ll Sentiero della Luce (1015)
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l'interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l'ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.
Amici, anche oggi continueremo con la lettura e un semplice commento del sessantasettesimo brano del Corano, la Sura Al Mulk, La Sovranità, di cui il nome deriva appunto dal contenuto del primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla città santa di Mecca e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano il Giorno del Giudizio e la Creazione, e tutto ciò che riguarda la vita sociale ed individuale dell'uomo. Questa nobile Sura comprende 30 versetti di cui la maggior parte dedicata appunto agli argomenti particolarmente importanti tra cui la questione della resurrezione, il destino dei credenti e miscredenti nel Giorno del Giudizio e molti altri principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, e dai profeti che lo hanno preceduto, siano lodati dal Signore.
Oggi conosceremo meglio dal versetto 6 al versetto 13 di questa nobile Sura coranica.
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Amici, ascoltiamo ora i versetti 6, 7 e 8 della Sura Al Mulk, La Sovranità:
وَلِلَّذِینَ کَفَرُوا بِرَبِّهِمْ عَذَابُ جَهَنَّمَ وَبِئْسَ الْمَصِیرُ
“Per coloro che non credono nel loro Signore, c’è il castigo dell’Inferno: qual tristo divenire”! (67:6)
إِذَا أُلْقُوا فِیهَا سَمِعُوا لَهَا شَهِیقًا وَهِیَ تَفُورُ
“Quando vi sono precipitati, ne sentono il fragore mentre ribolle”: (67:7)
تَکَادُ تَمَیَّزُ مِنَ الْغَیْظِ کُلَّمَا أُلْقِیَ فِیهَا فَوْجٌ سَأَلَهُمْ خَزَنَتُهَا أَلَمْ یَأْتِکُمْ نَذِیرٌ
“manca poco a che scoppi di rabbia. Ogni volta che un gruppo vi è precipitato, i suoi guardiani chiedono: «Non vi è forse giunto un ammonitore?». (67:8)
Nella cultura islamica, coloro che negano ostinatamente l’esistenza di Dio e seguono la via dell’incredulità e del politeismo saranno puniti da Dio l’Onnisciente nel Giorno della Resurrezione e verranno gettati all’inferno. Un luogo dove scoppia il fuoco e da esso si sente un suono terribile.
Il calore dell'inferno è tale che sembra esplodere e lacerarsi per l'intensità della rabbia verso le persone che vi abitano, ribolle e ruggisce come un mostro arrabbiato pronto a esplodere.
Ma più difficile di questa punizione fisica è il rimprovero degli guardiani dell'inferno, che chiedono ai peccatori e politeisti: "Non vi ha forse avvertito qualcuno e nessuno vi ha informato delle azioni che vi potevano trascinare all'inferno, per quale motivo oggi siete presi in una tale punizione?"
Da questo versetto impariamo che:
1. quando il Signore l’Altissimo avrà completato ogni prova per far capire all’uomo l’Assoluta Verità, coloro che disobbediranno consapevolmente e intenzionalmente saranno castigati.
2. La punizione dell'inferno brucia sia il corpo che l’anima dei chi è condannato a viverci.
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Ed ora ascoltiamo i versetti 9, 10 e 11 della Sura Al Mulk:
قَالُوا بَلَى قَدْ جَاءَنَا نَذِیرٌ فَکَذَّبْنَا وَقُلْنَا مَا نَزَّلَ اللَّهُ مِنْ شَیْءٍ إِنْ أَنْتُمْ إِلَّا فِی ضَلَالٍ کَبِیرٍ
“Risponderanno: «Sì, ci era giunto un ammonitore, ma noi lo tacciammo di menzogna e dicemmo: “Allah non ha fatto scendere alcunché, voi siete in evidente errore!”». (67:9)
وَقَالُوا لَوْ کُنَّا نَسْمَعُ أَوْ نَعْقِلُ مَا کُنَّا فِی أَصْحَابِ السَّعِیرِ
“E diranno: «Se avessimo ascoltato o compreso, non saremmo tra i compagni della Fiamma». (67:10)
فَاعْتَرَفُوا بِذَنْبِهِمْ فَسُحْقًا لِأَصْحَابِ السَّعِیرِ
“Riconoscono il loro peccato. Che siano ridotti in polvere i compagni della Fiamma”! (67:11)
Rispondendo al rimprovero degli angeli guardiani dell'inferno, gli abitanti dell'inferno ammettono che Dio aveva mandato dei Suo Messaggeri per guidarli e che avevano ascoltato i loro avvertimenti ma nonostante ciò, non vollero accettarare la verità e non si sottomisero alle Parole Divine; Peggio ancora, definivano i profeti di Dio ingannevoli e devianti.
