Il sentiero della luce (898)
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.
La puntata precedente abbiamo avviato la lettura del quarantatreesimo brano del Corano, la sura Az-Zukhruf ("Gli Ornamenti d’Oro"). Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 89 versetti e inizia come, altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.
Ecco ora i versetti numero 16,17 e 18 della sura Az-Zukhruf o degli Ornamenti d’Oro:
«أَمِ اتَّخَذَ مِمَّا یَخْلُقُ بَنَاتٍ وَأَصْفَاکُم بِالْبَنِینَ»،
Si sarebbe forse preso delle figlie tra ciò che ha creato e avrebbe concesso a voi i maschi? (43:16)
«وَإِذَا بُشِّرَ أَحَدُهُم بِمَا ضَرَبَ لِلرَّحْمَـنِ مَثَلًا ظَلَّ وَجْهُهُ مُسْوَدًّا وَهُوَ کَظِیمٌ»،
Quando si annuncia a uno di loro ciò che attribuisce al Compassionevole, si adombra il suo viso e si rattrista. (43:17)
«أَوَمَن یُنَشَّأُ فِی الْحِلْیَةِ وَهُوَ فِی الْخِصَامِ غَیْرُ مُبِینٍ»
“Quest'essere allevato tra i fronzoli, illogico nella discussione?” (43:18)
Una delle caratteristiche negative di molti popoli del passato, era quello di ritenere gli uomini superiori alle donne. Gli arabi pagani che vivevano al tempo del profeta dell’Islam, ritenevano superiori gli uomini e definivano “una vergogna” le donne. Quando nasceva un maschietto, dicevano che la sua nascita era loro merito, ma quando nasceva una bambina, addossavano la colpa a Dio.
Presso il Signore, l’uomo e la donna sono uguali, nessuno è superiore all’altro, ognuno ha ruoli e potenzialità diversi e quindi ha anche caratteristiche fisiche e spirituali diverse. Le donne sono ad esempio più sensibile e più affettuose, visto che svolgono il ruolo di mamme, e nella religione islamica, Dio non ha reso per loro obbligatoria la guerra, che invece diviene obbligatoria, in alcune condizioni, per gli uomini.
Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:
Primo – Credere che figli maschi e figlie femmine abbiano valore diverso è solo esito della superstizione retrograda di alcuni popoli, ed il Corano si oppone con forza a tale idea.
Secondo – Il fatto che le donne amino ornarsi ed apparire belle è un qualcosa di naturale ed accettabile.
Terzo – Il campo di battaglia non è adeguato alle donne perchè non si addice alla loro natura.
Ed ora leggiamo i versetti 19 e 20 della sura Az-Zukhruf:
«وَجَعَلُوا الْمَلَائِکَةَ الَّذِینَ هُمْ عِبَادُ الرَّحْمَـنِ إِنَاثًا أَشَهِدُوا خَلْقَهُمْ سَتُکْتَبُ شَهَادَتُهُمْ وَیُسْأَلُونَ»،
Considerano femmine gli angeli, i servi del Compassionevole. Sono forse stati testimoni della loro creazione? La loro affermazione sarà scritta e saranno interrogati in proposito. (43:19)
«وَقَالُوا لَوْ شَاءَ الرَّحْمَـنُ مَا عَبَدْنَاهُم مَّا لَهُم بِذَلِکَ مِنْ عِلْمٍ إِنْ هُمْ إِلَّا یَخْرُصُونَ»
Dicono: “Se il Compassionevole avesse voluto, non le avremmo adorate”. Non hanno alcuna scienza in proposito, non esprimono che mere supposizioni. (43:20)
Un’altra delle idee errate dei politeisti contemporanei del profeta, era il fatto che gli angeli fossero le figlie del Signore. In più adoravano gli angeli e pensavano che fossero partecipi, insieme a Dio, nell’amministrazione del Creato. Tutto ciò era esito di superstizioni e supposizioni prive di qualsiasi base logica o qualsiasi tipo di sapere; il Corano rivela che nell’altra vita verrà chiesto loro il perchè di queste idee, e loro non avranno nulla da rispondere.
Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:
Primo – Gli angeli sono stati creati da Dio e non sono suoi figli; ed al contrario degli uomini, non hanno sesso e quindi non sono ne uomini ne donne.
Secondo – Adorare alla pari di Dio qualsiasi essere creato da Dio, sia esso un angelo o un profeta come Gesù, è un qualcosa di cui le persone dovranno rispondere nell’altra vita.
Terzo – Ciò che diciamo non si dilegua dopo essere uscito dalla nostra bocca; rimane nel sistema del creato e viene registrato da qualche parte ed un giorno, dovremo rispondere di ognuna delle nostre affermazioni.
Quarto – È ridicolo peccare e poi dire che ciò avviene perchè Dio l’ha voluto; Dio ha inviato i profeti e le Sacre Scritture per la guida dell’uomo per dare agli esseri umani la possibilità di scegliere la retta via.
Ed ora leggiamo i versetti 21 e 22 della sura Az-Zukhruf:
«أَمْ آتَیْنَاهُمْ کِتَابًا مِّن قَبْلِهِ فَهُم بِهِ مُسْتَمْسِکُونَ»،
O forse, prima di questo, demmo loro una Scrittura alla quale si attengono? (43:21)
«بَلْ قَالُوا إِنَّا وَجَدْنَا آبَاءَنَا عَلَى أُمَّةٍ وَإِنَّا عَلَى آثَارِهِم مُّهْتَدُونَ»
No, dicono piuttosto: “Abbiamo trovato i nostri avi far parte di una comunità, noi seguiamo le loro orme”. (43:22)
Il Corano sottolinea che le superstizioni della società contemporanea del profeta dell’Islam, erano basate solo sull’immaginazione e non sui testi sacri precedenti e la parola divina. Molte delle idee distorte su Dio, gli angeli ed eccetera, erano anche un retaggio del passato, erano state tramandate dagli avi, ed erano altresi esito di fantasticherie.
Il concetto qui spiegato dal Corano, generalizzato, è molto importante; le idee dell’uomo devono essere basate sulla ragione o sui testi sacri, e non su quelle che sono semplicemente le tradizioni del passato; insomma, non è oro colato tutto ciò che viene tramandato dal passato.
Ricapitolando, possiamo dire che:
Primo – I pensieri devono essere basati sulla parola divina o sulla ragione. Ciò che non si basa si uno di questi due, non può essere che superstizione ed è un male per la società.
Secondo – La voglia di salvaguardare le tradizioni del passato, non deve farci cadere nella trappola delle superstizioni.
Terzo – Il Corano ritiene ingiusti i comportamenti che invece della ragione e della logica, diano la priorità a elementi come razza, lingua, etnia ed eccetera.
Davood Abbasi