Apr 29, 2024 09:07 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l'interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l'ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche oggi continueremo con la lettura e un semplice commento del sessantaseiesimo brano del Corano, la Sura At Tahrim, l’Interdizione, di cui il nome deriva appunto dal contenuto del primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano il Giorno del Giudizio e tutto ciò che riguarda la vita sociale ed individuale dell'uomo. Questa nobile Sura comprende 12 versetti di cui la maggior parte dedicata appunto agli argomenti particolarmente importanti tra cui la questione dei divieti ed obblighi religiosi nell’islam e molti altri principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, e dai profeti che lo hanno preceduto, siano lodati dal Signore.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 6 al versetto 8 di questa nobile Sura coranica.

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Amici, ascoltiamo ora il versetto 6 della Sura At Tahrim, l’Interdizione:

 

یَا أَیُّهَا الَّذِینَ آمَنُوا قُوا أَنْفُسَکُمْ وَأَهْلِیکُمْ نَارًا وَقُودُهَا النَّاسُ وَالْحِجَارَةُ عَلَیْهَا مَلَائِکَةٌ غِلَاظٌ شِدَادٌ لَا یَعْصُونَ اللَّهَ مَا أَمَرَهُمْ وَیَفْعَلُونَ مَا یُؤْمَرُونَ

“O credenti, preservate voi stessi e le vostre famiglie, da un fuoco il cui combustibile saranno uomini e pietre e sul quale vegliano angeli formidabili, severi, che non disobbediscono a ciò che Allah comanda loro e che eseguono quello che viene loro ordinato”. (66:6)

 

Nei versetti iniziali di questa sura vengono fatte raccomandazioni riguardo ad alcune questioni familiari. Questo versetto parla invece della responsabilità di una persona verso i suoi familiari:In base agli insegnamenti coranici i credenti non pensano solo a salvare se stessi dal fuoco dell'inferno, ma si sentono anche responsabili della propria famiglia e la mettono in guardia dal compiere azioni cattive e inappropriate.Marito e moglie sono responsabili l’uno dell’altro e soprattutto dei propri figli. Loro dovrebbero liberare la casa e l’ambiente familiare da qualsiasi inquinamento, non permettendo alla cultura antireligiosa che indebolisca la morale della famiglia e che entri nell’ambiente domestico. I genitori dovrebbero invitare la famiglia a compiere buone azioni e impedire loro di fare cattive azioni, promuovendo con le parole e con i fatti, le buone azioni e metterli in guardia contro quelle cattive.Da un altro punto di vista, così come spetta ai genitori assicurare il sostentamento e una sana alimentazione fisica dei figli, così spetta ai genitori anche la loro educazione religiosa e una corretta e sana alimentazione intellettuale e spirituale. È naturale che il fallimento in questo campo possa essere uno dei fattori di deviazione intellettuale e pratica dei bambini.Da questo versetto impariamo che:1. L'anima dell'uomo è ribelle e stravagante e lo porta a mille tentazioni, quindi, in tutte le situazioni, bisogna stare attenti ai propri desideri in modo che non intrappolino una persona.2. Avere la fede nella resurrezione e nel fuoco dell'inferno gioca un ruolo importante nel controllare l'uomo dinnanzi alle passioni e ai desideri.3. Il primo passo per la salvezza è vegliare su se stessi e in un secondo luogo sui parenti e infine anche sulla società.4. L'educazione religiosa dei figli rientra tra i compiti e le responsabilità dei genitori.5. Gli angeli sono agenti dell'Universo in questo mondo e nell'aldilà e gestiscono il paradiso e l'inferno secondo il Comando Divino.

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Ed ora ascoltiamo i versetti 7 e 8 della Sura At Tahrim:

 

یَا أَیُّهَا الَّذِینَ کَفَرُوا لَا تَعْتَذِرُوا الْیَوْمَ إِنَّمَا تُجْزَوْنَ مَا کُنْتُمْ تَعْمَلُونَ

“O miscredenti, non chiedete scusa oggi, sarete compensati solo per quel che avrete fatto”. (66:7)

 

