Ayatollah Khamenei, Sicurezza e stabilità nella Regione (1)
Amici ascoltatori, vi proponiamo questo programma che come il tema centrale cercherà di esaminare i diversi elementi indicati dalla Guida suprema della Rivoluzione islamica, l’Ayatollah Khamenei sull’importantissimo tema della sicurezza e stabilità nella Regione dell’Asia occidentale
In seguito alla grandiosa vittoria della rivoluzione islamica dell'Iran, gli Stati Uniti d’America che stavano perdendo del tutto i loro loschi interessi nell’Iran e di conseguenza nella regione, diedero l’inizio a una costante e lunga serie di azioni bellicose e minatorie contro la giovanissima Repubblica Islamica. Tali ingerenze e iniziative guerrafondaie degli americani ha avuto due effetti fortemente negativi per l’intera popolazione regionali. La massiccia presenza militare statiunitense nelle acque internazionali del Golfo Persico e nei Paesi regionali da un lato e le loro ripetute ingerenze politiche e persino militare hanno fatto sì che una grande area del Golfo Persico subisca danni enormi sul piano delle relazioni politiche e diplomatiche sia all’interno della Regione sia con altri Paesi del mondo. Ed è proprio per questo motivo che la guida suprema iraniana, l’Ayatollah seyyed Alì Khamenei dedica una particolare attenzione al tema dell’instaurare una sicurezza duratura e stabile nell’area dell’Asia Occidentale cercando di arrivare alla radice delle cause reali dell’instabilità e insicurezza nella regione. In base a questa prospettiva, conoscere la natura diabolica dei nemici in generale e degli Stati Uniti in particolare è al centro delle varie affermazioni e discorso del sommo leader iraniano.
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Sul tema delle trame americane per minare la sicurezza nell’area dei paesi del Golfo Persico dal punto di vista della guida suprema, esiste una vastissimo e articolato archivio dei discorsi, messaggi e dichiarazioni dell’Ayatollah Khamenei, i quali trattano questo fondamentale argomento su tre piani:
1. Dalla prospettiva nettamente storica dove viene analizzato l’impatto negativo e le conseguenze distruttive delle ingerenze americane nei Paesi della regione.
2. Offrire una dettagliata analisi sugli obiettivi delle politiche americane e sugli aspetti politici, economici e culturali della ingerenza degli Stati Uniti tra le popolazioni dell’Asia occidentali.
3. Analizzare e studiare le radici, le cause e gli obiettivi degli americani nell’attuare il loro diabolico piano per rendere insicuro e instabile tutta l’area dell’Asia Occidentale soprattutto con le azioni bellicose contro la repubblica Islamica dell’Iran.
Ed ecco perché seguire questo percorso conoscitivo e studiare tali elementi ci aiuterà notevolmente a comprendere da una lato le strategie egemoniche degli Stati Uniti nella nostra regione e dall’altra potrà offrirci una visione più completa nel conoscere il nemico e i suoi subdoli piani per minare la stabilita regionale con una particolare attenzione alle loro strategie e metodologie bellicose contro il nostro Paese.
Come ha detto in diverse occasioni l'Ayatollah Khamenei, è evidente che la mancanza di sicurezza renderà impossibile l'istruzione, le attività economiche, la diplomazia e la gestione di ogni interesse dei popoli musulmani.
Nel suo messaggio in occasione del Hajj, il pellegrinaggio islamico, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, guida suprema della rivoluzione islamica dell'Iran ha ricordato alla grande Ummah islamica: “Noi seguaci dell’Islam che oggi abbiamo una popolazione immensa, territori estesi, ricchezze naturali innumerevoli e popoli vivi e coscienti, dobbiamo costruire il domani con i nostri averi e le nostre possibilità. I popoli musulmani, negli ultimi 150 anni, non hanno avuto un ruolo nel destino delle proprie nazioni e dei propri governi e, tranne alcune eccezioni limitate, hanno sempre dovuto sopportare le politiche degli arroganti governi occidentali, subendo la loro bramosia, ingerenza e malvagità”.