Nov 14, 2021 07:58 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche questa settimana continuiamo la lettura della nobile Sura coranica di Al Fath, la Conquista, che nel sesto anno dopo la Ejira scese al cuore del Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, quando un gruppo abbastanza grande dei musulamni guidato dal Nobile Profeta si stava recando verso la città sacra di Mecca per partecipare il pellegrinaggio, Hajj. A poca distanza dalla Mecca nelle vicinanze della Hudaybiya , il cammino dei musulmani venne ostacolata dai miscredenti che non permisero al Profeta e ad altri musulmani di entrare nella città. In quell’occasione Vi furono delle trattative tra i musulmani e i miscredenti che portò alla firma di un accordo in base al quale si offriva ai musulmani la possibilità di partecipare ogni anno ai pellegrinaggio. La Sura Al Fath è stata rivelata al nobile Profeta, Pace su di lui, al ritorno del Hajj di quell’anno. Oggi conosceremo dal versetto 17 al 21 della Sura Al Fath.

******

Ascoltiamo ora il versetto 17 della Sura Al Fath:

 

لَیْسَ عَلَى الْأَعْمى‏ حَرَجٌ وَ لا عَلَى الْأَعْرَجِ حَرَجٌ وَ لا عَلَى الْمَرِیضِ حَرَجٌ وَ مَنْ یُطِعِ اللَّهَ وَ رَسُولَهُ یُدْخِلْهُ جَنَّاتٍ تَجْرِی مِنْ تَحْتِهَا الْأَنْهارُ وَ مَنْ یَتَوَلَّ یُعَذِّبْهُ عَذاباً أَلِیما

“Non ci sarà colpa per il cieco, né per lo storpio, né per il malato. Quanto a chi obbedisce ad Allah e al Suo Messaggero, Allah lo introdurrà nei Giardini in cui scorrono i ruscelli. Quanto invece a chi volgerà le spalle, Egli lo punirà con un doloroso castigo”. (48:17)

 

Amici, nella puntata precedente abbiamo riportato i versetti che descrivevano la brutta fine di coloro che hanno abbandonato il Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore abbandonando il fronte di combattimento contro i miscredenti. Tra coloro che non si sono presentati al richiamo dell’ultimo Messaggero di Dio, vi erano anche alcuni uomini che o portavano qualche disabilità fisica oppure in quel periodo si erano ammalati, i quali ascoltando il duro rimprovero del Sacro Corano per coloro che avevano esitato a fiancheggiare l’esercito dell’Islam, preoccupati per la propria sorte si presentarono dal Profeta, Pace su di lui, chiedendo del proprio destino. Fu proprio in quell’occasione scese il versetto 286 della Sura Al Baqara che comincia con questa frase:

….. لَا يُكَلِّفُ اللَّهُ نَفْسًا إِلَّا وُسْعَهَا

“Allah non impone a nessun’anima un carico al di là delle sue capacità….“

E questo divenne uno dei principi coranici per tutti i doveri richiesti dai musulmani, da quelli individuali come la preghiera giornaliera al digiuno, dalla partecipazione al Hajj alla presenza nei fronti di guerra.

Da questo versetto impariamo che:

1. Iddio il Misericordioso, ha una premura particolare nei confronti delle persone disagiate, malate o portatrici di disabilità e le assolve dagli incarichi difficili. Lo stesso dovrebbe essere l’approccio di chi sta governando sui musulmani soprattutto quando vengono formulate le leggi sui disabili.

2. La questione primaria e di fondamentale importanza è quella di adempiere pienamente alla Volontà Divina e agli ordini del Nobile Profeta Mohammad, anche se nelle diverse circostanze sono diversi i doveri delle persone.