یَا أَیُّهَا الَّذِینَ کَفَرُوا لَا تَعْتَذِرُوا الْیَوْمَ إِنَّمَا تُجْزَوْنَ مَا کُنْتُمْ تَعْمَلُونَ»، «یَا أَیُّهَا الَّذِینَ آمَنُوا تُوبُوا إِلَى اللَّهِ تَوْبَةً نَصُوحًا عَسَى رَبُّکُمْ أَنْ یُکَفِّرَ عَنْکُمْ سَیِّئَاتِکُمْ وَیُدْخِلَکُمْ جَنَّاتٍ تَجْرِی مِنْ تَحْتِهَا الْأَنْهَارُ یَوْمَ لَا یُخْزِی اللَّهُ النَّبِیَّ وَالَّذِینَ آمَنُوا مَعَهُ نُورُهُمْ یَسْعَى بَیْنَ أَیْدِیهِمْ وَبِأَیْمَانِهِمْ یَقُولُونَ رَبَّنَا أَتْمِمْ لَنَا نُورَنَا وَاغْفِرْ لَنَا إِنَّکَ عَلَى کُلِّ شَیْءٍ قَدِیرٌ

“ O credenti, pentitevi davanti ad Allah d’un pentimento sincero. Forse il vostro Signore cancellerà i vostri peccati e vi introdurrà nei Giardini in cui scorrono i ruscelli, nel Giorno in cui non imporrà umiliazione alcuna al Profeta e a coloro che avranno creduto insieme con lui. La loro luce correrà innanzi a loro e sulla loro destra ed essi diranno: «Signore, completa la nostra luce e perdonaci. In verità tu sei l’Onnipotente». (66:8)

 

Proseguendo sul tema del versetto precedente, che parlava della cura di sé e della propria famiglia contro il castigo dell'inferno, questi versetti si rivolgono innanzitutto ai non credenti: Nel Giorno del Giudizio non saranno accettate scuse, in quanto la Resurrezione è la scena della manifestazione dell'azione, e le brutte azioni che sono istituzionalizzate nell'esistenza umana senza essere state purificate dal pentimento e dal perdono, saranno la causa della punizione dell'uomo all'inferno, come affermava anche il versetto precedente.Continuando con questo argomento, i versetti che appena abbiamo ascoltato ritornano ancora una volta al mondo e si rivolgono ai credenti dicendo: La soluzione per la salvezza umana è il pentimento e il ritorno onesto e sincero a Dio, affinché Egli copra i peccati e li perdoni.È naturale che per una persona che con la preghiera e il pentimento si è purificata dalla contaminazione del peccato, si apra la strada per entrare in paradiso e possa restare all'ombra della misericordia di Dio. Il pentimento è un tema particolarmente enfatizzato in questo versetto, soprattutto quando il pentimento viene dall'anima ed esprime il vero rammarico di una persona (non solo per le apparenti conseguenze del peccato, come il disonore agli occhi delle persone, ma in realtà , il vero pentimento avviene quando una persona decide di non ritornare a quel peccato e di non ripeterlo.Il seguito dei versetti si riferisce alla situazione dei credenti e dei compagni e seguaci del Messaggero di Dio nel Giorno della Resurrezione e dice: Il giorno in cui i peccatori dell'inferno saranno umiliati e rimproverati, in tale Giorno essi (i credenti) saranno orgogliosi delle loro buone azioni; La luce della fede si riflette nel loro essere e chiedono a Dio la permanenza e la perfezione di quella luce.Da questi versetti impariamo che:1. Il pentimento e le scuse non funzionano nella risurrezione. Finché siamo in questo mondo e abbiamo l’opportunità di pentirci e ritornare a Dio l'Altissimo, possiamo rimediare al nostro passato.2. Il fuoco dell'inferno e il castigo del Giorno del Giudizio non sono altro che le azioni dell'uomo stesso.3. Una persona di fede dovrebbe evitare di commettere peccati e se cade in una trappola, dovrebbe pentirsi immediatamente affinché gli effetti del peccato non siano istituzionalizzati nel suo essere.4. Un credente non è immune dal peccato e talvolta può scivolare, ma il segno della sua fede è il rimorso e il pentimento.5. A meno che una persona non sia purificata dai propri peccati e dalle sue impurità, non entrerà in paradiso, perché il paradiso è riservato solo e esclusivamente ai puri.6. Il pentimento e il perdono cancellano entrambi il passato oscuro dell'uomo e forniscono la base per la sua crescita, perfezione e illuminazione.7. Le azioni buone e piacevoli dell'uomo nel mondo appariranno sotto forma di luce nel Giorno della Resurrezione.

 

 

 

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