Ott 26, 2021 07:34 CET
  • Islam e le minoranze religiose 20

vi presentiamo un'altra puntata della serie 'i diritti delle minoranze religiose nell’Islam.

Amici, nella puntata di oggi cercheremo di rispondere in modo sommario alla seguente domanda: in base alla giurisprudenza islamica, i non musulmani che non sono la gente della Scrittura possono vivere come minoranza religiosa in un paese islamico e avere i loro doveri e diritti specifici e generici?

Per rispondere a questa domanda ci rivolgiamo alle parole e alle azioni riportate dal Principe dei credenti, l’Imam Alì, sia lodato dal Signore, secondo il quale tutta la gente del Libro, che siano cristiano o eberei oseguaci di altre religioni abramitiche, devono essere rispettati e protetti esattamente come i musulmani, e la loro proprietà e e dignità deve essere protetta dalla legge e dal Governo islamico in ugual misura della comunità islamica, anche se quest’ultima è in netta maggioranza. In fatti è noto a tutti l’episodio in cui all’Imam Alì giunse la notizia che l’esercito di Muawyah aveva aggredito le donne non musulmane, più precisamente della religone ebraiche, senza che loro fossero ostaggi coinvolti in alcuna guerra con i musulmani. In quell’occasione il nobile Imam Alì che era anche il califfo dell’intero mondo islamico, disse: “ Ho sentito che uno di loro (Soldati di Muawyah), era entaro nella casa di una donna non musulamana (che aveva stipulato un accordo di pace con il governo islamici), la quale era protetta dall’islam rubandole il suo braccialetto e altri suoi gioielli, mentre loro non avevano alcun mezzo per diffendersi tranne che il loro disperato pianto. Non si dovrebbe meravigliarsi se un musulmano dovesse morire di questa vergogna”.

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Vediamo ora quale è la prospettiva islamica riguardo le popolazioni non musulmane e neanche le genti del Libro. In base al verdetto di un gran numero dei giuristi islamici, sia sunniti che sciiti, tutta la gente che non dichiara la guerra alla comunità islamica e non adotta nessun comportamento e azione bellica contro i musulmani può e devono essere considerate parte della nazione e nessun musulmano deve permettersi di recare loro alcun danno materiale o qualche offesa a loro o al loro credo, e gli ulama islamici per il termine tutte le popolazioni in pace, hanno inteso tutte anche quelle che non seguono le religioni abramitiche, quale ebraismo o cristianesimo. Il Grande Ayatollah Mohsen Araki nel suo libro Al Hokm fil Islam scrive: “ Le comunità religiose di minoranza che seguono un Testo Sacro, sono rispettate nei Paesi silamici e hanno dei doveri e diritti nei confronti della maggioranza musulmana. Ma anche nei confronti delle altre minoranze l’approccio della religione islamica è molto benevolo e rispettoso, non escludendo che la possibilità che ciascuno di loro potrebbe voler entrare nell’Islam, come leggiamo nel Sacro Corano, il versetto 125 della Sura An Nahl: “ Chiama al sentiero del tuo Signore con la saggezza e la buona parola e discuti con loro nella maniera migliore. In verità il tuo Signore conosce meglio [di ogni altro] chi si allontana dal Suo sentiero e conosce meglio [di ogni altro] coloro che sono ben guidati”.”

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