Iraniani Famosi (205): musicisti e compositori del periodo Sassanide
Cari amici, in questa puntata vi parliamo di famosi musicisti e compositori del periodo Sassanide, ossia del periodo che va dal terzo al settimo secolo dopo Cristo.
Al termine della puntata precedente, dedicata alla presentazione di Barbad, il più grande musicista e compositore persiano del periodo Sassanide, abbiamo detto che Bamshad, Nagisa, Sarkash e Ramtin furono gli altri maggiori musicisti di questo periodo. Bamshad è stato un musicista persiano del VII secolo, uno dei quattro più famosi e abili che visse in Persia, durante la dinastia Sassanide, ai tempi del re Khosrò II (591-628). Il suo nome deriva dalla sua caratteristica di suonare la musica all'alba di ogni mattino: "bam" e "shad" significano "alba" e "felicità". Il lessico persiano, ad esempio Dehḵodā di Loḡat-nāma, lo descrive come un musicista molto noto paragonandolo a Barbad. Viene inoltre menzionato in un poema del poeta persiano Manūčehrī.
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Nagisa (dal persiano negin ["gioiello"] (Negin-Sa) è stata un'arpista e compositrice persiana attiva alla corte di re Khosrò II. Collaborò con Barbad nei suoi famosi pezzi, gli inni Khosrowvanì ossia i Sorud Khosrowvanì. I temi principali delle sue canzoni erano le lodi del re. Compose anche l'inno nazionale del tempo. La musica fiorì, in Persia, durante la dinastia 'Sassanide' perché molti governanti erano mecenati d'arte e alcuni erano persino artisti. Sotto i "Sassanidi", la poesia, il canto, la musica e l'arte divennero estremamente popolari e molti mecenati come "Khosrò" "e "Ardeshir" protessero e promossero la musica. Diversi musicisti, come "Ramtin", Bamshad, Barbad, oltre alla stessa "Nagisa", divennero magistrali fino al punto che le loro influenze sopravvissero al loro tempo. Barbad e Nagisa influenzarono fortemente e contribuirono alla stesura del sistema musicale persiano, Khosrovani. Alcune fonti dicono che una volta il pubblico che assisteva alle esecuzioni di Nagisa, venne così profondamente toccato da perdere i sensi o che si strappò i vestiti ("jame-daran").
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Altro musicista protagonista della corte Sassanide fu Sarkash, che visse prima di Barbad e apparteneva alla stessa genìa di Shirin, la moglie di re Khosrò II. L’ultimo dei grandi musicisti della corte Sassanide si chiamava Ramtin, ma approposito della sua vita, non abbiamo notizie certe, se non alcune citazioni del suo nome nelle cronache del tempo. I cinque musicisti citati ovvero Barbad, Bamshad, Nagisa, Sarkash e Ramtin, diedero una struttura precisa alla musica tradizionale persiana; è un’eredità del loro lavoro, il componimento musicale detto dastan; esso è generalmente incentrato su un individuo che protegge la sua tribù o il suo popolo da un invasore esterno o nemico, anche se solo occasionalmente questa figura può essere fatta risalire a un personaggio storico. Questo personaggio principale dà un esempio di come si dovrebbe agire e il dastan diventa uno strumento di insegnamento. Fu loro opera anche la creazione dei Dastgah che vengono usati ancora oggi dai musicisti tradizionali persiani. Il dastgah è un genere di musica modale della tradizione musicale persiana. La musica persiana è costituita da dodici principali sistemi modali o dastgāh; nonostante i 50 o più dastghast esistenti, i teorici si riferiscono generalmente a un gruppo dei dodici principali. Un dastgāh è una melodia che un esecutore usa come base per un brano improvvisato.