Ago 23, 2023 09:28 CET

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato ancora una volta che potrebbe prendere in considerazione la sospensione di alcune funzionalità dei social network in caso di nuove proteste antigovernative in Francia.

Migliaia di agenti e blindati  e altri due morti. Stretta di Macron contro i tumulti  esplosi dopo il caso di Nahel, il 17enne di origine magrebina ucciso da un agente di polizia nei pressi di Parigi.“Un odore di coprifuoco comincia a stendersi sulla Francia”, ha avvertito il giornalista francese, Filippo Ortona, sul Manifesto. Questo dopo diversi giorni di rivolta popolare innescata dall’omicidio di Nahel, l’adolescente di 17 anni ucciso a colpi di pistola da un poliziotto a un posto di blocco nei pressi di Parigi. Dal canto suo il governo attraverso il suo portavoce Olivier Véran, dopo che ha escluso un intervento dell’esecutivo per limitare i social network, ha voluto sottolineare che Macron non intende procedere con un «blackout generalizzato». “Ad esempio ci sono delle funzioni di geolocalizzazione, su certe piattaforme, che permettono ai giovani di trovarsi in questo o quel posto, mostrando scene, come accendere fuochi ha dichiarato  Questi sono inviti all'organizzazione dell'odio nello spazio pubblico e lì si ha l'autorità per poter sospendere». Macron - e non solo - sostiene che i manifestanti utilizzano Snapchat, TikTok e Telegram, tutte piattaforme con funzionalità limitate di monitoraggio dei contenuti, per filmare eventi violenti e, secondo i funzionari, organizzare raduni illegali. «Si tratta di appelli all'organizzazione di rivolte nello spazio pubblico e allora in questo caso si possono sospendere le funzioni dei social», ha detto sempre il portavoce nel suo rapporto al Consiglio dei ministri. I commenti hanno attirato l'ira di molti critici, tra cui Olivier Marleix, presidente del gruppo repubblicani all'Assemblea nazionale francese, che ha dichiarato su Twitter che erano «di pessimo gusto». La deputata del gruppo "La Francia insubordinata", Mathilde Panot, ha paragonato Macron al capo del governo nordcoreano, dicendo: «Ok, Kim Jong Un».

 

Image Caption

La Francia in seguito alla morte di Nahel ha vissuto diversi giorni di proteste ed scontri con il ministero dell’Interno che ha annunciato l’arresto di oltre 1.300 persone, con 406 di esse solo a Parigi e nei suoi sobborghi.Anche l’Onu ha chiesto al governo francese di «occuparsi seriamente dei profondi problemi di razzismo e discriminazione che riguardano la sua polizia». L’agente che ha ucciso Nahel, intanto, è in detenzione provvisoria – fatto rarissimo, che ha suscitato l’immediata indignazione di Alliance Police Nationale, il sindacato di polizia più grande del paese. In un comunicato diffuso ieri, Alliance sostiene che «i poliziotti oggi sono in guerra, mentre domani entreremo in resistenza e il governo dovrà prenderne atto». Un linguaggio quasi eversivo rivelatore dello spirito violento che anima una parte della polizia francese.Nel 2022 in Francia tredici persone sono state uccise dalla polizia per il rifiuto da parte di un automobilista o un motociclista di fermarsi su ordine di un poliziotto: la stessa situazione che si è verificata pochi giorni fa a Nanterre, alla periferia ovest di Parigi, quando un agente di polizia ha ucciso il 17enne Nahel. Nel video dell’accaduto, che ha smentito la versione ufficiale data inizialmente dalla polizia, si vede un agente al finestrino di un’auto mentre discute con il conducente, Nahel, puntandogli una pistola a pochi centimetri di distanza. Poi si sente il rumore di uno sparo non appena la macchina riparte.

Image Caption

 

Potete seguirci sui seguenti Social Media
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium