Dic 11, 2023 08:41 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, oggi cominceremo con la lettura e un semplice commento della cinquantottesimo brano del Corano, la Sura Al Mujadila, la Disputante, di cui il nome deriva appunto dal contenuto del primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano l'etica sociale, la famiglia e tutto ciò che riguarda questi due importantissimi pilastri della vita sociale dell'uomo.

Questo nobile Sura comprende 22 versetti di cui maggior parte dedicata appunto agli insegnamenti dell'Islam e ai principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, sia lodato dal Signore

Oggi conosceremo meglio dal versetto 12 al 17 di questa nobile Sura coranica.

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Ora ascoltiamo i versetti 12 e 13 della Sura Al Mujadila, la Disputante:

یَا أَیُّهَا الَّذِینَ آمَنُوا إِذَا نَاجَیْتُمُ الرَّسُولَ فَقَدِّمُوا بَیْنَ یَدَیْ نَجْوَاکُمْ صَدَقَةً ذَلِکَ خَیْرٌ لَکُمْ وَأَطْهَرُ فَإِنْ لَمْ تَجِدُوا فَإِنَّ اللَّهَ غَفُورٌ رَحِیمٌ

“O credenti! Quando desiderate un incontro privato con il Messaggero, fate precedere il vostro incontro da un’elemosina: è meglio per voi e più puro . Se però non ne avete i mezzi, in verità Allah è perdonatore, misericordioso”. (58:12)

 

أَأَشْفَقْتُمْ أَنْ تُقَدِّمُوا بَیْنَ یَدَیْ نَجْوَاکُمْ صَدَقَاتٍ فَإِذْ لَمْ تَفْعَلُوا وَتَابَ اللَّهُ عَلَیْکُمْ فَأَقِیمُوا الصَّلَاةَ وَآتُوا الزَّکَاةَ وَأَطِیعُوا اللَّهَ وَرَسُولَهُ وَاللَّهُ خَبِیرٌ بِمَا تَعْمَلُونَ

“Forse temete [di cadere in miseria] se farete precedere un’elemosina ai vostri incontri privati [con l’Inviato]? Se non lo avrete fatto – e che Allah accolga il vostro pentimento – eseguite l’orazione, versate la decima e obbedite ad Allah e al Suo Inviato. Allah è ben informato di quello che fate”. (58:13)

In base a quanto è stato riportato nei testi sulla storia dei primi anni della Rivelazione al nobile Profeta dell'Islam, un numero notevole di credenti cercava di ottenere incontri personali con l’Inviato di Allah Pace e Benedizioni su di lui al punto che egli era letteralmente assillato. Con questo versetto Allah, Gloria a Lui l’Altissimo, stabilisce una sorta di elemosina obbligatoria, per scoraggiare quelli che non avevano veramente validi motivi. Tuttavia la norma rimase valida per poco tempo ed è considerata abrogata dal versetto successivo.

Questo ordine aveva il ruolo di un rallentatore in modo che coloro che non avevano una questione veramente importante non sprecassero il tempo del Profeta, Pace su di lui, e non lo disturbassero e allo stesso tempo, potessero essere d'aiuto in questo modo ai poveri e ai bisognosi.La continuazione dei versetti mostra che questo intervento Divino è stato fruttuoso, dopo il quale, le persone hanno smesso di recarsi dal Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore e di fare richieste inutili. Naturalmente, secondo le tradizioni, l'unica persona che seguiva questo ordine molto rigorosamente era il nobile Ali Oace su di lui, che era solito fare la carità prima di incontrare il Profeta per conversazioni importanti nonostante poteva parlare con il Profeta anche in privato.Da questi versetti comprendiamo che:1.Per alleviare la povertà e prendersi cura delle fasce svantaggiate della società, l'Islam è intervenuto in vari modi e ha ordinato di fare la carità con diversi pretesti.2. La carità on la Sadaqah ha due aspetti: uno è dare l'aiuto ai bisognosi, l'altro è la purificazione spirituale dei ricchi dall'avidità e dall'attaccamento al mondo.3.Le regole dell'Islam si basano sulle capacità finanziarie e fisiche delle persone e non causano loro difficoltà e imbarazzo.

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Ed ora ascoltiamo i versetti 14 e 15 della Sura Al Mujadila:

أَلَمْ تَرَ إِلَى الَّذِینَ تَوَلَّوْا قَوْمًا غَضِبَ اللَّهُ عَلَیْهِمْ مَا هُمْ مِنْکُمْ وَلَا مِنْهُمْ وَیَحْلِفُونَ عَلَى الْکَذِبِ وَهُمْ یَعْلَمُونَ

“Non hai visto coloro che si sono alleati con quelli con i quali Allah è adirato? Non sono né dei vostri né dei loro, e giurano il falso sapendo di farlo”, (58:14)

 

أَعَدَّ اللَّهُ لَهُمْ عَذَابًا شَدِیدًا إِنَّهُمْ سَاءَ مَا کَانُوا یَعْمَلُونَ

“Allah ha preparato per loro un severo castigo. È malvagio quel che hanno commesso”. (58:15)

 

L’esegesi è unanime nel ritenere che il versetto si riferisca a quegli ipocriti di Medina che avevano stabilito segrete alleanze con i nemici dei musulmani della città. Loro si proclamavano convertiti ma in realtà erano subdoli oppositori dell’Inviato di Allah, Pace e Benedizioni su di lui. Nei loro incontri segreti insultavano il Profeta ma quando ciò veniva loro rinfacciato, negavano e spergiuravano la loro innocenza.

Questi versetti indicano una delle caratteristiche degli ipocriti, che è la loro connessione segreta con i nemici. Il versetto che appena abbiamo ascoltato ricorda ai musulmani di stare attenti alle persone che pianificano l'amicizia con i nemici mentre giurano che queste amicizie e visite non significano separarsi dai ranghi dei musulmani, ma evitare il pericolo dei nemici.È naturale che questo tipo di approccio ipocrita faccia sì che i musulmani non si fidino degli ipocriti né li considerino come loro nemici rivelando loro i propri segreti e piani.Da questi versi impariamo che:1.Gli ipocriti abusano sempre della buana fede di persone. Pertanto, è necessario e doveroso conoscere le loro caratteristiche e il loro uso improprio delle questioni religiose per ingannare le persone.2.Le relazioni politiche ed economiche con i non musulmani non dovrebbero portare ad accettare il loro dominio.

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E infine ascoltiamo i versetti 16 e 17 della Sura Al Mujadila, la Disputante:

 

اتَّخَذُوا أَیْمَانَهُمْ جُنَّةً فَصَدُّوا عَنْ سَبِیلِ اللَّهِ فَلَهُمْ عَذَابٌ مُهِینٌ

“facendosi scudo dei loro giuramenti, frappongono ostacoli sulla via di Allah. Avranno un avvilente castigo”. (58:16)

 

لَنْ تُغْنِیَ عَنْهُمْ أَمْوَالُهُمْ وَلَا أَوْلَادُهُمْ مِنَ اللَّهِ شَیْئًا أُولَئِکَ أَصْحَابُ النَّارِ هُمْ فِیهَا خَالِدُونَ

“I loro beni e la loro progenie non gioveranno loro in alcun modo contro Allah. Sono i compagni del Fuoco, in cui rimarranno in perpetuo”. (58:17)

 

Nella continuazione del tema precedente, questo versetto sottolinea l'abuso delle questioni sacre da parte degli ipocriti i quali cercano di presentarsi con un aspetto religioso e gradito ai credenti, e durante la conversazione parlano della religione e di Dio in modo tale che i credenti li considerino come le persone pie e religiose.Infatti, con lo scopo di distogliere le persone dalla Retta Via, da un lato, gli ipocriti abusano del nome di Dio, della religione, e giurano sulle cose sante, e dall'altro usano i loro beni e strutture per raggiungere i loro interessi mondani e obiettivi loschi, questo mentre nessuno di loro sarà utile alle persone che gli hanno dato retta nel Giorno del Giudizio.Da questi versetti comprendiamo che:1.Usare la religione contro la religione è da sempre il metodo degli ipocriti, i quali cercano di fermare le persone dal sentiero di Dio con un'apparenza religiosa nei loro discorsi e comportamenti.2.Un ipocrita pensa di essere intelligente, mentre l'umiliazione in questo mondo e nell'aldilà è il risultato della sua ipocrisia e insincerità con le persone.3.La ricchezza e il potere possono essere utili in questo mondo, ma non saranno mai utili nell'aldilà.

 

 

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