di Dio, le buone azioni sono ricompensate e causano il perdono delle cattive azioni.3. Prima di entrare in paradiso, una persona deve essere purificata dalle impurità e dai peccati. Una persona può essere purificata grazia al perdono e alla Clemenza di Dio.4. Tutti gli esseri umani cercano di raggiungere la prosperità e la felicità; Ma la vera felicità si ottiene compiendo buone azioni nel mondo ed entrando nel paradiso Divino.

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E infine ascoltiamo i versetti 11 e 12 della nobile Sura At Taghabon:

مَا أَصَابَ مِنْ مُصِیبَةٍ إِلَّا بِإِذْنِ اللَّهِ وَمَنْ یُؤْمِنْ بِاللَّهِ یَهْدِ قَلْبَهُ وَاللَّهُ بِکُلِّ شَیْءٍ عَلِیمٌ

“Nessuna sventura colpisce [l’uomo] senza il permesso di Allah. Allah guida il cuore di chi crede in Lui. Allah è l’Onnisciente”. (64:11)

وَأَطِیعُوا اللَّهَ وَأَطِیعُوا الرَّسُولَ فَإِنْ تَوَلَّیْتُمْ فَإِنَّمَا عَلَى رَسُولِنَا الْبَلَاغُ الْمُبِینُ

“Obbedite dunque ad Allah e obbedite al Messaggero. Se poi volgerete le spalle, [sappiate che] al Nostro Messaggero [incombe] solo la trasmissione esplicita”. (64:12)

Nella vita di tutti gli esseri umani, che lo vogliano o no, sorgono problemi e calamità che causano disperazione, ansia e panico in tutte le persone, ma coloro che credono in Dio l'Onnipotente sanno che nulla in questo mondo può accadere senza permesso e Volontà di Allah Gloroa a Lui l'Altissimo. Pertanto, un vero credente è paziente durante le calamità e sa che Dio è consapevole della sua condizione e la sua pazienza è ricompensata.Un uomo di fede non smette di obbedire a Dio e al Messaggero a causa di disastri e difficoltà, mentre alcune persone non sono così. Loro adorano Dio in tempi di prosperità e agio, e in tempi di difficoltà presumono che Dio sia la causa delle loro disgrazie e abbandonano la preghiera, il digiuno e altri doveri religiosi.Da questi versetti impariamo che:1. Ciò che mantiene il cuore umano forte e sicuro contro gli incidenti e i disastri è la fede in Dio. Una persona che crede in Dio sa che Egli è pienamente consapevole della sua condizione, per questo non perde la pazienza, la fiducia e la speranza di fronte ai problemi e alle difficoltà.2. Concetti elevati come pazienza, fiducia, soddisfazione e sottomissione sono tra le cose da cui è guidato il cuore del credente, che rimane fermo e incrollabile di fronte alle avversità e non si spezza.3. Compito dei profeti è trasmettere il richiamo divino. Nenche loro hanno il diritto di forzare le persone. Perché l'uomo è stato creato libero; Pertanto, può sia obbedire che disobbedire al comando di Dio e del Suo Messaggero.

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