******

Ed ora ascoltiamo i versetti 18 e 19 della Sura Al Fath:

 

لَقَدْ رَضِيَ اللَّهُ عَنِ الْمُؤْمِنِينَ إِذْ يُبَايِعُونَكَ تَحْتَ الشَّجَرَةِ فَعَلِمَ مَا فِي قُلُوبِهِمْ فَأَنْزَلَ السَّكِينَةَ عَلَيْهِمْ وَأَثَابَهُمْ فَتْحًا قَرِيبًا

“Già Allah si è compiaciuto dei credenti quando ti giurarono [fedeltà] sotto l’albero. Sapeva quello che c’era nei loro cuori e fece scendere su di loro la Pace: li ha ricompensati con un’imminente vittoria”. (48:18)

 

 

وَمَغَانِمَ كَثِيرَةً يَأْخُذُونَهَا وَكَانَ اللَّهُ عَزِيزًا حَكِيمًا

“e con l’abbondante bottino che raccoglieranno. Allah è eccelso, saggio”. (48:19)

Abbiamo detto che i musulmani guidati dal Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore partirono dalla Medina verso la Mecca con l’intento di partecipare al rituale pellegrinaggio di Hajj. Contemporaneamente alla loro partenza il Profeta inviò un suo discepolo dai nobili di Mecca per avvertirli che la loro era una iniziativa pacifica e di carattere rituale e che non avevano nessun intento bellico. . Dopo di che il Profeta, Pace su di lui raccolse i musulmani vicino ad un albero sotto il quale i musulmani rinnovarono la loro fedeltà all’Inviato di Allah, pace e benedizioni su di lui. In quell’occasione tutti i musulmani giurarono la totale obbedienza ad Allah e al Suo Messaggero e la notizia di questo giuramento spaventò i miscredenti, i quali liberarono l’ostaggio musulmano non impedendo più la partecipazione dei fedeli al pellegrinaggio annuale.

Da questi versetti possiamo dedurre che:

1. Avere la fede non implica solo fare la preghiera e altri doveri rituali ma comporta la costante presenza dei musulmani nelle iniziative e attività sociali richiesti dalle guide religiose e a maggior Ragione dall’Inviato di Allah, l’Onnipotente.

2. L’apparenza delle azioni non ci deve ingannare, in quanto il Signore conosce e prende in considerazione l’intenzione che si nasconde dietro le nostre azioni.

3. Tutto ciò che noi facciamo deve essere indirizzato al compiacimento di Dio, sia nelle circostanze di guerra che in pace.

******

E infine ascoltiamo i versetti 20 e 21 della Sura Al Fath:

 

وَعَدَكُمُ اللَّهُ مَغَانِمَ كَثِيرَةً تَأْخُذُونَهَا فَعَجَّلَ لَكُمْ هَذِهِ وَكَفَّ أَيْدِيَ النَّاسِ عَنْكُمْ وَلِتَكُونَ آيَةً لِلْمُؤْمِنِينَ وَيَهْدِيَكُمْ صِرَاطًا مُسْتَقِيمًا

“Allah vi promette l’abbondante bottino che raccoglierete, ha propiziato questa [tregua] e ha trattenuto le mani di [quegli] uomini, affinché questo sia un segno per i credenti e per guidarvi sulla Retta via”. (48:20)

 

وَأُخْرَى لَمْ تَقْدِرُوا عَلَيْهَا قَدْ أَحَاطَ اللَّهُ بِهَا وَكَانَ اللَّهُ عَلَى كُلِّ شَيْءٍ قَدِيرًا

“[Vi ha promesso] altre [vittorie] che allora non erano alla vostra portata, ma Allah li ha soverchiati. Allah è onnipotente". (48:21)

 

Proseguendo sulla stessa linea di guida, il Sacro Corano invita i fedeli a riflettere sul sostegno grande che Iddio Altissimo ha sempre dato a coloro che si sono dimostrati obbedienti ad Allah e al Suo Messaggero, ricordando loro che la Misericordia e la generosità Divina non conoscono alcun limite e che i veri musulmani devono avere il cuore sereno in quanto da parte del Signore gli sarà donato delle grandiose e straordinarie vittorie.

Da questi due versetti impariamo che:

1. Nella situazione di guerra, è lecito appropriarsi delle proprietà del nemico e questa legge è confermata anche nel Sacro Corano.

2. E’ una promessa certa e sicura quella data da Dio Onnipotente ai musulmani secondo la quale chi sostiene la Causa di Allah sarà premiato in questo e nell’altro mondo.

3. La sicurezza e pace sono i due doni più grandi dati dal Signore ai fedeli in cambio della loro obbedienza a Lui Onnipotente e al Suo Inviato Mohammad, sia lodato dal Signore.

******