ll Sentiero della Luce (1017)
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l'interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l'ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.
Amici, anche oggi continueremo con la lettura e un semplice commento del sessantasettesimo brano del Corano, la Sura Al Mulk, La Sovranità, di cui il nome deriva appunto dal contenuto del primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla città santa di Mecca e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano il Giorno del Giudizio e la Creazione, e tutto ciò che riguarda la vita sociale ed individuale dell'uomo. Questa nobile Sura comprende 30 versetti di cui la maggior parte dedicata appunto agli argomenti particolarmente importanti tra cui la questione della resurrezione, il destino dei credenti e miscredenti nel Giorno del Giudizio e molti altri principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, e dai profeti che lo hanno preceduto, siano lodati dal Signore.
Oggi conosceremo meglio dal versetto 20 al versetto 24 di questa nobile Sura coranica.
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Amici, ascoltiamo ora il versetto 20 della Sura Al Mulk, La Sovranità:
أَمَّنْ هَذَا الَّذِی هُوَ جُنْدٌ لَکُمْ یَنْصُرُکُمْ مِنْ دُونِ الرَّحْمَنِ إِنِ الْکَافِرُونَ إِلَّا فِی غُرُورٍ
“Chi potrebbe costituire un esercito per voi, e [chi potrebbe] soccorrervi all’infuori del Compassionevole? I miscredenti sono in preda all’inganno. (67:20)
Amici, nel programma precedente abbiamo parlato dell'infinito potere di Dio in cielo e in terra. Questo versetto mette in luce la debolezza e l'incapacità dell'uomo e, a questo proposito, sottolinea uno dei fattori della sua incredulità e ribellione contro Dio l’Onnipotente e dice: Coloro che sono presi dall'orgoglio e dal falso senso di superiorità, pensano di avere il potere di combattere chiunque e di essere al di sopra di tutti; Per questo motivo, non sono disposti a obbedire a Dio e a sottomettersi ai Suoi Comandi.
Alcune persone che sono orgogliose della propria conoscenza, del loro potere e della loro ricchezza, negano l’esistenza di Dio e dicono: Dio non esiste, e anche se esistesse, non può fare nulla contro di noi a causa della nostra grande forza e e capacità. Ma è innegabile che se queste si mettessero a studiare un po’ la storia, vedranno che a volte le stesse forze ed eserciti si sono sollevati contro dei governi molto potenti e li hanno abbattuti, e talvolta Dio li ha portati alla distruzione con la discesa della punizione.
Facendo affidamento sui loro falsi poteri, i miscredenti pensano di poter opporsi alla volontà di Dio e affrontare forze naturali come l’acqua, il vento e il fuoco, che sono tutti gli eserciti di Dio.
Da questo versetti impariamo che:
1. Coloro che sono pieni di orgolio del proprio potere e dalle loro strutture materiali e esteriori, molto spesso sono increduli e disobbedienti a Dio e pensano di essere invincibili.
2. L’essere umano così debole e impotente, contando su quale potere e su quale esercito vuole opporsi al Potere di Dio e considerarsi vittorioso sul campo?
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Ed ora ascoltiamo il versetto 21 della Sura Al Mulk:
أَمَّنْ هَذَا الَّذِی یَرْزُقُکُمْ إِنْ أَمْسَکَ رِزْقَهُ بَلْ لَجُّوا فِی عُتُوٍّ وَنُفُورٍ»
“Chi provvederà a voi, se Egli tratterrà la Sua provvidenza? No, essi persistono nell’insolenza e nel rifiuto”. (67:21)
Restando sullo stesso tema del versetto precedente, questo versetto si riferisce all'incapacità dell'uomo di provvedere a se stesso e dice: Se non piovesse per un anno e non crescessero le piante dalla terra, cosa farai? E se la carestia e la siccità ricoprono l’intera terra o le calamità e i disastri naturali distruggessero i vostri giardini e campi, allora come potrete fornirvi il cibo di cui avete bisogno?
La verità è che l'esistenza umana è piena di impotenza e del bisogno, e non è in grado di soddisfare i suoi bisogni primari come la dipendenza dall’acqua e dal cibo, ma a volte è così ostinato e testardo con il suo creatore da pensare che non ci sia potere superiore a lui e non ci sia bisogno di adorare il Signore dei mondi e di obbedrGli.
In altre parole, l’osservazione dei poteri materiali ed apparenti ha impedito a molte persone di vedere l’infinito potere di Dio. Pertanto, molte persone si permettono di negarLo e insistono nella loro testardagine.
Da questo versetto impariamo che:
1. I mezzi di sostentamento e la vita umana sono soltanto nelle mani di Dio. Pertanto, qualsiasi tipo di disobbedienza a Lui e ostinazione dei Suoi comandi porterà allo smarrimento e alla distruzione dell’essere umano, mentre al Signore non giungerà il minimo danno dalla disobbedienza dell’uomo.
2. Se prendessimo in considerazione che da un momento all’altro è possibile perdere ogni cosa che abbiamo oggi, senza poter fare nulla al riguardo, saremmo umili e sottomessi davanti a Dio, anziché orgogliosi e arroganti.
