Feb 12, 2024 10:57 CET

Il presidente ucraino ha terminato il suo show al Forum Economico Mondiale in Svizzera, con un nulla di fatto.Il suo peggior problema è la drastica diminuzione del fiume di denaro che fino a pochi mesi fa sembrava dotato di perpetuità. Fiume che, durante il suo percorso verso il fronte, perdeva le sue acque fatte confluire in mille affluenti alieni europei e ucraini per poi arrivare a destinazione sotto forma di rigagnolo.

La commedia di Zelensky a Davos serve in definitiva a convincere i suoi sponsor occidentali a tenere aperte le linee di fornitura di armi e denaro nonostante la situazione critica sul terreno, fondamentalmente per salvaguardare la posizione – se non la sopravvivenza stessa – del presidente e del suo entourage. Nei piani di salvataggio di Zelensky figura ai primi posti anche la svendita letterale del suo paese ai grandi interessi occidentali, come hanno confermato i numerosi incontri del presidente a Davos con gli “investitori” coinvolti in Ucraina.

A Davos Zelensky aveva due obiettivi. Quello di evitare il nascere di seri colloqui di Pace e quello di riprendere a mungere la mucca occidentale. Il primo è stato raggiunto tramite la messa in scena della classica operetta buffa di cui Zelensky è maestro indiscusso. Il secondo obiettivo rimane lontano. Sembra proprio che la mucca Carolina non abbia più latte o non voglia più farsi mungere.Per convincere i finanziatori occidentali Zelensky ha giurato e spergiurato che può vincere la guerra. MusicaCattive notizie per il regime di Zelensky sono arrivate intanto anche dalla Germania. Mercoledì il parlamento federale di Berlino ha bocciato a larga maggioranza l’invio di missili da crociera “Taurus” all’Ucraina. Solo due deputati della maggioranza hanno votato a favore assieme a quelli di opposizione dei partiti gemelli CDU/CSU.

La maggioranza ha spiegato il fallimento col fatto che i cristiano-democratici avevano collegato al provvedimento sui missili un dibattito circa lo stato delle forze armate tedesche.La votazione in aula sarebbe quindi diventata un gioco politico a cui la maggioranza non ha voluto piegarsi. Se questa ricostruzione è plausibile, resta comunque il fatto che l’invio di missili a lungo raggio a un regime sempre più disperato inizia a preoccupare seriamente i governi occidentali. Questi ultimi, in particolare quello americano, stanno d’altra parte facendo pressioni su Kiev per passare al più presto a una “difesa attiva” e abbandonare le velleità offensive sul campo di battaglia.I missili “Taurus” tedeschi hanno una gittata di oltre 500 chilometri e possono trasportare testate fino a quasi 500 chili. Francia e Gran Bretagna hanno già approvato il trasferimento di armi simili all’Ucraina, aumentando le pressioni su Berlino per fare lo stesso. I recenti bombardamenti contro città russe da parte di Kiev, con obiettivi quasi sempre civili, hanno però scatenato la massiccia risposta di Mosca. In definitiva, anche un via libera da parte tedesca ai “Taurus” non farebbe che peggiorare la situazione ucraina, senza portare benefici strategici al regime di Zelensky.

 

 

 

Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium

Tag