Nella Vita Eterna dell’Aldilà coloro che si consideravano illuminati e forti in questo mondo e che consideravano i credenti delle persone semplici e creduloni, ammetteranno nel Giorno del Giudizio che se prestavano attenzione alla Verità Divina e ascoltavano le parole dei profeti, nel Giorno Ultimo la loro dimora non sarebbe stato l'inferno.
Nella cultura islamica, la ragione è considerata preziosa in due modi, uno perché la ragione aiuta l'uomo a comprendere la Rivelazione Divina e le parole del Messaggero di Dio, l'altro per il fatto che l'uomo viene all'esistenza con l'aiuto della ragione (indipendentemente dalla rivelazione divina) constatando la precisione perfetta che esiste nel meraviglioso sistema della creazione. Un unomo saggio, potente e onesto se ne rende conto di tale verità, quindi smette di fare tutto ciò che Dio l’Altissimo ha vietato di fare.
Da questi versetti impariamo che:
1- Allah, Gloroa a Lui l’Altissimo, attraverso la ragione e la rivelazione, ha indicato la verità all’uomo e non ha lasciando alcun pretesto per ignorarla.
2- Gli insegnamenti dei profeti sono conformi alla ragione e compatibili con essa. Pertanto, pensando e riflettendo con la sua ragione, una persona saggia realizza la correttezza della propria missione.
3- A causa dell'ostinazione dell’uomo di fronte alla verità, l'opera dell'uomo arriva al punto in cui chiama i profeti come delle persone ignoranti considerando se stesso illuminato e saggio.
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E infine ascolteremo i versetti 12 e 13 e 14 della nobile Sura Al Mulk, la Sovranità:
إِنَّ الَّذِینَ یَخْشَوْنَ رَبَّهُمْ بِالْغَیْبِ لَهُمْ مَغْفِرَةٌ وَأَجْرٌ کَبِیرٌ
“Coloro che invece temono il loro Signore in ciò che è invisibile, avranno perdono e ricompensa grande”. (67:12)
وَأَسِرُّوا قَوْلَکُمْ أَوِ اجْهَرُوا بِهِ إِنَّهُ عَلِیمٌ بِذَاتِ الصُّدُورِ
“Sia che nascondiate i vostri intenti o li palesiate, Egli ben conosce quello che contengono i petti”. (67:13)
أَلَا یَعْلَمُ مَنْ خَلَقَ وَهُوَ اللَّطِیفُ الْخَبِیرُ
“Non conoscerebbe ciò che Egli stesso ha creato, quando Egli è il Sottile, il Ben informato”? (67:14)
Dopo aver spiegato lo stato dei non credenti e dei politeisti nel Giorno del Giudizio, questi versetti affrontano innanzitutto il destino dei credenti nel Giorno del Giudizio dicendo: "Coloro che evitano di commettere peccati in ogni momento, soprattutto in segreto, riceveranno la misericordia e il Perdono di Dio il Misericordioso. Loro saranno salvati nel Giorno del Giudizio e riceveranno una grande ricompensa divina.
Essi sanno che Dio conosce ogni parola che dicono, in segreto o in evidenza, e soprattutto, hanno la certezza che Iddio l’Altissimo conosce i loro pensieri più nascosti,.
Come si può immaginare che Dio non sia consapevole degli stati delle sue creature, quando è il loro Creatore ed è consapevole di tutti i dettagli e i segreti dell'esistenza.
Da questi versetti impariamo che:
1. La fede in Dio è efficace quando una persona non solo apertamente, ma anche segretamente si sente in Presenza di Dio e non Gli disobbedisce.
2. Dio è consapevole delle nostre intenzioni e motivazioni, quindi non cerchiamo azioni esteriori, finzioni e ipocrisia.
3. La fede nella conoscenza profonda e nella Onniscienza di Dio è il miglior fattore che impedisce alle persone di peccare e commettere gli errori.
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