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A questo punto ascoltiamo il versetto 22 della Sura Al Mulk:
أَفَمَنْ یَمْشِی مُکِبًّا عَلَى وَجْهِهِ أَهْدَى أَمَّنْ یَمْشِی سَوِیًّا عَلَى صِرَاطٍ مُسْتَقِیمٍ
“Colui che cammina con il volto rivolto al suolo è forse meglio guidato di colui che si erge camminando sulla retta via”? (67:22)
Questo versetto mette a confronto le persone di fede e i miscredenti e, con una interessante parabola, descrive la loro situazione come segue: uno sta in piedi, fermo e dritto, percorrendo la Retta Via nella vita, e l'altro è disteso a terra buttandosi giù sul suolo. È chiaro che il primo ha già individuato gli ostacoli sul cammino, percorre correttamente il sentiero e si avvia verso la meta, mentre il secondo, poiché non conosce bene gli ostacoli, si muove con difficoltà, deviando talvolta a sinistra e a volte a destra e poiché non riconosce correttamente il percorso, non arriverà mai alla destinazione.
Lo studio della storia ci fa capire che i veri credenti sono rimasti saldi sulla loro fede nonostante molti ostacoli e difficoltà e non hanno rinunciato alla Retta Via che dovevano seguire. Ma coloro che considerano la morte la fine della propria esistenza e non vedono una destinazione per la vita in questo mondo, fanno di tutto per godere sempre di più dei piaceri mondani e non hanno una base e un criterio chiario per le loro azioni e comportamenti.
Una persona che nega Dio è essa stessa il centro di tutte le sue attenzioni e azioni. L'egoismo e sentirsi liberi da tutti i vincoli per raggiungere i desideri mondani sono alla base di tutte le sue opere. Si considera Dio di se stesso e non segue i comandi e i divieti di Dio nella sua vita. Per una persona del genere, il brutto e il bello sono soggetti alla sua comprensione e ai desideri del suo ego
Da questo versetto impariamo che:
1- La testardaggine e l'ostinazione dinnanzi alla Verità fanno sì che una persona combatta la Verità, la eviti e si veda sola. A una persona del genere viene impedita di conoscere la Retta Via e di camminare nella direzione giusta.
2- Il percorso della religione è dritto e ha una destinazione chiara, e un vero credente raggiungerà la sua destinazione con fermezza e stabilità su questo percorso.
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E infine ascoltiamo i versetti 23 e 24 della nobile Sura Al Mulk, La Sovranità:
قُلْ هُوَ الَّذِی أَنْشَأَکُمْ وَجَعَلَ لَکُمُ السَّمْعَ وَالْأَبْصَارَ وَالْأَفْئِدَةَ قَلِیلًا مَا تَشْکُرُونَ
“Di’: «Egli è Colui Che vi ha creati e vi ha dato l’udito, gli occhi e i cuori». Quanto poco Gli siete riconoscenti”! (67:23)
قُلْ هُوَ الَّذِی ذَرَأَکُمْ فِی الْأَرْضِ وَإِلَیْهِ تُحْشَرُونَ
“Di’: «Egli è Colui Che vi ha sparsi sulla terra e verso di Lui sarete riuniti». (67:24)
Abbiamo detto che i versetti precedenti criticavano l'ostinazione dei miscredenti nei confronti della Verità, questi versetti invece dicono: Dio l’Onnisciente ha dato a tutti gli uomini i mezzi necessari per comprendere la Verità. Gli occhi, le orecchie, l’intelletto e il cuore sono gli strumenti della conoscenza e del pensiero umano e, di fatto, tutte le conquiste scientifiche raggiunte dall’uomo sono il prodotto di queste grandi benedizioni.
Alcune persone usano questi strumenti solo per soddisfare i bisogni della vita materiale e per arricchire il loro mondo, ma hanno chiuso gli occhi e le orecchie sulla Beatitudine nell'aldilà e quindi nella vita eterna.
L'intelletto, gli occhi e le orecchie sono benedizioni grandi e preziose, e la gratitudine di averli ricevuto avviene in due modi: uno è usarli nella giusta direzione e nella direzione di crescita ed eccellenza umana, e l'altro è obbedire ai Comandi di Dio l’Eccelso e il Saggio che ci dà queste benedizioni
Il seguito dei versetti che abbiamo ascoltato si riferisce alla vita dopo la morte e alla risurrezione e dice: Sebbene un uomo sia risorto dalla terra e ritornera alla terra con la morte, questa non è la fine della sua esistenza; Piuttosto, risorgerete e tutti voi sarete presenti nella Corte Divina.
Da questi versetti impariamo che:
1. Dio ha dato all'uomo gli strumenti necessari alla conoscenza, affinché siano complete le prove senza lasciargli alcuna scusa.
2. La gratitudine per ciascuna benedizione è diversa dall’altra, e la gratitudine verbale è quella minore. Bisogna essere grati e usare ogni benedizione al posto giusto.
3. Non dobbiamo dubitare del potere di Dio di far rivivere i morti, Egli è Colui che ha creato l'uomo dal polvere e gli ha dato il potere di vedere, ascoltare e comprendere.
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